Attualità
Powell diventa più “Colomba” con la Omicron…
La variante Omicron è entrata come un bulldozer, voluto o meno, sui mercati: petrolio ballerino, energia, pure, materie prime che vanno su e giù,. inflazione e costi alla produzione impazziti. Però l’operatore che dovrebbe definire la politica monetaria, e gran parte di quella economica, la può utilizzare per modificare le proprie posizioni monetarie.
Le osservazioni del presidente della Fed, Jerome Powell, prima dell’audizione del Coronavirus e del CARES Act davanti al Committee on Banking, Housing, and Urban Affairs, hanno offerto alcune informazioni su le sue prossime azioni della Banca centrale statunitense, e sono venute dopo Omicron, ma anche dopo alcune posizioni “Aggressive” di altri operatori del settore.
Ecco il paragrafo chiave del suo ntervento:
Il recente aumento dei casi di COVID-19 e l’emergere della variante Omicron pongono rischi al ribasso per l’occupazione e l’attività economica e una maggiore incertezza per l’inflazione.
Maggiori preoccupazioni per il virus potrebbero ridurre la disponibilità delle persone a lavorare di persona, il che rallenterebbe i progressi nel mercato del lavoro e intensificherebbe le interruzioni della catena di approvvigionamento.
Questa incertezza può significare solo una cosa quando viene dalla FED, cioè che il tanto previsto “Taper”, cioè la fine delle politiche morbide dal punto di vista monetario, viene a essere rinviato a un futuro più sereno, quando magari non ci sarà più Omicron, o qualche altra variante minacciosa.
Il che è strano perchè, secondo un sondaggio flash di DB , solo il 10% degli operatori di borsa ritiene che Omicron sarà un problema da qui a fine anno.
Quindi potremmo avere anche una prosecuzione delle politiche espansionistiche della FED, il che avrà sicuramente degli effetti positivi sui mercati, gonfiati ormai in un’enorme bolla.
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