Seguici su

Idee & consigli

Private Equity, significato ed esempi italiani

Pubblicato

il

 

La Private Equity è una sfera degli investimenti finanziari che ha come target società non quotate in borsa. Nell’ambito della finanza, si tratta di investimenti a breve o medio termine con obiettivi specifici da raggiungere in quel lasso di tempo. Per esempio la gestione di un’acquisizione, l’apertura verso nuovi mercati, fusioni con altre compagnie e, infine, la quotazione in borsa.

Come funziona la Private Equity? Le strategie messe in atto e il loro successo dipendono dall’abilità degli investitori. Un esempio di questa tipologia di manager italiano è Roberto Meneguzzo, creatore di un fondo di Private Equity dagli anni ‘80.

Allora si chiamava Palladio, oggi PFH ma la sua missione è sempre la stessa: aiutare le aziende a ottenere il successo. Quarant’anni di lavoro e di vittorie hanno portato la holding a un portafoglio di investimenti sempre più vario e interessante. Non a caso, quando Meneguzzo ha importato questo modo di fare finanza dagli States, ha conquistato la fiducia di altri investitori.

Investimenti finanziari di successo

Ogni azienda può rivolgersi a un fondo di Private Equity (o essere contattata dallo stesso) per affrontare particolari periodi di transizione nella vita del proprio business. Questo tipo di investimenti non apporta solo nuovi capitali ma anche risorse umane e manageriali di prestigio, che possono supportare l’azienda in ogni momento.

Infatti chi decide di investire in Private Equity lo fa immettendo liquidità ma anche il proprio know-how. Il singolo manager come Roberto Meneguzzo, o il fondo di Private Equity da lui gestito, devono quindi conoscere alla perfezione lo stato attuale del business e saper stabilire strategie efficaci per ottenere un ritorno sull’investimento.

I fondi di Private Equity si distinguono in:

  • Angel Investor o Business Angel: singoli manager che investono il cosiddetto “seed capital” in una start up, magari invogliando in questa maniera altri investitori.
  • Venture Capital: un’operazione effettuata da un gruppo di investitori verso società già avviate (quasi mai start up). L’obiettivo qui è quello di accrescere il potenziale dell’azienda, in base allo stato in cui si trova e alle sue criticità.
  • Turnaround: solo i fondi di Private Equity amanti del rischio tentano questi investimenti, perché si tratta di situazioni in cui l’azienda target è in crisi finanziaria o manageriale.
  • Management buyout: MBO – dove è il management dell’azienda che compra.
  • Management buyin: MBI – qui sono dei manager esterni all’azienda a comprare le azioni di una società non quotata in borsa.
  • Buyin management buyout: anche detto BIMBO, è un mix di manager interni ed esterni che assume il controllo dell’azienda target.

In ognuno di questi casi, il fondo di Private Equity si occupa di risollevare le sorti dell’azienda target. Vediamo come.

Come guadagna un fondo di Private Equity?

Chi lavora nella Private Equity da anni, come Roberto Meneguzzo, ha acquisito nel tempo un certo fiuto per gli affari. Ed è questa la principale caratteristica di cui un manager ha bisogno. L’esperienza e l’intuito, infatti, servono agli investitori per individuare le giuste aziende su cui puntare.

Un’azienda target potrebbe essere in dissesto finanziario o in una fase di confusione manageriale. In quel caso i fondi di Private Equity sono sia economici che in termini di risorse umane. Chi partecipa all’investimento aiuta il business a risollevarsi con la giusta transizione dopo un’acquisizione o una fusione, a recuperare credibilità dopo un dissesto e a rimettere in pari i conti. Solo dopo si può pensare al guadagno.

Altri motivi per cui un business può aver bisogno di un manager come Roberto Meneguzzo e i suoi soci (da Roberto Ruozi a Nicola Iorio a Enrico Orsenigo, giusto per citarne alcuni) riguardano l’apertura verso nuovi mercati. Un’azienda che decide di lanciarsi in un mercato internazionale, o che vuole dare vita a nuovi prodotti e servizi, ha bisogno di manager di esperienza per essere traghettata dall’altra parte con successo. Con un guadagno per entrambe le parti.

Private Equity in Italia, quali settori

Il settore di pertinenza dell’azienda target in genere non è rilevante: un buon fondo di Private Equity cerca di diversificare i propri investimenti e di puntare sui settori in espansione. Per esempio Roberto Meneguzzo ha creato diverse S.p.A. affidate ai suoi collaboratori più stretti proprio per indagare le energie rinnovabili, le novità della tecnologia e l’ambito aerospaziale.

Questo mix di investimenti innovativi e tradizionali (in settori come la siderurgia) è utile ai fondi di Private Equity per mantenere un rischio controllato. Là dove una start up tecnologica risulta un rischio elevato, un’azienda tessile sul campo da decenni può riequilibrare la situazione.

In questo modo chi investe cerca di mantenere un buon equilibrio tra successi e insuccessi e di trovarsi sempre in attivo. Certo questo tipo di investimenti richiedono grande astuzia, sangue freddo e conoscenza dei mercati. Tutte qualità che Roberto Meneguzzo riesce a utilizzare grazie alla propria esperienza personale e a quella del variegato e competente staff di cui si circonda.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito