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Economia

PRIMA SENTENZA DI RIMBORSO PER UNA AZIONISTA BPVI

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Novità sul fronte giudiziario per le Popolari Venete. Il giudice unico del tribunale di Verona, Massimo Vaccari, ha emesso una sentenza, una delle prime sulla materie, condannando Banca Popolare di Vicenza a rifondere 39.638, 05 euro ad una azionista che, in due diverse tranche, aveva comprato 30 mila e 9 mila euro di azioni a partire dal 2009. Alla signora azionista era stato presentato l’investimento come “Sicuro”, senza rischi, ed in seguito era tata anche dissuasa dal vendere le azioni stesse.

Si tratta di una delle prime sentenze in merito sullo spinoso tema degli azionisti, proprio nei giorni in cui si chiude l’offerta di transazione del 15% già di per se molto peculiare. Infatti con quest’offerta da un lato si ammetteva la posizione di torto dell’istituto, dall’altra si offriva un ristoro minimo. Ora se una persona commette un atto illegittimo o illecito non può pensare di cavarsela restituendo solo parte della somma illecitamente ottenuta, per cui la posizione appariva subito molto debole. 

Come scritto da “Il Giornale” la banca proseguirà facendo  ricorso, anche per non causare un frana proprio negli ultimi giorni dell’offerta, ma ormai sembra difficile che si possa superare la soglia del 70% che ci si era prefissi, a fronte di un obiettivo dell’80% di sottoscrizione delle transazioni. La cifra in gioco rimarrà di circa 1 – 1,5 miliardi fra i due istituti, importante MA assolutamente secondaria nei confronti delle perdite operative a un lato e che possono essere generate da una cattiva gestione degli NPL dall’altro. Insomma a noi par che la banca abbia giocato le proprie carte contro i soggetti più deboli, ma che rischi di essere perdente anche su questo campo.

Saranno comunque gli azionisti di BPVI e VenetoBanca a decidere del proprio destino.

 

 


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