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Per il 73% degli elettori Biden è troppo vecchio per fare il presidente. Trump in marcia trionfale, solo un golpe giudiziario

Biden viene considerato non in grado di essere il Comandante in capo dal 73% degli elettori, fra cui il 61% dei suoi elettori nel 2020. Trump davanti nei sondagggi politici e vince altre due primarie. La Haley vince a Washington

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Joe Biden e Donald Trump
Joe Biden e Donald Trump

I sondaggi stanno dando dei numeri sempre più inquietanti per Biden. Secondo un nuovo sondaggio, la maggior parte degli elettori ritiene che sia troppo vecchio per sostenere la candidatura presidenziale. 

Il 73% degli elettori lo ritiene troppo anziano. Circa il 61%  dei suoi stessi elettori del 2020 lo ritengono “troppo vecchio” per essere efficace come comandante in capo e il 59% di coloro che intendono sostenerlo nel 2024 hanno la stessa idea secondo il recente sondaggio del New York Times/Siena College.

Il 42% degli elettori ha espresso la stessa opinione sull’ex presidente Donald Trump che ha 4 anni di meno. La notizia per Biden è devastante, ancor più che le previsioni di voto, non certamente positive.

L’ex presidente Donald Trump ha aumentato il suo vantaggio nei sondaggi CBS News/YouGov sul presidente Joe Biden, portandolo a un nuovo massimo di 4 punti, mentre il Super Tuesday sembra rendere quasi ufficiale una rivincita nel 2020.

Con gli americani inaciditi dalla presidenza di Biden, Trump ha ottenuto il 52% dei consensi nel testa a testa con Biden (48%). Un vantaggio che sembra risicato, ma che nella realtà potrebbe essere superiore per le motivazioni per cui viene dato.

In particolare, la maggioranza dei sostenitori di Trump (51%) afferma che il proprio voto si basa sul gradimento del candidato, mentre una pluralità di sostenitori di Biden (47%) non basa il proprio voto sul gradimento del candidato (solo il 31%), ma lo votano solo perché opposto a Trump. Insomma se ci fosse un gatto come candidato lo voterebbero lo stesso.

Primarie: prosegue la marcia di Trump, ma la Haley ha la sua prima vittoria dove regna la politica politicante

L’ex presidente Donald Trump ha continuato la sua marcia verso la nomination del GOP sabato, vincendo i caucus in Idaho e Missouri e conquistando il bottino di delegati alla convention del partito in Michigan.

Trump ha guadagnato tutti i delegati in palio sabato, portando il suo numero a 244 contro i 24 dell’ex ambasciatrice delle Nazioni Unite Nikki Haley. Un candidato deve ottenere 1.215 delegati per ottenere la nomination repubblicana.

Domenica la Haley ha avuto la sua prima vittoria nelle primarie repubblicane del Distretto di Columbia, dove si trova la capitale federale Washington. Una città da sempre feudo dei Dem e  dominio della politica politicante. Qui ha viton la Haley con il 62,8%, pari a 1.274 voti, secondo Decision Desk HQ. L’ex presidente Donald Trump, l’unico altro candidato ancora in corsa, ha ottenuto il 33,3%, Nikki Haley si è assicurata tutti i 19 delegati, portando quindi i propri a 43 contro i 244 di Trump.

Domani ci sarà il famoso “Super Tuesday”, il super martedì elettorale, con il voto di dodici stati, fra cui California e Texas, dopo il quale i giochi saranno praticamente conclusi.


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