Attualità
Perché in Italia c’è bisogno di reddito di cittadinanza e salario minimo garantito?
Perché l’Italia attuale necessita del reddito di cittadinanza e del salario minimo garantito? Poniamoci la domanda nel modo corretto.
Approfittiamo di questo articolo pubblicato su Economia Spiegata Facile, per fare un’analisi delle ragioni che hanno portato questi temi al centro dell’attenzione politica e mediatica nel Paese, evidenziandone la rilevanza per il futuro dell’Italia.
Fin dalla creazione del reddito di cittadinanza, e ancor prima con l’introduzione del Reddito di Inclusione sotto il Governo Gentiloni, il tema della povertà in Italia è stato posto in primo piano, con particolare impulso dal Movimento 5 Stelle.
Definiamo il concetto di salario minimo garantito
L’importanza di strumenti di tutela del salario e di sostegno ai disoccupati in Italia è ormai un fatto acquisito. Questa necessità è in parte motivata dall’osservazione della prassi in altri Paesi europei, evidenziando l’assenza di ammortizzatori sociali nell’economia italiana.
Con l’abolizione del reddito di cittadinanza (RDC) da parte del Governo Meloni, è emersa una richiesta di nuove forme di supporto al reddito, ma questa volta rivolta ai lavoratori e non ai disoccupati. L’allarme è stato lanciato dai Comuni, che affrontano direttamente il problema dell’indigenza cittadina.
Oggi esiste un ampio consenso sull’importanza di definire una soglia minima di reddito orario per i lavoratori, poiché i salari attuali sono giudicati troppo bassi.
Le evidenze dei fatti ormai scoraggiano anche il più fervido europeista ad arrampicarsi sugli specchi.
I redditi sono fermi agli anni 90, mentre i prezzi sono in alcuni casi raddoppiati.
È proprio di questi giorni l’analisi di alcuni quotidiani sugli acquisti delle vetture.
fonte
Oggi sono tutti concordi nel discutere su una soglia minima di reddito orario per i lavoratori, perché i salari sono troppo bassi.
Dalla “decrescita felice” all’attuale scenario
I parlamentari del Movimento Cinquestelle inizialmente guadagnarono consenso promettendo una prospettiva di “decrescita felice” al governo. Oggi, invece, li vediamo manifestare contro il nuovo governo, poiché gli elettori che rappresentano si ritrovano a fronteggiare difficoltà economiche legate al reddito di cittadinanza e alla sua abolizione.
Poi l’alleanza col nemico giurato
Oggi vediamo i membri del Movimento Cinquestelle unirsi al Partito Democratico in una manifestazione contro la precarietà, che è stata introdotta in Italia proprio dal PD attraverso azioni come l’abolizione dell’articolo 18, l’introduzione del jobs act e l’uso dei voucher, tra le altre cose.
Questa protesta mira anche a denunciare l’aumento della povertà, accentuata da fattori come i lockdown durante la pandemia e l’implementazione di contratti energetici basati sui TTF, dopo aver annullato gli accordi con la Russia. Questa mossa ha scatenato speculazioni che hanno portato a un aumento considerevole delle bollette per cittadini e imprese, molte delle quali si sono trovate in difficoltà finanziarie.
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In effetti, è interessante notare che, nonostante abbiano contribuito all’aumento della povertà e persino creato nuovi poveri in settori precedentemente occupati, i partiti ora si oppongono a questa situazione.
La questione del salario minimo garantito sorge naturalmente. Perché e come dovrebbe essere introdotto? Una possibile soluzione sarebbe legare l’adozione del salario minimo garantito a un fatturato minimo garantito per le imprese. Questo approccio potrebbe giustificare l’implementazione del salario minimo per legge. Infatti, se i costi del lavoro aumentano senza un incremento adeguato del fatturato, può diventare un problema per le imprese.
L’idea di stabilire un equilibrio tra il sostegno ai lavoratori e le esigenze delle imprese è essenziale. Tuttavia, è importante considerare anche le implicazioni a lungo termine. L’adozione del salario minimo potrebbe avere effetti a cascata, influenzando il salario medio o massimo per tutti i lavoratori.
Questo solleva la questione di stabilire un fatturato minimo garantito per le imprese come parte integrante di questa discussione.
Infine, è fondamentale riconoscere che l’imposizione di dazi ai datori di lavoro, com’è di fatto il salario minimo garantito, deve essere bilanciata con misure che sostengano le imprese italiane in modo competitivo, come dazi sulle merci estere che potrebbero influenzare la concorrenza.
Un’altra possibile conseguenza potrebbe essere l’invito implicito a cercare impiego presso le grandi aziende, che spesso hanno sedi fiscali all’estero per evitare la tassazione italiana. Questa scelta potrebbe portare a una dipendenza da queste aziende, come ad esempio Amazon, che potrebbero sfruttare la situazione pagando stipendi bassi ai dipendenti.
Smascherare alcune false convinzioni come l’idea che l’automazione sta rubando il lavoro
La realtà dimostra che l’automazione non ha avuto un impatto significativo sul lavoro in Italia. In effetti, l’Italia è diventata uno dei leader mondiali nella produzione e nell’esportazione, dimostrando che l’automazione sta contribuendo alla creazione di nuovi posti di lavoro anziché eliminarli.
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Una delle domande cruciali riguarda il reddito di cittadinanza: se è stato introdotto per far fronte a una possibile automazione futura, perché è in vigore già da quattro anni? Questa misura sembra aver avuto un impatto limitato sull’automazione e potrebbe essere legata a fattori più complessi.
Inoltre, è essenziale analizzare il contesto più ampio e comprendere le vere cause della povertà e della precarietà in Italia. È importante riconoscere che la situazione economica del Paese è stata influenzata da molteplici fattori, tra cui politiche governative passate, cambiamenti strutturali e dinamiche globali.
In conclusione, per affrontare con successo le sfide economiche e sociali dell’Italia, è fondamentale affrontare il problema a monte e adottare una visione più ampia che tenga conto di molteplici fattori. La soluzione potrebbe richiedere misure più approfondite e un approccio sistemico, che include la collaborazione tra diverse parti interessate e l’analisi accurata delle dinamiche in gioco.
Perché sei povero?
Ecco qui il primo indizio.
In questo articolo ci sono al contempo la causa della necessità di avere forme di sostegno al reddito in Italia e il motivo del loro prossimo fallimento:
Questo è soltanto un primo spunto che la realtà ci sbatte in faccia.
Per scoprire tutte le vere cause del declino italiano leggi il libro di Economia Spiegata Facile.
ALTRE FONTI
UE pronta a creare il reddito universale:
L’automazione crea lavoro:
Il reddito universale è un’idea liberista:
Non esistono pasti gratis:
Crollo dei salari:
La globalizzazione:
Le cause dell’inflazione:
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