Crisi
Opsss! Renzi: “UE cambi o si tenga in SUO Euro”
Cio’ che ha detto Renzi in Parlamento lo trovate QUI.
Vorrei fa notare alcuni frasi che ha detto l’ambizioso e giovane Premier, che non sono affatto casuali. Esordisce cosi’:
“O l’Europa cambia direzione di marcia o non esistono possibilità di sviluppo e crescita”.
Renzi in sintesi conferma con questa frase lapidaria che la lunga recessione europea, ed il tracollo economico delle nazioni periferiche dell’eurozona sia conseguente alle politiche europee. Come dargli torto. Ma la frase dice anche che se non cambiano le politiche europee, la crescita ce la scordiamo. Ineccepibile. Andiamo alla prossima dichiarazione:
“Noi non accettiamo da nessuno lezioni di democrazia, qui o fuori dai confini nazionali. L’Europa non è il luogo delle autorizzazioni”.
Altro segnale di insofferenza verso l’Europa piuttosto netto. Passiamo oltre:
“Quello che è accaduto (alle elezioni europee) è molto più significativo e grave: è accaduto che un pezzo intero della comunità civile non è andata a votare, che chi ha votato ha espresso spesso un voto profondamente ostile al modo in cui l’idea europea che è stata espressa in questi anni, sulle politiche economiche”
Terzo chiaro segnale di insofferenza. Andiamo avanti:
“chi immagina che il gap di democraticità si colma semplicemente indicando J.C. Junker (alla presidenza della Commissione Ue, ndr) vive su Marte”
Qui parla alla Merkel. Ma la polemica prosegue:
Nessuna stabilità possibile se l’Europa non si preoccupa della disoccupazione. Non c’è possibile stabilità se non c’è crescita in Europa. Mi fa ridere chi dice che viola il trattato chi parla di crescita, viola il trattato chi parla solo di patto di stabilità. Il trattato ci impone di guardare alla stabilità e alla crescita come elementi che si tengono insieme. In questi anni le politiche economiche hanno fallito per questo.”
Qui l’insofferenza verso Merkel, Commissione ed Eurogruppo e’ totale.
Ma il bello deve ancora venire. Pietro rinnego’ Gesu’ tre volte in un solo giorno, e pure Renzi fa per tre volte allusioni alla “moneta unica”. Iniziamo a vedere cosa ha detto:
“finora si è affidato alla moneta il compito di costruire l’Europa in questi anni, ma questo ragionamento non basta, non è sufficiente, non basta avere la moneta unica per condividere il destino insieme. Oggi viviamo un momento nel quale culturalmente abbiamo davanti un’autostrada, una prateria: si è convinti che la politica economica e finanziaria di questi anni se da un lato ha messo a riparo l’euro da situazioni difficili non ha consentito all’Ue di crescere e fortificarsi.”
Qui mostra i primi dubbi sulla costruzione europea e sul ruolo della moneta. Ma andiamo avanti; Renzi parla di Firenze, città che ha ‘inventato’ le banche, che fondava la sua economia sulla fiducia e il peso della parola data nelle transazioni commerciali. Di qui il detto, San Giovanni non vuole inganni. Proprio come”
“l’Italia ha la responsabilità di prendere la moneta e dire che non vogliamo inganni“.
Come leggerlo? Il messaggio pare chiaro: noi prendiamo l’Euro, ma le cose devono cambiare in modo tale da consentirci di crescere. In pratica il “mantenimento dell’Euro” e’ contropartita del “cambiare le politiche per crescere” e viceversa. La cosa si fa interessante. Ma passiamo al gran finale. Mentre Renzi parla di sbarchi dei clandestini e di mancato aiuto dell’Europa, guardate cosa dice:
“di fronte alle tragedie dell’immigrazione dobbiamo sentirci dire questo problema non ci riguarda, allora tenetevi la vostra moneta ma ridateci i nostri valori”
Tenetevi la Vostra moneta? Vostra?
Opssss….
Nella frase di cui sopra si condensano i concetti detti da Renzi prima, portandoli all’estremo:
1) L’euro e’ una moneta straniera (“… vostra moneta…”)
2) Ci teniamo il “VOSTRO EURO” se VOI (Merkel ed Eurocrati) cambiate politica “in modo da consentire la crescita” e trattando l’Italia non come uno scolaretto somaro, ma come un partner da sostenere.
3) Il DOGMA del DIO EURO e’ per la prima volta messo in discussione da un pezzo grosso del PD, seppur in un modo obliquio.
Per quanto Renzi sembri un personaggio spesso discontinuo, contraddittorio e “leggerino”, tutte le cose dette sopra non sono casuali. Renzi o qualcuno a lui vicino, queste frasi le ha scritte e le ha dosate, per mandare un messaggio. A chi? a coloro che hanno guidato le politiche europee negli ultimi anni e che hanno avuto benefici dall’euro (“… vostra moneta…”).
Qui il video del discorso:
GPG
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