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Peggiora la congestione nei porti cinesi, con ricadute negative mondiali

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La congestione portuale nelle vicine Shanghai e Hong Kong sta aumentando ancora una volta a causa della chiusura del terminal Meishan al porto di Ningbo, un importante porto e polo industriale nella provincia orientale di Zhejiang, a sud di Shanghai. La scorsa settimana, un lavoratore portuale è stato contagiato dal virus e ha costretto la chiusura del terminal di Meishan. Una sola persona ha messo in difficoltà l’economia di una bella fetta del mondo.


Fonte: Bloomberg
Almeno un quarto della capacità del porto è stata cancellata, costringendo alcune delle più grandi compagnie di navigazione del mondo a dirottare le navi verso altri porti circostanti,  oppure a tenerle in mare per lungo tempo.

Simon Heaney, senior manager della ricerca sui container presso Drewry Shipping Consultants Ltd., ha affermato che Moller-Maersk A/S e CMA CGM SA, la più grande compagnia di navigazione del mondo, sta saltando il porto di Ningbo dopo che la chiusura si è estesa al settimo giorno.

Il numero medio di navi portacontainer ancorate al largo di Xiamen, una città portuale sulla costa sudorientale della Cina, attraverso uno stretto da Taiwan, è stato di 24 martedì, rispetto alle 6 dell’inizio del mese. Le navi ancorate nei porti di Shanghai e Ningbo sono state più di 141, 60 in più rispetto alla media da aprile ad agosto.


Fonte: Bloomberg
Ningbo è il terzo porto container più grande al mondo dopo Shanghai e Singapore, ma il porto container più trafficato del mondo per volume.


Fonte: Bloomberg
Le conseguenze della limitazione della capacità a Ningbo sono già evidenti e si stanno diffondendo nei porti circostanti, causando una massiccia congestione. Vediamo i puntini, che indicano le navi concentrarsi al largo dei porti più problematici.

La chiusura settimanale del terminal provoca la diversione delle merci verso altri porti, mettendo a dura prova le loro operazioni e aggravando i problemi di capacità che hanno portato a registrare tariffe di spedizione dieci volte superiori al normale per rotte specifiche.

Michael Every, Head of Asia-Pacific Financial Markets Research presso Rabobank, ha recentemente affermato che Delta porta a ulteriori interruzioni delle spedizioni nei porti più trafficati della Cina. Il virus sta colpendo anche la produzione vietnamita e thailandese. C’è un rischio di vedere un peggioramento nelle consegne anche da fuori della Cina. Gli aneddoti parlano di spedizionieri che dicono ai clienti che non consegneranno se non con un premio; d’imprese e paesi più piccoli che vengono respinti nell’elenco delle priorità; di navi che si rifiutano di ritirare le merci esportate da alcune località; e di un disallineamento strutturale tra domanda e offerta di container e strutture. Un problema colossale che, ne breve periodo, porrà dei forti vincoli alla fornitura dei beni in occidente.

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