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Difesa

Occhi dal Cielo, ovunque: ecco perché l’esercito USA vuole usare Business Jet per lanciare droni

L’esercito USA vuole la capacità di lanciare droni da business jet. Si tratta idel progetto HADES, che vuole migliorare la capacità di ricognizione e controllo, con rischi limitati

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L’aeronautica militare degli Stati Uniti è sempre alla ricerca di modi per ottenere un vantaggio strategico e ora sta valutando una piattaforma sorprendente per le sue ultime operazioni di raccolta di informazioni: i jet d’affari.

In particolare, il Bombardier Global 6500, un aereo elegante e sofisticato più comunemente associato ai viaggi dei ricchi e potenti, viene preso in considerazione come piattaforma di lancio per droni di sorveglianza avanzati. Ma perché i militari dovrebbero essere interessati a un aereo che di solito viene utilizzato per trasportare amministratori delegati e celebrità?

La risposta sta in una nuova iniziativa chiamata High Accuracy Detection and Exploitation System (HADES), destinata a rivoluzionare le capacità di intelligence, sorveglianza e ricognizione aerea (ISR) dell’esercito. Il primo aereo del genere è già stato consegnato all’esercito USA.

L’idea è quella di creare una flotta di velivoli in grado di volare più in alto, più velocemente, più lontano e per periodi più lunghi rispetto alle piattaforme esistenti, trasportando un carico di sensori più sofisticato. In sostanza, l’HADES vuole essere l’occhio del cielo per eccellenza, in grado di scrutare il territorio nemico più in profondità che mai.

Per anche questioni di costi, oltre che semplicità di sviluppo, si è scelto di utilizzare una piattaforma già esistente, appunto quella prodotta dalla Bombardier, che verrà strasformata in piattaforma ISR estremamente sofisticata, sostituendo gli aerei attualmente in uso che sono, per la maggior parte, mezzi nati nella Guerra Fredda.

Bombardier Global 6500

Il problema della sopravvivenza

Tuttavia, c’è un problema. Sebbene gli aerei HADES come il Global 6500 modificato offrano prestazioni impressionanti, non sono esattamente dei caccia stealth. si tratta di arei nati per uso civile, con prestazioni subsoniche. Comodi, ma non da guerra.

In uno spazio aereo conteso, dove le difese aeree nemiche sono attive, questi aerei di sorveglianza ad alta quota potrebbero diventare bersagli vulnerabili. Anche con i loro sensori avanzati, potrebbero doversi avventurare nel raggio dei sistemi di difesa aerea a lungo raggio per raccogliere le informazioni necessarie, mettendoli a rischio.

È qui che entrano in gioco gli effetti di lancio, o droni lanciati dall’aria. Questi sistemi senza equipaggio offrono una potenziale soluzione al problema della sopravvivenza, estendendo la portata del velivolo HADES senza mettere in pericolo la piattaforma con equipaggio.

Lanciando droni dal cielo gli aerei potranno svolgere le proprie missioni HADES senza entrare nel raggio delle batterie contraeree nemiche, o senza essere sotto mnaccia della caccia avversaria. Quello che verrà rischiato sarà un drone, quindi qualcosa di spendibile nell’ottica della guerra moderna.

Effetti lanciati: Estendere la portata della sorveglianza

Immaginate uno scenario in cui un velivolo HADES debba raccogliere informazioni su un obiettivo in profondità nel territorio nemico.

Invece di sorvolare direttamente l’area dell’obiettivo, rischiando di essere individuato e attaccato, l’aereo HADES potrebbe lanciare uno o più droni dai piloni sotto le ali. Questi droni, dotati di propri sensori, potrebbero quindi volare più vicino all’obiettivo, raccogliere i dati necessari e ritrasmetterli all’aereo HADES e alle altre piattaforme della rete, mentre l’aereo principale rimane al sicuro fuori dal raggio d’azione.

HADES verrà cpi ad essere parte del Muldi Domain Sensing System, il sistema che, connettendo aerei IRS, satelliti e altre fonti di dati, darà un’idea continua ed esatta del campo di battaglia.

Questo concetto non è del tutto nuovo. L’Esercito ha già sperimentato il lancio di droni da altri velivoli, come il C-12, utilizzando sistemi di lancio installati all’interno degli armadietti delle ali. Tuttavia, il progetto di integrare gli effetti lanciati nel programma HADES porta le cose a un nuovo livello.

Ormai i concetti di stretta collaborazione fra vari elementi della componente aerea delle forze armate USA stanno dando vita a diversi progetti di interazione fra mezzi attuali e mezzi futuri.

Tipi e capacità dei droni lanciati

L’Esercito sta considerando diversi tipi e dimensioni di effetti lanciati per il programma HADES, ciascuno con le proprie capacità.

  • mezzi lanciati di grandi dimensioni: Questi droni potrebbero pesare fino a 225 libbre (120 kg) e avere una portata di combattimento fino a 217 miglia, con un tempo di volo di circa 30 minuti. L’Esercito sta anche cercando di migliorare queste cifre, portandole a 404 miglia di raggio d’azione e a un’ora di volo.
  • Piccoli droni lanciabili: Sarebbero più leggeri, con un peso inferiore alle 100 libbre, con un’autonomia di circa 61 miglia e un tempo di volo di almeno 30 minuti. L’ideale sarebbe avere un’autonomia di 93 miglia e un’ora di volo.

Il drone ALTIUS-600, che l’Esercito ha utilizzato in precedenti esperimenti, è un buon esempio di piccolo effetto lanciato, con un peso compreso tra 20 e 27 libbre. Questi droni potrebbero essere equipaggiati con diversi carichi utili, come telecamere, sensori a infrarossi o apparecchiature di sorveglianza elettronica, per raccogliere diversi tipi di informazioni.

Altius 600

Vantaggi dell’uso degli effetti lanciati

I vantaggi dell’integrazione dei droni lanciati con HADES sono numerosi:

  1. Maggiore sopravvivenza: Permettendo al velivolo HADES di rimanere a distanza di sicurezza, i mezzi senza equipaggio lanciati riducono significativamente il rischio per la piattaforma con equipaggio.
  2. Estensione della portata: I droni possono penetrare più in profondità nello spazio aereo conteso, raccogliendo informazioni che sarebbero troppo pericolose o impossibili da ottenere per gli aerei più grandi.
  3. Area di sorveglianza ampliata: Più droni lanciati da un singolo velivolo HADES possono coprire un’area molto più ampia, fornendo un quadro più completo del campo di battaglia.
  4. Diverse capacità di intelligence: Diversi tipi di droni, dotati di vari sensori, potrebbero essere impiegati per raccogliere una gamma più ampia di informazioni, dalle immagini visive alle emissioni di segnali.
  5. Operazioni in rete: Gli effetti lanciati potrebbero far parte di una rete più ampia, condividendo i dati con altre piattaforme, comprese le truppe di terra e altri droni, creando una rete tattica a maglia.

Oltre la sorveglianza: Ruoli difensivi e di guerra elettronica

Sebbene l’obiettivo principale del programma HADES sia l’ISR, è possibile che gli effetti lanciati possano svolgere anche altri ruoli. Ad esempio, potrebbero essere equipaggiati con carichi utili alla guerra elettronica per disturbare i radar nemici o agire come esche per confondere i sistemi di difesa aerea, migliorando ulteriormente la sopravvivenza dei velivoli HADES.

Nulla vieta che i droni lanciati portino armi antiaeree, come già accade attualmente, soprattutto er i droni più pesanti. Essendo spendibili potrebbero perfino impegnarsi direttamente nella difesa del mezzo HADES.

Il futuro della sorveglianza aerea

Il piano dell’esercito di integrare gli effetti di lancio con il programma HADES rappresenta un significativo passo avanti nella sorveglianza aerea. Combinando le capacità di volo dei jet d’affari con la flessibilità e la spendibilità dei droni, l’esercito sta creando un nuovo potente strumento per la raccolta di informazioni nel 21° secolo. Il fatto di utilizzare dei mezzi commerciali inoltre migliora notevolmente le capacità di avere dei mezzi adeguati a dei prezzi concorrenziali, perché comunque la guerra è una questione anche economica.

Anche se i dettagli esatti del programma sono ancora in fase di definizione, è chiaro che il futuro della sorveglianza aerea prevede un mix di piattaforme con e senza equipaggio che lavorano insieme per fornire un’immagine più completa e sicura del campo di battaglia.

I cieli non sono più un limite e i business jet sono pronti a fare la loro parte in questa nuova ed entusiasmante era dell’aviazione militare.


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