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Attualità

Problema da quinta elementare: il covid-19

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Attualmente, 06/09/2021, la grande pandemia in Italia vede:

4.574.787 contagiati dall’inizio della pandemia ad oggi. Questo numero dovrebbe rappresentare quante persone, eseguito un tampone, sono risultate positive al covid-19. Il numero è però aleatorio in quanto moltissime persone non hanno mai fatto un tampone in vita loro e magari sono state positivizzate, quindi il numero dovrebbe essere più alto, oppure, sono rientrati nel calderone anche i tamponi successivi al primo, eseguiti come controllo su un positivo, e risultati ancora positivi, quindi il numero sarebbe molto inferiore. Questo però è il numero che giornalmente viene snocciolato come dato ufficiale della grande pandemia italiana.
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Prendiamolo per buono.

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4.574.787 positivi significa che su una popolazione di 60.630.000 italiani coloro che si sono positivizzati sono il 7,54% di tutti gli Italiani. In questa cifra rientrano gli infetti senza nessuna sintomatologia, i malati con un range di sintomi da lievi a gravi e i morti. L’influenza “classica” ha una contagiosità in media del 9% (range: 4-15%) della popolazione generale, ogni anno, mentre nella fascia d’età 0–14 anni, che è quella più colpita, l’incidenza, mediamente, è pari a circa il 26% (12-40%). Quindi il range di contagiosità è perfettamente in linea con quello influenzale.
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Sono 4.309.200 la sommatoria fra coloro che NON hanno mai avuto sintomi, cioè non si sono MAI ammalati, e coloro che si sono ammalati e sono guariti, cioè il 94,19% di coloro che si sono infettati. Di questi 4.574787 sono attualmente positivi 136.020 persone, cioè il 2,97% e non sappiamo ovviamente che esito avrà la loro positività, anche se è prevedibile immaginare che nel 94,19% dei casi o NON avranno sintomi o avranno una sintomatologia, cioè si ammaleranno, ma guariranno.
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129.567 sono ad oggi i morti per covid-19. Questo significa che la percentuale di morti rispetto ai positivi è 2,83% e rispetto alla popolazione italiana è 0,21%. Quindi, attualmente, i morti per covid-19 rappresentano lo 0,21% della popolazione italiana.
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Attualmente abbiamo 136.020 positivi in cui rientrano coloro che sono in terapia domiciliare, cioè 131.148 e coloro che sono in ospedale, 4.302. In pratica il 96,4% dei positivi attuali si trova a casa, probabilmente senza sintomi evidenti e solo il 3,4% si trova in ospedale con una malattia in corso.
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In pratica noi tutti subiamo costrizioni e imposizioni per un pandemia che ha fatto lo 0,21% dei morti in Italia dall’inizio di questa vicenda. Consideriamo che in questo zero virgola rientrano anche tutti i morti iniziali in cui la medicina non sapeva che pesci prendere. Oggi come oggi ci sono moltissimi medici “carbonari” che invece che dar retta a tachipirina e vigile attesa forniscono le terapie adeguate per ogni step sintomatologico. Persone che andrebbero ringraziate a vita, loro si i veri eroi. Tornando alle costrizioni queste vanno dall’uso della mascherina a non circolare liberamente per le strade. E le imposizioni? Come il vaccino, non obbligatorio, ma in assenza del quale la tua vita viene decisamente privata di quelle libertà che un tempo erano cosa normale, o anche il green pass (3 nazioni in tutto il mondo) che sancisce proprio le categorie di appartenenza, reietti della società o meritevoli di libertà ma comunque condizionate e a tempo.
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Per l’influenza nella stagione invernale 2014/15 in Italia sono morte 375.000 persone, che corrispondono a circa 54.000 morti in eccesso (+ 9,1%) rispetto al 2014. Un dato che, unito a quello delle altre stagioni dal 2014 al 2017, porta ad un totale di 1.457.038 decessi registrati in Italia durante il periodo di studio.
(https://ilbolive.unipd.it/it/news/limpatto-dellinfluenza-sulleccesso-mortalita)
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Vorrei che rileggeste i dati su riportati. I dati indicati parlano di influenza, non di covid-19.

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Nel 2019 i morti per patologie NON infettive sono stati:
malattie del sistema circolatorio: 230.283
tumori: 186.495
malattie del sistema respiratorio: 52.905
malattie del sistema nervoso: 30.404
malattie endocrine e metaboliche: 29.199
disturbi psichici e comportamentali: 24.252
cause esterne di traumatismo e avvelenamento: 24.027
malattie dell’apparato digerente: 22.782
malattie dell’apparato genitourinario: 11.921
malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto: 3.601
malattie della cute e del tessuto sottocutaneo: 1.399
malformazioni congenite ed anomalie cromosomiche: 1.203
complicazioni della gravidanza, del parto e del puerperio: 10
(https://www.degasperis.it/le-cause-di-morte-in-italia.html)
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618.481 persone, eppure i nostri politici (e con vanto) hanno continuato a ridurre i soldi per la sanità pubblica, smantellare ospedali, conferire agli infermieri mansioni da medico per assumere meno medici, chiudere presidi ASL. A nessuno viene in mente, fra i nostri politici, che è ovvio che un sistema ridotto all’osso possa poi andare in crisi per dei numeri leggermente superiori alla media, sempre che lo siano superiori alla media. Ma loro hanno a che fare con il pareggio di bilancio, che vuoi che sia un tumore.
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618.481 morti sono l’1,02% della popolazione italiana, un numero esiguo ma che è ben 5 volte superiore a quello dei morti per covid e si ripete ogni anno.
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Però lo 0.21% dei morti NON per infezione covid, ma per malattia covid (sono due cose diverse) ha permesso di mettere in ginocchio una nazione, non tanto da un punto di vista economico, (per quello bastava euro ed EU), ma da un punto di vista sociale e umano. Se avessero applicato, i nostri politici, la stessa “aggressività” nel controllo di cibi, radiazioni, fumo, sostanze tossiche sul lavoro, e via dicendo sai quanti morti avrebbero risparmiato nelle categoria delle malattie non infettive? Ma in questo caso si colpisce chi i veleni li produce e smercia, con il covid viceversa si favorisce le industrie che producono e smerciano il vaccino.
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Poi ci sono continue informazioni distorte, una per tutte, la quantità di morti in India; spaventosa la mortalità in India raccontano i telegiornali. Poi vai a vedere i dati ad oggi e scopri che in India sono morte 441.000 persone ma su una popolazione di 1.366.000.000 persone, cioè una percentuale di 0,032%, cioè decisamente più bassa che in Italia, e parliamo di un paese dove le condizioni igieniche della maggioranza della popolazione sono davvero scarse rispetto al mondo occidentale. Però parliamo anche di un paese che ha usato un’approccio medico diverso rispetto al nostro distribuendo una terapia domiciliare, dal 27 aprile scorso, attraverso lo Ziverbo, un blister con dentro ivermectina, doxiciclina e ossido di zinco. Noi invece abbiamo ancora oggi tachipirina e vigile attesa.
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Sinceramente comincio a domandarmi di cosa stiamo parlando esattamente? Di una crisi sanitaria o di una scelta politica mondiale che in alcuni paesi come l’Italia ha avuto la sua più forte estrinsecazione?
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I dati riportati sono presi dal sito web:
https://lab24.ilsole24ore.com/coronavirus/ il giorno 07/09/2021 con i dati al 06/09/2021
https://www.epicentro.iss.it/influenza/influenza
https://ilbolive.unipd.it/it/news/limpatto-dellinfluenza-sulleccesso-mortalita
https://www.degasperis.it/le-cause-di-morte-in-italia.html
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Jacopo Cioni
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