Conti pubblici
Post Analitico Fondamentale: a fine anno sforamento del 3% sul Deficit inevitabile. Debito verso il 134%
IL DEF DI APRILE 2013
La stima era per un Deficit al 2,9%, ma si basava su un dato del PIL insostenibile.
Scenarieconomici denuncio’ il fatto a Giugno: Una Voragine nei conti pubblici 2013: Deficit verso 4%, Debito oltre 133%. Il Governo mente sui conti
AGGIORNAMENTO DEL DEF DI SETTEMBRE
Il PIL Nominale viene fortemente rivisto al ribasso, ed il Deficit passa al 3,1%
CONTROLLIAMO I NUMERI
PIL
Partiamo dal PIL, e controlliamo i consuntivi ISTAT del 2 trimestre: facendo due conti il PIL nominale si aggirera’ attorno al 1.555-1.556 miliardi, contro i 1.557,3 miliardi dell’aggiornamento del DEF, quindi Saccomanni e’ stato tutto sommato (quasi) sincero, ed ha corretto l’assurda stima precedente del Governo Monti di 1.573 miliardi.
SPESA PUBBLICA
Saccomanni ha corretto la Stima da 810,6 a 807,6 miliardi. A prima vista sembrerebbe qualcosa di buono. Guardando bene si scopre che e’ aumentata la stima di 1 miliardo per le spese correnti (Stipendi, Pensioni, Acquisti, etc) ed e’ scesa di ben 4 miliardi la Spesa in Conto Capitale (Investimenti, Contributi). La Spesa Corrente e’ il grosso della Spesa Pubblica (e’ quella che realmente sarebbe ada aggredire), mentre quella in Conto Capitale e’ variabile. Negli ultimi anni quest’ultima e’ stata fortemente ridotta, ed il duo Letta-Saccomanni hanno pensato bene di fare altrettanto, sostanzialmente rimandando al 2014 investimenti (posticipando dei contributi ad aziende tipo autostrade, ferrovie, etc).
Capito l’inghippo, vediamo controlliamo il Conto economico trimestrale delle Amministrazioni pubbliche appena pubblicato dall’ISTAT: se proiettiamo i dati dei consuntivi dei primi 6 mesi a fine anno, si ha:
– Le spese correnti crescono ad un ritmo del +1,8% a passo costante, per cui a fine anni dovrebbero aggirarsi sui 678,5 miliardi, circa 6 miliardi in piu’ della stima dell’aggiornamento del DEF (che prevede una crescita a +0,8%)
– L’andamento, invece, dei primi sei mesi della Spesa per Interessi e della Spesa in conto capitale appare meno gravoso rispetto alla revisione del DEF di Settembre: difficile comunque che il ministero abbia fatto a questo punto dell’anno un errore cosi’ macroscopico, e non abbia debitamente tenuto in conto delle scadenze.
A conti fatti e’ prevedibile che il 2013 dovrebbe chiudersi con una Spesa Complessiva in crescita del +0,9-1,2%, vale a dire con uno sforamento tra 1,0 e 3,5 miliardi (a meno di enormi tarocchi sul fronte della Spesa in Conto Capitale: sostanzialmente rimandando ad inizio 2014, trasferimenti programmati per fine 2013).
ENTRATE
Il Governo ha rivisto la Stima di crescita delle entratedel 2013 sul 2012 da +1,6% a +0.7%. Vediamo un po’ come stanno le cose: abbiamo incrociato tutti i dati disponibili nei primi 6, 7 ed 8 mesi di ogni compomente di Entrata, e sappiamo perfettamente che i conti di Giugno hanno usufruito di circa 5-6 miliardi di anticipazioni di entrata contabilizzati nel 2012 a Luglio ed Agosto.
In sintesi tra Gennaio ed Agosto del 2013 le entrate complessive (tributarie e contributive) dovrebbero fare un -0,5% complessivo, contro il +0,7% stimato da Governo per tutto il 2013.
Sappiamo di per certo, dai dati del Fabbisogno di Settembre 2013 del MEF che anche Settembre non e’ stato per le entrate particolarmente favorevole.
Proiettando i dati/proiezioni dei primi 9 mesi su tutto il 2013, ipotizzando comunque una copertura per l’ultima rata IMU, ed un miglioramento dell’andamento delle entrate contributive (a causa della crescita del fenomeno della rateizzazione), e’ ragionevole ipotizzare, che a fine anno una forchetta complessiva tra +0,1 e +0,4% per le entrate del 2013 sul 2012, ad un valore tra 755 e 757 miliardi di Euro, contro 759 preventivati, con un ammanco tra 2,0 e 4,0 miliardi.
CONCLUSIONI
A) PIL nominale: si aggirera’ attorno al 1.555-1.556 miliardi, contro i 1.557,3 miliardi dell’aggiornamento del DEF
B) USCITE: prevedibile uno sforamento tra 1,0 e 3,5 miliardi rispetto al DEF aggiornato a Settembre
C) ENTRATE: prevedibile un ammanco tra 2,0 e 4,0 miliardi rispetto al DEF aggiornato a Settembre (da aggiungerne 2 in caso di mancata copertura dell’ultima rata IMU)
Pertanto:
D) INDEBITAMENTO: il DEFICIT del 2013, inizialmente stimato a 45,4 miliardi e poi portato a 48,7 miliardi a settembre, dovrebbe chiudersi in una forchetta tra i 52,0 ed i 56,0 miliardi, allargabile di 2 miliardi in caso di mancata copertura della seconda rata IMU. Parliamo pertanto di un Deficit 2013 pari ad un valore tra il 3,35% ed il 3,6% (allargabile al 3,7% in caso di mancata copertura dell’IMU). Nella nostra precedente Stima ipotizzavamo un deficit 2013 al 3,7% (basato su un andamento del PIL del 2013 a -2,0%).
Relativamente al DEBITO, stimato dal Governo poco sopra il 130% nel DEF di Aprile, e da noi stimato a Giugno finire tra 133% e 134%, il governo ha corretto a settembre la Stima portandolo al 132,9%. Finira’ esattamente dove avevamo previsto noi, prevedibilmente molto prossimo al 134%.
By GPG Imperatrice
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