Cultura
PILLOLE DI NIENTOLOGY (Lo Renzi il Magnifico e la Renzinomics 2014 secondo UBS)
“Signori miei, quando sento parlare così antico, come dire la classe operaia…. ….. in un paese in cui abbiamo fatto di tutto per mandare via le fabbriche…. noi non dobbiamo parlare della classe operaia….dobbiamo parlare del FARE, dell’AMARE, del DIRE, del SUDARE NELL’AMARE …..e non dell’AMARE IL SUDARE”
(Renzicrozza da Il Nientalista)
In principio fu Monti, e il sistema pensionistico, tra le lacrime di Coccodrillofornero, dopo 50 anni di legittima sopravvivenza venne smantellato!
In seguito fu Leptas il greco, che come novello Zorba riceve i forestieri e li accompagna in Banca d’Italia perché al costo di un miliardo possano acquistare una rendita perpetua del valore di 35 miliardi di euro (però, li sa fare gli affari questo grandissimo ex Premier).
proposito, vi state chiedendo come sia possibile che invece dei 7.5 miliardi sbandierati dal mio movimento io dica che i miliardi siano 35?
Semplice, basta considerare che sicuramente Bankitalia distribuirà circa 450 milioni di euro di bonus al sistema bancario e se applico la formula del prestito irredimibile
25-35 = 0,450/i
vengono fuori all’incirca 30-35 miliardi (peraltro da aggiungere ai famosi 7,5!
Abbi fiducia in me, sono un Banchiere!
Ottimo no?
Ed oggi eccoci a Tony Renzis:
Secondo voi, veramente in Italia comanda Re Giorgio?
Guardate, una volta esaurita la sua funzione, Letta era oramai un peso per l’Europa, non serviva più e come un guscio oramai svuotato del suo contenuto (svendita di Bankitalia) è stato gettato nei cassonetti, senza nemmeno preoccuparsi di fare la raccolta differenziata!
Onde prevenire la difesa ad oltranza da parte del Satrapo Giorgio Napolitano, il mainstream ha mandato avanti dei pezzi da 90 come un autore di libri, un quotidiano, la tessera numero uno del PD e il mitico Herr Monti.
Ora restano:
– un primo punto per garantire il progetto Ordoliberista Alemanno: l’ultimazione dello smantellamento del mercato del
lavoro con la realizzazione della svalutazione salariare;
– altri fondamentali punti come lo smantellamento della Sanità (se ricordate già anticipato da Monti in TV “potremmo non poterci
permettere la sanità così come l’abbiamo conosciuta sino ad oggi”), l’eliminazione delle municipalizzate (riforma del titolo quinto) e
forse anche la rassegnazione ai monasteri del compito di formare scolasticamente una parte del popolo (i famosi “scribi”) visto che
neanche la scuola ci potremo permettere più.
Solo a quello serve Tony Renzis! E anche lui, in seguito, se non dovesse essere più funzionale al progetto di cinesizzazione dell’europa, sarà gettato alle ortiche come uno strofinaccio inoperoso ed inutile !
Vi chiedete come possa sostenere una cosa del genere? Semplice, tutte le più importanti banche europee già conoscono il percorso che l’economia Italiana dovrà intraprendere nel 2014, come riporta l’Outlook sull’economia dell’eurozona di UBS (Unione delle Banche Svizzere).
Eurozone economy
2014 Outlook
Secondo lo studio, l’Italia ha migliorato la fiducia del paese uscendo dalla procedura di infrazione dell’obiettivo 3% di Maastricht.
Però secondo gli Svizzeri, purtroppo, l’Italia ha i problemi di bassa crescita, produttività statica, elevato debito pubblico, un elevato fabbisogno finanziario annuo dello stato unito ad un ambiente non ideale per sviluppare business. Questi ritardi, secondo la relazione, porteranno probabilmente ad una maggiore pressione da parte della Commissione europea per la riduzione del rapporto debito pubblico/PIL e per ridurre ulteriormente i margini per la manovra del bilancio 2015. La pressione potrebbe anche aumentare assumendo l’Italia la presidenza del Consiglio dell’Unione europea nella seconda metà del 2014 e anche in conseguenza della fragilità del sistema bancario.
Unica nota positiva per Renzi, secondo la relazione UBS, sarà la (per me presunta) stabilizzazione del tasso di disoccupazione e la presunta fine dell’inasprimento fiscale che dovrebbero stabilizzare i consumi nel 2014.
Sul versante commerciale, continua la relazione, la recessione è stata determinante nel “guarire” il disavanzo delle partite correnti in Italia, che a sua volta ha ridotto la dipendenza dell’economia italiana dagli investitori stranieri. Una parte significativa di questo miglioramento, tuttavia , è nato perché le importazioni sono diminuite a causa della recessione, una situazione che potrebbe invertirsi. Purtroppo , l’Italia non è riuscita ad adeguare i relativi costi unitari del lavoro , che sono troppo alti dato che gli aumenti salariali del passato non sono in linea con i guadagni di produttività.
Infatti, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) stima che una svalutazione del 10 % è necessario per risolvere il problema della competitività.
Sebbene le misure per affrontarlo siano una priorità chiave di Renzi, lui probabilmente dovrà affrontare una battaglia in salita.
In sintesi , si prevede una crescita equilibrata del +0,4 % nel 2014 e +0,7 % nel 2015, con l’inflazione del +1,6 % sia nel 2014 e 2015.
Ergo: ne vedremo delle belle, se il Satrapo vorrà confermarsi il posto dovrà farlo schiacciando i propri concittadini comprimendo loro ricavi e fiducia nel futuro!
Buon lavoro Lo Renzi il Magnifico…..”ci rivedremo a Filippi”
Maurizio Gustinicchi
Economia 5 Stelle
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