Attualità
Parte la collaborazione franco-tedesca per il carro europeo del futuro (se ci arriverà)
La collaborazione franco-tedesca sui carri armati è un progetto strategico che mira a rafforzare la difesa europea e a creare una nuova generazione di veicoli corazzati. Si tratta di realizzare praticamente il carro da battaglia del futuro (Main Ground Combat System o MGCS) e di un sistema di combattimento terrestre (Ground Combat System o GCS). Praticamente i due paesi europei stanno cercando di costruire le forze armate corazzate europee del futuro.
Il MGCS sarà il successore dei carri armati Leopard 2 tedeschi e Leclerc francesi, che sono in servizio da oltre trent’anni e che dovranno essere sostituiti entro il 2035. Il MGCS sarà un veicolo modulare e adattabile, in grado di operare in diversi scenari e di integrarsi con altri sistemi di armi, come droni, elicotteri e artiglieria. Il MGCS sarà anche dotato di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, la protezione attiva e la guida autonoma. Il Leopard 2 tedesco è ormai a fine vita mentre il Leclerc è stato noto come il programma più costoso per numero di carri armati realizzati.
Il GCS sarà invece un insieme di sistemi complementari al MGCS, che comprenderà veicoli blindati leggeri, medi e pesanti, sistemi di comando e controllo, sistemi di supporto logistico e sistemi di protezione. Il GCS avrà lo scopo di fornire una maggiore mobilità, flessibilità e interoperabilità alle forze terrestri europee.
La collaborazione franco-tedesca sui carri armati è stata avviata nel 2012 con la firma di un accordo intergovernativo tra i due paesi. Nel 2015 è stato creato un gruppo di lavoro congiunto per definire i requisiti operativi del MGCS. Nel 2019 è stato firmato un contratto per la fase di studio concettuale del progetto, che coinvolge le industrie difensive dei due paesi: Krauss-Maffei Wegmann e Rheinmetall per la Germania, Nexter per la Francia. Nel 2021 è stato firmato un altro contratto per la fase di progettazione del sistema, che dovrebbe durare fino al 2024. La fase di sviluppo e produzione dovrebbe iniziare nel 2025 e terminare nel 2035, con le prime consegne previste per il 2030.
Il problema di una gestazione così lunga è che, alla fine, i mezzi che ne potrebbero nascere sarebbero già superati al momento in cui entrano in servizio. Guuardiamo a quell che succede sul fronte ucraino, dove l’uso dei droni sta profondamente cambiando il modo in cui i mezzi corazzati vengono utilizzati e le minacce che devono affrontare.
La collaborazione franco-tedesca sui carri armati rappresenta una sfida tecnica, industriale e politica per i due paesi, ma anche una grande opportunità per rafforzare la loro cooperazione in materia di difesa e sicurezza. Il progetto si inserisce infatti nel quadro dell’Unione Europea della Difesa, che mira a creare una capacità militare comune tra gli stati membri. Il progetto è anche aperto alla partecipazione di altri paesi europei, come l’Italia e la Spagna, che hanno espresso il loro interesse a unirsi al programma. L’obiettivo finale è quello di creare un carro armato europeo, che sia in grado di competere con quelli degli altri attori globali, come gli Stati Uniti, la Russia e la Cina.
Poi, fra qualche anno, vedremo se questo programma sarà giunto a realizzare qualcosa o sarà stata solo una perdita di tempo e di denaro.
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