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Presidenziali USA: L’unico candidato Dem che potrebbe vincere non sarà mai scelto

Kamala Harris non sembra in grado di battere Trump. L’unico candidato pericoloso non sarà mia scelto

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Kamala Harris parte molto svantaggiata. Non è mai stata una figura molto popolare, e ora si trova a dover portare avanti una battaglia non sua, in una situazione disastrosa.

Perfino i media vicini ai democratici, come la NBC, mettono in evidenza come Trump sia avvantaggiato e non solo possa conquistare i cinque stati ancora in bilico, ma, addirittura, potrebbe strappare stati pesanti come la Virginia. Il rischio è che la campagna dei democratici sia già da ora un treno destinato a schiantarsi contro un muro. Ricordiamo le proiezioni ultime sulla campagna elettorale fatte dal sito indipendente 270towin

Di fronte a questo disastro non sembra casuale che l’ex presidente Obama abbia elogiato Biden, ma, per ora, si è guardata dal dare il supporto a Kamala Harris: chi vuole salire sul carro del perdente e bruciarsi la credibilità politica?

L’unico candidato Democratico che potrebbe vincere non sarà mai scelto

Eppure ci sarebbe un candidato democratico che potrebbe, almeno sulla carta, portare ancora la vittoria nel campo dei Democratici, ma è anche quello che meno probabilmente sarà scelto. Il candidato indipendente alla presidenza Robert F. Kennedy Jr. si è fatto di nuovo avanti e ha affermato che  solo lui può battere Donald Trump dopo lo scioccante ritiro del presidente Biden dalla candidatura al secondo mandato.

Parlando domenica in una conferenza stampa convocata in fretta e furia dalla storica tenuta di famiglia a Hyannis Port, nel Massachusetts, Kennedy ha elogiato Biden e allo stesso tempo ha accusato i leader del Partito Democratico di aver “nascosto” il suo declino mentale.

“Voglio iniziare elogiando il Presidente Biden per la sua carriera nel servizio pubblico: una lunga, lunghissima carriera, per aver rappresentato e servito il nostro Paese e per aver affrontato le molte difficoltà e sfide, le sfide personali e le tragedie che ha subito nel corso della sua vita con una condotta ammirevole e con l’empatia che gli deriva da queste esperienze”. 

Kennedy, che ha lasciato il partito che un tempo la sua famiglia governava dopo che questo aveva bloccato il suo tentativo di sfidare Biden alle primarie, ha detto che il Comitato Nazionale Democratico ha creato un pasticcio coprendo Biden.

“La reazione del DNC a questa evidente condizione è stata quella di nasconderla al pubblico americano e di usare il proprio potere sul processo di candidatura del Partito Democratico per assicurarsi che nessuno potesse competere con il Presidente Biden in modo tale da mettere in luce le sue carenze”, ha sostenuto Kennedy.

Kennedy ha continuato la sua campagna come indipendente e ha raggiunto una doppia cifra in alcuni sondaggi con una piattaforma che denuncia la “cattura delle imprese”, la crisi dei prezzi e le “guerre per sempre”, secondo il sito web della sua campagna.

Kennedy ha anche chiamato in causa l’ex presidente Trump e il vicepresidente Harris, che sembra destinato a guidare la lista dei democratici.

“Il presidente Trump ha un legame con il popolo americano, un legame populista”, ha detto Kennedy. “Ma per molti versi, è la stessa connessione fraudolenta che abbiamo visto con la DNC nell’ultimo anno, che nascondeva il vero scopo del loro obiettivo, che era quello di darci un presidente che… rappresenta gli interessi aziendali piuttosto che gli interessi del pubblico americano”.

“Se i Democratici fanno quello che sospetto faranno, cioè nominare Kamala Harris, una vicepresidente che è monumentalmente impopolare all’interno del suo stesso partito… lo fanno perché è il modo più facile per tenersi i soldi”, ha detto Kennedy, accennando ai forti finanziamenti promessi, e anche già versati, dalle grandi corporation.

Kennedy ha detto che prenderebbe in considerazione la possibilità di accettare la candidatura dei Democratici se gli venisse offerta.

“Ascolterei certamente i capi del partito se venissero da me, discuterei con loro”, ha detto Kennedy. “Sono l’unico candidato alla presidenza che può battere Donald Trump e se fossi in loro lo farei, e certamente ascolterei le loro proposte”.

“Non sarei stato il principale andidato, perché quando ho lasciato il Partito Democratico, era davvero chiaro che, e questo è l’unico motivo per cui me ne sono andato quel giorno, le regole erano state truccate per impedirmi di vincere”, ha detto Kennedy. “Quindi, sarei nella stessa posizione di [candidati presidenziali] Dean Phillips oggi o Marianne Williamson, che è, sapete, messa da parte”.

Kennedy si porta dietro, come dote personale, circa il 10% della base elettorale che, sommata a quella dei Dem, anche considerando qualche perdita, potrebbe veramente assicurare la vvittoria, anche perché eroderebbe la base populista e anti-sistema di Trump. Peccato che proprio il fatto di essere contro le grandi corporation americane, soprattutto farmaceutiche,  e a favore dell’uomo medio renda la scelta impossibile. Fa molta più paura lui che un Sanders di sinistra, perché effettivvamente Robert Kennedy Jr conosce il sistema, quindi sa come colpirlo.

Quindi agli elettori Democratici non resterà che turaarsi il naso e votare Kamala Harris, un vicepresidente che, almeno, ha una frase chiara in testa: “ciò che può essere, non appesantito da ciò che è stato”. Peccato che questa frase sembra essere l’unica che conosce..

 


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