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PER UN PUGNO DI EURO: I lati oscuri della fusione FCA PSA e la debolezza di Conte

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La fusione FCA (Fiat Chrysler) e PSA (Peugeut, DS ed Opel) presenta dei lati positivi e dei lati negativi, soprattutto per quanto riguarla le prospettive di occupazione e di  sviluppo italiane. Anche se ormai FCA non è più una società italiana, ma un gruppo americano con sede nei Paesi Bassi per motivi fiscali, e pochissimo di tricolore è rimasto, comunque ci sono molti impianti attivi ed importanti marchi, Alfa Romeo e Lancia in testa. In  questo articolo condensato metteremo alcuni punti che riteniamo importanti di questa operazione di carattere finanziario;

  • LE SOCIETA’ E COMPAGINI SOCIALI. I valori azionari sono piuttosto simili ed anzi ieri vi era una certa prevalenza per FCA. Se l’azionariato FCA è piuttosto noto e non dà problemi nell’operazione , al contrario in PSA c’è un 13,68% di Dongfeng, cinese e una quota simile dello stato francese. Dongfeng è un’azienda statale , quindi PSA ha dentro lo stato cinese e questo può essere un problema perchè avremmo la Cina con un 6% della società totale, tranne che DongFeng non capitalizzi (aveva comprato a 7 euro per azioni ora valgono 27) ed esca. FCA invece non farà entrare Magneti Marelli e distribuirà 5 miliairdi di utili straordinari agli azionisti, l’unica cosa di interesse per la famiglia Agnelli. Lo Stato francese tutelerà al massimo gli impianti in Francia, la FIAT dell’Italia se ne frega.
  • MERCATI: FCA è centrata sul Nord America, dove PSA è quasi assente, mentre sono entrambe presente in Europa e Sud America. In Africa PSA è molto presente ed ha perfono il marchio Ambassador in India. Fiat è meglio piazzata in Sud America ed in Turchia. Qui una carta con gli impianti PSA
  • INDUSTRIA e MARCHI. FCA ha il marchi Alfa Romeo, Lancia e Maserati per lo sport ed il lusso , che mancano completamente a PSA, che al limite ha DS. Poi c’è Jeep che da sola è una potenza in Nord America. In questo settore l’integrazione potrebbe punire soprattutto Fiat, che, del resto, dopo la 500X sembra non avere più progetti . Si avvia alla chiusura? Si parla di passaggio delle piattaforme elettriche di PSA a FCA, ma allora era molto più avanti Renault Nissan. Inoltre FCA sta già sviluppando proprie piattaforme, anche se in ritardo.In realtà i motivi sono soprattutto finanziari e gestionali, anche se i due gruppi hanno collaborato in passato allo sviluppo di molte piattaforme.

Con questa mossa gli Elkan Agnelli realizzano il loro sogno degli ultimi 25 anni: uscire dall’auto con dei soldi e godersi la vita. In questa fase si vede la completa cecità delle classi dirigenti pubbliche degli ultimi 40 anni. La Francia ha una partecipazione i Peugeut e può inflenzarne le decisioni. Conte può “Augurarsi” che non cali l’occupazione in Italia, una pia illusione nel momento in cui gli impianti italiani lavorano al 50% della loro capacità massima, e le leggi contro le auto aziendali non sembrano favorire per nulla un aumento delle vendite in Italia. Quindi preparatevi a forti sacrifici occupazionali.

 


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