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Difesa

Clamoroso: l’Indonesia vuole comprare la portaerei Garibaldi! Trattative in corso tra governi per dare una seconda vita all’ammiraglia italiana?

Dalla fiera della difesa di Giacarta emerge una clamorosa notizia : la Marina Indonesiana è seriamente interessata alla nostra portaerei. Sul ponte, nel futuro, potrebbero esserci i droni turchi Bayraktar TB3.

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La notizia, che ha del clamoroso, è vera: l’Indonesia ha messo gli occhi sulla portaerei italiana Giuseppe Garibaldi. Quella che sembrava solo un’indiscrezione sta assumendo i contorni di una trattativa concreta tra Stati, un’operazione che potrebbe dare una seconda, inaspettata vita alla storica ammiraglia della Marina Militare Italiana.

Il “giallo” della fiera di Giacarta

Tutto è iniziato durante l’Indodefence 2025, una delle più importanti fiere del settore difesa tenutasi a Giacarta dall’11 al 14 giugno. Nello stand della grande azienda indonesiana REPUBLIKORP, è apparso un modello in scala di una flotta navale. Al centro della scena, una portaerei che, secondo un pannello digitale adiacente, era proprio la “Giuseppe Garibaldi” (scritta, per l’occasione, con un refuso: “Guiseppe”… un motivo che da solo varrebbe un aumento del prezzo..)

“Guiseppe Garibaldi” in Indonesia…

Sebbene il modellino non fosse una replica fedele ma piuttosto un design concettuale, il messaggio era chiaro. A rendere la scena ancora più intrigante, sul ponte della nave erano posizionati modellini dei droni turchi Bayraktar TB3, velivoli senza pilota progettati specificamente per operare da navi con ponti di volo corti.

La nave assomigliava più alla “Trieste” che all’attuale “Garibaldi” di cui vi mostriamo un’immagine

Nave Giuseppe Garibaldi

La Nave Garibaldi è in ottime condizioni e di facile trasformazione

La Giuseppe Garibaldi è in buone condizioni e ha una vita operativa residua di circa 15-20 anni,  e si raggiungerà un accordo, la nave potrà essere trasferita dopo un processo di refitting adattato alle specifiche esigenze della Marina indonesiana. Ricordiamo che è nella riserva solo da ottobre 2024, con un’ultime missione nell’estate dello scorso anno. Certo che la trasformazione che viene ripresa dal modello presentato in Indonesia e pubblicato da Naval News è piuttosto radicale, e non un semplice refitting superficiale.

La nave ha anche una incredibile potenziale  versatilità, capace di operare con droni, elicotteri, aerei e assetti anfibi, e con una comprovata efficacia in missioni umanitarie, come nel caso del terremoto di Haiti nel 2010. Nel 2022 si era parlato di un futuro nazionale per la nave con il progetto SIMONA come piattamforma di lancio mobile per satelliti o per droni, ma pare che il destino sia diverso.

Asse Italia-Turchia-Indonesia? Il fattore droni

L’interesse per la Garibaldi si intreccia con un’altra importante trattativa. Funzionari della turca Baykar, presenti anch’essi a Giacarta, hanno rivelato che l’Indonesia ha mostrato un forte interesse per i droni Bayraktar TB3. Sarebbe già stato siglato un accordo preliminare per l’acquisto di ben 60 droni, con un contratto finale in fase di discussione.

Questo pacchetto includerebbe sia varianti navali (perfette per la Garibaldi) sia terrestri. Si profila quindi uno scenario geopolitico e industriale affascinante: una piattaforma navale italiana, cuore della flotta di una potenza emergente del Pacifico come l’Indonesia, equipaggiata con la migliore tecnologia dei droni turchi.

Bayraktar TB3

Per l’Italia e per Fincantieri, la vendita della Garibaldi rappresenterebbe non solo un importante successo commerciale, ma anche la capacità di riposizionare asset navali di grande valore, garantendone un’estensione della vita operativa e rafforzando legami strategici internazionali.

Ora la palla passa alla politica, con i governi di Roma e Giacarta chiamati a finalizzare un’intesa che ha del sensazionale. Sempre sperando che non la chiamino “Guiseppe”


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