Attualità
Orban: con le sanzioni l’Europa soffoca se stessa
Venerdì 15 luglio, il capo del governo ungherese Viktor Orban ha tenuto un discorso duro e diretto è intervenuto alla radio nazionale per criticare aspramente la politica di sanzioni dell’Unione Europea nei confronti della Russia, come riporta Le Figaro. Il primo ministro nazional-conservatore non ha usato mezzi termini: “Bruxelles credeva che la politica delle sanzioni avrebbe penalizzato i russi, ma ci penalizza ancora di più”, ha detto. Infatti, in seguito all’invasione militare dell’Ucraina da parte della Russia lo scorso febbraio, l’Unione Europea ha adottato un sesto pacchetto di sanzioni contro la Federazione Russa.
“All’inizio pensavo che ci fossimo dati la zappa sui piedi, ma l’economia europea si è data la zappa sui polmoni e sta soffocando”, ha dichiarato Viktor Orban, riferendosi all’impatto, a suo dire negativo, delle sanzioni dell’UE contro la Russia. “Ci sono Paesi impegnati nella politica delle sanzioni, ma Bruxelles deve ammettere che si è trattato di un errore, che le sanzioni non hanno raggiunto il loro obiettivo e che hanno addirittura avuto l’effetto opposto”, ha aggiunto. Fortemente dipendente dalle importazioni di petrolio e gas dalla Russia, l’Ungheria è riuscita a negoziare un’esenzione con Bruxelles. Ma evidentemente non era sufficiente e il governo ungherese ha dovuto dichiarare lo “stato di emergenza energetica” mercoledì 13 luglio. Le misure comprendono il fatto che gli individui che consumano più gas ed elettricità della media dovranno pagare l’eccedenza al prezzo di mercato e non alla tariffa regolamentata. “Siamo obbligati a far pagare un prezzo più alto, perché altrimenti il sistema non è più sostenibile”, ha spiegato Viktor Orban nella sua trasmissione radiofonica.
L’effetto negativo delle sanzioni è ormai fin troppo evidente perché perfino le nazioni possano far finta di ignorarlo.
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