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“PIL, SPREAD, DEBITO PUBBLICO E ALTRE PILLOLE DI ECONOMIA” di Luigi Pecchioli.

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Per iniziare la recensione del libro basta partire dalla quarta di copertina, dove è contenuta la frase che sintetizza il perché di questo saggio e della quale riporto un estratto: “Siamo costantemente bombardati da esperti e politici che in continuazione ci ricordano tutti i nostri guai economici, di come il nostro debito pubblico ci impedisca di agganciare la ripresa…Sappiamo che l’uscita dall’euro sarebbe una sciagura… Perché quindi scrivere un ennesimo saggio di divulgazione economica? Perché quello che sappiamo è totalmente falso.”.

Ecco, il senso di queste “pillole” di economia è esattamente questo: dare un visione differente e alternativa alla narrazione dominante nei mezzi di informazione. E l’uso del termine “pillole” non è casuale e ha una doppia valenza: da una parte è usato nel significato di brevi approfondimenti di argomenti vari (inflazione, svalutazione, debito pubblico, ecc.) per permettere al lettore di farsi un’idea del significato di tali termini e costruirsi così un proprio dizionario ragionato; dall’altra, come dice l’Autore, questo libro nel suo complesso è l’equivalente della “pillola rossa” che Morpheus dà a Neo nel film Matrix, la pillola che permette di uscire dalla realtà costruita della matrice e vedere la realtà che si cela dietro.

Il libro di Pecchioli pertanto è destinato a lettori anche totalmente digiuni di nozioni economiche ed è scritto con linguaggio semplice, chiaro e con un tono colloquiale che ne permette una agile lettura. Ci sono molti dati e qualche grafico, ma sono funzionali a dimostrare la fondatezza delle tesi sostenute e la serietà delle analisi compiute, e comunque non ne appesantiscono la lettura. Gli appassionati possono trovare dei riferimenti utili, mentre i profani possono farsi un’idea chiara di cosa significhino e cosa comportino quei termini che spesso ascoltano in TV o leggono sui quotidiani.

In definitiva lo scopo di “Pil, spread, debito pubblico e altre pillole di economia” è quello di permettere al lettore di farsi un’idea critica personale di quanto gli viene raccontato dai media, avendo gli strumenti per darne una sua valutazione di attendibilità, e una maggiore consapevolezza delle ragioni per le quali una certa narrazione viene effettuata. Si può dire che esso rappresenti dal punto di vista economico un complemento tecnico allo splendido saggio de Il Pedante “La crisi narrata”, dove vengono esplicitate le motivazioni e le dinamiche del racconto che ci viene offerto della realtà da parte di media, intellettuali, tecnici e politici.

Come lo stesso Autore afferma alla fine del libro, esso non vuole e non può essere esaustivo riguardo ai temi trattati e certamente non tocca ogni tema. Sta al lettore prendere spunto dalla lettura per farsi un proprio percorso di conoscenza e approfondimento, utilizzando il web, e magari cominciando a leggere e seguire alcuni blog di riferimento tra i quali Goofynomics, Orizzonte48 e naturalmente Scenari economici.

Buona lettura.


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