Attualità
Per l’Iran l’espansione della guerra oltre Gaza è “Inevitabile”
L’Iran ha avvertito che l’intensificarsi della guerra a Gaza e il crescente numero di vittime civili porteranno “inevitabilmente” ad un’espansione della guerra Hamas-Israele.
“A causa dell’aumento dell’intensità della guerra contro i residenti civili di Gaza, l’espansione della portata della guerra è diventata inevitabile“, ha detto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian al suo omologo del Qatar, Sheikh Mohammed Bin Abdulrahman Al Thani, secondo i media iraniani. una conversazione telefonica giovedì.
I funzionari iraniani e del Qatar “hanno condannato con veemenza gli attacchi del regime israeliano contro i civili di Gaza e hanno espresso profonda preoccupazione per la situazione umanitaria nella zona costiera“, hanno riferito l’agenzia di stampa Mehr e Press TV.
“I funzionari si sono scambiati opinioni sui mezzi disponibili per fermare la selvaggia aggressione del regime israeliano, sull’attuazione immediata di un cessate il fuoco e sul trasferimento continuo di forniture umanitarie ai civili assediati e colpiti dalla guerra di Gaza“, secondo i media iraniani.
Non è chiaro quali possano essere questi mezzi, ma il dubbio che si parli di strumenti di carattere militare resta, ed è importante. Anche perché, nonostante tutto, il petrolio e il gas hanno continuato a fluire dai paesi arabi in modo abbondante.
Nonostante il conflitto in corso in Medio Oriente, la regione produttrice di petrolio più importante del mondo, i prezzi del petrolio hanno perso tutti i guadagni dall’inizio della guerra all’inizio di ottobre, poiché gli operatori di mercato hanno spostato la loro attenzione sulle preoccupazioni per l’economia globale.
Questa settimana, i prezzi del petrolio sono scesi al livello più basso degli ultimi due mesi, e venerdì erano sulla buona strada per registrare la terza settimana consecutiva di ribassi. Il cambio di direzione riflette un cambiamento nell’attenzione dei trader mentre la preoccupazione per la sicurezza dell’approvvigionamento in Medio Oriente si dissipa, per essere sostituita da un focus sulle prospettive della domanda di petrolio.
Commentando il calo del prezzo del petrolio di questa settimana, gli strateghi di ING Warren Patterson ed Ewa Manthey hanno scritto in una nota venerdì,
“Crediamo che l’entità della svendita del petrolio sia esagerata, dato che i fondamentali sono ancora rigidi, almeno nel breve termine”.
“Tuttavia, i fondamentali non sono così rialzisti come inizialmente previsto, con le esportazioni di petrolio russo in aumento, mentre anche i margini delle raffinerie si sono indeboliti”.
Quindi il petrolio è sceso forse troppo, sulla base delle preoccupazioni mondiali, ma se queste sono state troppo negative lo vedremo rimbalzare presto.
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