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PER LA CINA LA COLPA DEL COVID ADESSO E’…. DELL’EUROPA. A rischio l’export di carne e pesce

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A Pechino sono ripartiti i contagi per il COVID-19, con oltre 100 nuovi casi registrati, e bisogna trovare un nuovo capro espiatorio. Dopo aver chiuso il maggior mercato di prodotti freschi della città, Xinfadi, la Cina ha posto il blocco totale alle importazioni di salmone europeo ed ha imposto il il suo ritiro dal commercio dopo che il Covid è stato trovato su un tagliere su cui veniva lavorato il pesce. Nel frattempo alla frontiera hanno iniziato a testare tutti i prodotti di carne importati nel paese dall’Europa, ponendo quindi dei forti rallentamenti ai flussi di import e questo nonostante in questo momento vi sia una forte carenza di proteine a causa dell'”!Ebola dei maiali”, la febbre suina africana che ha decimato gli allevamenti cinesi, obbligando ad importare grandi quantità anche dall’Europa, e per via aerea. nel frattempo tonnellate di salmone sono state gettate, letteralmente, via.

Attualmente ia Pechino vi sono quartieri tornati sotto closedown con decine di migliaia di persone chiuse in casa, per cercare di limitare la diffusione del contagio. Nel frattempo anche a Shanghai si stanno prendendo misure drastiche: chiunque giunga dalla capitale viene attentamente controllato e messo in quarantena per 14 giorni, mentre i tre terminal dei pulman di collegamento con la capitale sono stati chiusi. Nonostante la capacità del Partito Comunista Cinese di scaricare le colpe del COVID-19 all’estero, in questo sull’Europa, il terrore di una nuova esplosione atterrisce la popolazione, in Cina. Del resto chi può darle torto, dopo quello che è successo a Wuhan, e che non sapremo ai con precisione, e dopo che il numero mondiale di casi rilevati ha raggiunto gli 8 milioni. Il Partito Comunista Cinese fa bene a dar la colpa all’Europa, siamo noi ad essere fessi ed a permetterglielo. Però quando si è succubi di natura…..


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