Euro
EURISTI CAPRE? NO, E’ SOLO CHE A PANCIA PIENA STANCA LA RIVOLUZIONE ALLA “POTERE OPERAIO”, MEGLIO ‘A GLOBALIZZZZZZZAZZZZZIONE!
Giorni fa, mentre mi gustavo MATTEO SALVINI in una delle sue innumerevoli comparsate televisive, ho avuto il piacere di conoscere questo signore:
Lanfranco Pace, giornalista de Il Foglio, il quale si lancia in previsioni catastrofiche circa l’eventuale ritorno alla lira che hanno veramente del comico.
La trasmissione mattutina inizia bene perché l’amico Matteo Salvini ha la possibilità di esprimersi circa i danni arrecati alla nostra economia da una moneta troppo forte, una moneta che per esser mantenuta da un’economia richiede aziende esclusivamente:
– ad alta tecnologia
– a tecnologia medio-alta.
Una moneta forte rende conveniente l’importazione e non l’esportazione, l’outsourcing o addirittura l’off-shoring piuttosto che la produzione in loco di semilavorati e manufatti.
Una moneta forte agevola le vacanze all’estero piuttosto che quelle nel proprio paese di appartenenza.
Una moneta forte è, in pratica, una moneta elitaria, non democratica!
Bene, e cosa ha profferito la bocca del grandissimo giornalista Lanfranco Pace?
Questo:
“Salvini sa benissimo che se abbandonassimo l’euro e tornassimo alla lira le nostre case perderebbero l’80% del loro valore”
Bene, quindi noi per evitare che le nostre case perdano di valore preferiamo mantenere una moneta forte che ci deindustrializza e rimanda solamente nel tempo, pertanto, il momento del redde rationem?
Perché di questo si tratta, guadagnare un po’ di tempo, rimandare il momento del default da carenza di lavoro e, quindi, di perdita di valore dei beni che non possiamo delocalizzare (vedere cosa è accaduto a Detroit per mancanza di fabbriche).
“redde rationem villicationis tuae: iam enim non poteris villicare”: (rendimi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare)
La resa dei conti, con la moneta forte, arriva sempre: “prima o poi si arriva comunque al redde rationem!”.
Seconda cosa. Mio caro Lamberto Pace, io ho un appartamento che varrà, a dirla tutta, 90.000 euro (se tutto va bene). Esso, prima della crisi valeva almeno 125.000 euro. Circa il 28% di riduzione del valore io l’ho già subito caro Lamberto Pace!
Ecco, causa scarsità di acquirenti, TUTTI IN ITALIA abbiamo subito una fortissima riduzione del valore delle proprietà!
Dato che io non venderò mai la mia abitazione, a questo punto anche se tornando alla lira, dopo la conversione in 90.000 lire queste si svalutassero e la casa valesse 60.000 marchi (NON EURO…MARCHI CHIARO’?) il problema per me non esiste, tanto la casa non la venderà mai, tantomeno ad un CRUCCO. Invece, trovando più facilmente un lavoro grazie al maggior export da svalutazione della moneta, posso sicuramente produrre quel reddito necessario per reperire risorse finanziarie e poter pagare senza problemi la costosissima TASSA SULLA CASA che il Salsicciaio sta predispondendo (oltre quanto già fatto)!
Ultima osservazione, mio caro LAMBERTO PACE, quando si è giornalisti si ha la massima responsabilità di prepararsi adeguatamente, non è possibile aprire la bocca e RAGLIARE COME UN SOMARO sparando fandonie a cui gli anziani poi finiscono per credere.
La svalutazione dell’80% nessun paese concorrente la consentirà mai e poi mai. Al massimo ci potrebbero consentire una svalutazione del 12-15% ed effettuare poi una pari rivalutazione del marco i tedeschi. Non è detto che si svaluti anche in relazione alla moneta Giapponese o Cinese, o Russa o Brasiliana. Verso quella tedesca invece sì (diciamo 1,30 lire per 1 marco), perché GLI SQUILIBRI MACROECONOMICI non sono verso il dollaro o verso la sterlina, ma proprio interni all’eurozona (vedi TARGET2).
Non si preoccupi caro Lamberto Pace, noi annotiamo attentamente i comportamenti di ognuno di quelli come voi e quando il breakup sarà avvenuto, allora presenteremo il conto. Non se lo dimentichi, mai!
Perfugere ad inferiorem, se ipsum est tradere.
(Rifugiarsi presso un inferiore equivale a consegnare sè stesso!)Publiblio Siro
Maurizio Gustinicchi
Economia5Stelle
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