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Per gli Italiani, Putin non rappresenta una reale minaccia per l’Europa

Nel corso di un incontro esteso del Consiglio del Ministero della Difesa, il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha tracciato un bilancio netto dell’ultimo anno di operazioni militari, respingendo con decisione l’idea che la Russia rappresenti una minaccia per l’Europa. Secondo il capo del Cremlino, tale narrazione è infondata: “Le affermazioni secondo cui la Russia rappresenta una minaccia per l’Europa sono una menzogna, un’assurdità, semplicemente un’assurdità”.
Secondo quello che scrive oggi su Affaritaliani.it, il famoso sondaggista e politologo Alessandro Amadori, docente dell’Università Cattolica di Milano, a quasi tre anni dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, “la percezione della Russia come minaccia per la sicurezza nazionale rimane sorprendentemente bassa tra gli italiani. I dati dei sondaggi confermano una tendenza chiara: la maggioranza dei cittadini non considera Mosca un pericolo diretto, e questa convinzione è ancora più marcata tra i giovani.”
Secondo quello che sostiene il sondaggista nel suo editoriale sul quotidiano on line, Affaritaliani, infatti, La guerra viene percepita come “lontana”,” quasi appartenente a un’altra dimensione geopolitica”. Questo sentimento si traduce in una scarsa propensione a immaginare scenari di escalation che coinvolgano direttamente il nostro Paese.
Scendendo ne dettagli delle varie forze politiche che compongono l’arco parlamentare si delinea una situazione abbastanza prevedibile, sulla base delle posizioni assunte dai vari partiti sul conflitto in Ucraina. “In particolare, l’elettorato della Lega e quello del Movimento 5 Stelle risultano i più scettici e perplessi rispetto all’ipotesi di un conflitto su nuovi fronti europei con protagonista la Russia di Vladimir Putin. In queste aree di elettorato prevale una narrativa che tende a minimizzare il rischio, spesso accompagnata da richiami alla necessità di dialogo e alla critica verso l’espansione della NATO.”
Si particolare interesse poi sembra essere la posizione degli under 35 che è quella che meno considera la Russia come una minaccia. Le ragioni? In primo luogo, è una questione di priorità. Per i giovani italiani, le questioni centrali sono lavoro, precarietà economica, cambiamento climatico e diritti civili. La sicurezza militare e la geopolitica appaiono come temi astratti, lontani dalla vita quotidiana.
Ma anche un recente sondaggio, effettuato, 6 giorni fa, da parte di Ipos per il il Corriere della sera, aveva dimostrato chiaramente questa tendenza, malgrado il titolo raccontasse un altra storia, Secondo il sondaggio, infatti, solo il 31% degli italiani considera la Russia una minaccia concreta per l’Europa, contro il 57% di coloro che invece non sono d’0accordo con questa tesi.
In conclusione, dice sempre Amadori nel suo articolo, l’Italia si conferma un Paese con una bassa sensibilità al rischio strategico, almeno quando si parla di Putin e della Russia, che prima della guerra in Ucraina, anche grazie al solido rapporto tra Putin e Berlusconi, era percepita come un paese amico e con il quale era possibile ed auspicabile fare affari. Una condizione questa che però, come sostiene sempre il sondaggista, potrebbe cambiare in presenza di eventi traumatici o di una comunicazione istituzionale più incisiva. Per ora, però, “la percezione dominante (specialmente fra i giovani) è chiara: Mosca non è il nemico.”









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