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Per quelli che dicono che bisogna cambiare abitudini perchè la terra si scalda causa CO2: i ghiacciai polari aumentano di volume…

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Abbiamo inaugurato recentemente un filone estremamente interessante, in quanto anche molto tecnico. I pratica a partire da Al Gore (che ha costruito un business sull’ecologia), per seguire con Obama (che ha pagato e paga con leggi non abrogate centinaia di milioni di dollari annui all’industria delle auto elettriche, ad esempio quella dell’amico Elon Musk/sostenitore di Mrs Clinton, per produrre auto che ad oggi emettono più CO2 di quella che teoricamente evitano) siamo stati bersaglio di un tam tam mediatico senza precedenti mirato a convincerci che le auto elettriche, i cosidetti ZEV (Zero [?] Emissions Vehicles) non producessero CO2. Poi, anni dopo – ossia oggigiorno –  analisi più approfondite, ad es. lo Stato di Singapore o anche il mondo finanziario (cfr. Morgan Stanley) hanno evidenziato che purtroppo gli ZEV non sono veramente ZEV ossia emettono più CO2 di quanto evitino. Abbiamo analizzato il problema QUI.

 

Ora viene addirittura evidenziato da fonti ufficiali sovranazionali che lo spessore dei ghiacci polari NON sta diminuendo ma anzi sta aumentando, nella peggiore/migliore dei casi è stabile.

Il punto è precisamente questo: il riscaldamento percepito in Europa non significa assolutamente nulla in termini globali, la temperatura media del globo terracqueo è un’altra cosa. Purtroppo o per fortuna la concentrazione di persone nel mondo è assolutamente a macchia di leopardo: appunto, influenzando con messaggi indirizzati selezionate aree del mondo molto popolate ed influenti si rischia di far passare una verità regionale per globale. Nel caso, convincere gli europei che il clima globale sta cambiando verso temperature maggiori può essere suffciente per convincere il mondo intero di quanto asserito, senza considerare che magari ciò può non essere vero. Se ad esempio contemporaneamente l’immensa Australia sperimentasse un clima più freddo, visto che è poco popolata, l’influenza delle loro esperienze umane sarebbe sovrastata da quella europea… Chiaro, la propaganda mediatica punta ad impaurire la gente (per farle fare quello che il dominus vuole, si chiamava teoria Goering, ndr), vedete sotto:

Temo infatti che, nel mondo degli intreessi particolari di questi anni, anche in questo caso si stia cercando di spingere la gente a consumare determinati prodotti non perchè utili ma semplicemente perchè qualcuno che conta vuole farci un sacco di soldi. O semplicemente ha investito un sacco di soldi in passato e non vuole perderli.

Ad esempio le auto eletttriche, che inquinano – cfr. Tesla – circa come una Ferrari Portofino in termini di CO2, parola del governo di Singapore che si è preso la briga di fare i conti.

Nel mentre le imprese, con governi al soldo (il governo EUropeo è fortemente influenzato dai tedeschi, che derivano gran parte della loro ricchezza dall’industria automobilistica) stanno premendo affinchè i consumi EU vadano nell’indirizzo a loro propizio, appunto verso le auto elettiche. E questo anche se la CO2 rischia di avere una correlazione limitata col riscaldamento climatico.

Per inciso, non dico che bisogna restare legati al petrolio a vita, no, il futuro è un altro: le celle a combustibile. Il problema è che tale tecnologia è fortemente immatura, sarà pronta nel 2050 o giù di lì: la logica direbbe di prepararci ad una lunga transizione, prima riducendo i particolati dalle auto Diesel (le meno inquinanti, sappiate che è possibile ridurre l’inquinamento di detto ciclo con interventi tanto limitati quanto efficaci) per poi passare progressivamente – tempo 20 anni da oggi – a tecnologie veramente nuove. Purtroppo così facendo nessuno farebbe enormi guadagni, sarebbe un progetto indirizzato. Da qui il tenativo impersonificato dal verde Obama (in realtà è nerissimo, come l’erdedità economica – di debiti – che ha lasciato) di forzare una tecnologia immatura, con qualcuno che inevitabilmente – vista la sorpresa “evolutiva”, sebbene forzata – ci farebbe un sacco di soldi. E che la strategia verde di Obama parta da lontano non è un mistero:

Noi possiamo solo evidenziare come, base dati, il riscaldamento globale non sia così certo, anzi. Da circa 6 mesi a questa parte ogni giorno a guardar bene salta fuori qualche dato contraddittorio che smentisce l’impostazione iper green data dai media negli ultimi anni, oggi quello sui ghiacciai polari che aumentano di volume. Appunto, un po’ per i ghiacci polari che non diminuiscono, un po’ per il numero ridotto di uragani a livello storico cinquantennale (LINK). E poi per le bugie sulla misurazione delle temperature terrestri (LINK)…. Qualche dubbio sorge, o sbaglio? E che dire delle strane differenze tra USA e Europa nella registrazione dei dati attribuibili al riscaldamento terrestre…

Insomma, stiamo in campana. Il rischio è diventare la vacca da mungere per arricchire i soliti noti facendo pagare pantalone. E pure avvelenando i nostri figli.

MD


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