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Paesi Bassi: la Bandiera nazionale ora “Intimidisce”? Un comune la rimuove e Scatena il Caos
In una tranquilla cittadina olandese, la bandiera nazionale viene rimossa perché “intimidisce” alcuni residenti. Dietro la vicenda, una protesta contro un centro di accoglienza che rivela le profonde fratture della società.

Sembra una notizia da un universo parallelo, eppure arriva dalla civilissima Olanda. A Uithoorn, un comune nel nord del paese, il tricolore nazionale rosso-bianco-blu è diventato un simbolo controverso. Così controverso che l’amministrazione comunale ha deciso di rimuovere tutte le bandiere esposte negli spazi pubblici dopo che alcuni residenti si sono lamentati, sentendosi “intimiditi”. Una decisione che, prevedibilmente, ha gettato benzina sul fuoco di un dibattito sociale già molto acceso.
La vicenda, quasi un caso di studio sulla percezione dei simboli, ha inizio quando decine di bandiere olandesi compaiono appese ai lampioni della cittadina. Inizialmente, molti residenti, come il signor Ton Troost, pensano a una festa o a una celebrazione nazionale. La realtà emerge con un volantino: le bandiere sono un atto di protesta contro la prevista apertura di due centri di accoglienza per richiedenti asilo (AZC) nel comune.
“Il mondo si è capovolto”, commenta Troost, esprimendo un sentimento diffuso. “Non si usa la bandiera olandese come strumento di protesta. La si espone quando siamo campioni, per festeggiare, non per andare contro qualcosa. Persone sono morte per questa bandiera”.
La reazione del Comune e le due fazioni
Le lamentele non tardano ad arrivare al municipio, ma non sono quelle che ci si potrebbe aspettare. Un gruppo di cittadini segnala di sentirsi “intimidito” da quell’esposizione massiccia del tricolore, associandola a un’atmosfera ostile. Altri, più pragmaticamente, sollevano questioni di sicurezza stradale, temendo che le bandiere possano distrarre gli automobilisti.
Di fronte a queste segnalazioni, il comune agisce con rapidità e rimuove tutte le bandiere, scatenando però la reazione opposta. Si è creata una vera e propria “guerra delle bandiere” che ha spaccato in due l’opinione pubblica del paese.
Ecco un riassunto delle posizioni:
- Fronte Pro-Rimozione:
- Sentimento di intimidazione: Alcuni residenti, come Marja Mulder, hanno associato l’azione a un’ideologia “White Power” e “Prima il nostro popolo”. Secondo lei, la protesta strumentalizza la bandiera per veicolare un messaggio di esclusione.
- Sicurezza pubblica: La motivazione ufficiale, più tecnica, addotta dal comune per giustificare la rimozione.
- Fronte Contro-Rimozione:
- Orgoglio nazionale: Molti cittadini, come Simone e l’88enne Dirk Faber, non capiscono come la propria bandiera nazionale possa essere motivo di offesa. “Questa bandiera appartiene a questo posto. Come si può essere arrabbiati per questo?”, si chiede Faber.
- Libertà di espressione: Pur non condividendo l’uso della bandiera per una protesta politica, ritengono la reazione del comune esagerata e “un’assurdità”.
Il comune, in una nota ufficiale, ha sottolineato che “il diritto a manifestare è un diritto fondamentale, ma ha dei limiti. Non deve mai portare a situazioni di insicurezza o all’utilizzo della proprietà altrui senza autorizzazione”. Martedì sera è previsto un presidio “pacifico” presso il municipio contro l’arrivo dei centri di accoglienza, un segnale che la tensione è tutt’altro che risolta.
Gli amministratori e i politici dei Paesi Bassi ormai si vergognano di se stessi, della propria storia, di essere olandesi, e quindi tolgono la bandiera, con la scusa che “Intimidisce” o “Distrae”. Scommettiamo che chi ha fatto abbassare lo stendardo nazionale è però prontissimo ad alzarne un altro, che diventerà obbligatorio per tutti? Del resto i conquistatori impongono sempre la propria bandiera.
Domande e Risposte per il Lettore
1. Perché il comune ha rimosso le bandiere olandesi? Il comune di Uithoorn ha rimosso le bandiere per due ragioni principali. Ufficialmente, la decisione è stata presa per motivi di sicurezza stradale e perché erano state appese su suolo pubblico senza autorizzazione, violando il regolamento locale. Tuttavia, la spinta decisiva è venuta dalle lamentele di alcuni residenti che si sono sentiti “intimiditi” dall’esposizione massiccia delle bandiere, percepita come un atto politico ostile legato alla protesta contro l’apertura di nuovi centri per richiedenti asilo.
2. È illegale esporre la bandiera nazionale in Olanda? Assolutamente no. Non esiste alcuna legge che vieti di esporre la bandiera olandese. I cittadini possono liberamente esporla sulle loro proprietà private per celebrazioni o altre occasioni. Il problema a Uithoorn non era la bandiera in sé, ma il suo utilizzo specifico: appesa illegalmente su proprietà pubblica (i lampioni) come parte di una manifestazione politica non autorizzata. La controversia è nata dal contesto, non dal simbolo.
3. Cosa rivela questo episodio sulla società olandese ed europea? Questo caso è un chiaro indicatore delle profonde tensioni sociali presenti non solo in Olanda, ma in gran parte d’Europa. Evidenzia come la crisi migratoria stia polarizzando le comunità, trasformando simboli unificanti come la bandiera nazionale in elementi di divisione. Da un lato c’è la difesa dell’identità e delle tradizioni, dall’altro la paura che questi stessi simboli possano essere cooptati da messaggi di intolleranza. La vicenda mostra la difficoltà delle istituzioni nel bilanciare sicurezza, libertà di espressione e sensibilità diverse.

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