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R-77M: il nuovo e temibile missile russo che cambia le carte in tavola nei cieli dell’Ucraina.

La Russia impiega in Ucraina il missile avanzato R-77M. Con una gittata stimata di 160 km e un design innovativo, è una grave minaccia per i caccia di Kiev. Ecco le sue caratteristiche tecniche e le implicazioni strategiche.

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Prove sempre più concrete indicano che la Russia stia utilizzando un nuovo e avanzato tipo di missile aria-aria nel conflitto in Ucraina.

Si tratta dell’R-77M, una versione significativamente potenziata del noto missile a lungo raggio R−77, conosciuto dalla NATO come AA−12Adder. La sua comparsa sui cieli ucraini rappresenta un’ulteriore e seria sfida per l’aeronautica di Kiev e per i suoi alleati.

L’evidenza principale proviene da una foto, recentemente circolata sui social media, che mostra un caccia multiruolo russo Su−35SFlanker−E armato con due esemplari del nuovo R−77M. Le immagini permettono un confronto diretto con i più comuni missili R−77−1 montati sullo stesso velivolo. A rafforzare l’ipotesi dell’impiego operativo vi sono anche i resti del missile recuperati sul suolo ucraino, che mostrano chiaramente le alette di coda cruciformi, una delle caratteristiche distintive del nuovo ordigno.

Ecco un R-77M trasportato da un Su-35S, con un R-77-1 standard e un R-73/74 dietro, via X

Le caratteristiche del nuovo missile

Visivamente, l’R−77M si distingue dal suo predecessore per l’abbandono delle iconiche alette di coda a traliccio, sostituite da alette cruciformi convenzionali. Questa modifica non è solo estetica: riduce la resistenza aerodinamica e la traccia radar del missile, rendendolo più veloce e difficile da individuare.

R-77M , notate le alòette posteriori diverse rispetto a quelle del R-77-1

Ma le novità più rilevanti sono interne. L’R−77M è equipaggiato con un motore a razzo a doppio impulso, che garantisce una spinta costante per tutta la traiettoria di volo. Questo si traduce in una maggiore manovrabilità ad alta quota e in una performance terminale superiore, ampliando la cosiddetta “zona di non fuga” per il bersaglio. Il missile dispone inoltre di un sensore radar attivo ulteriormente migliorato, che secondo alcune fonti includerebbe una modalità semi-attiva per l’illuminazione del bersaglio da parte di terzi.

R-77-1 notate le alette di coda a paletta, , diverse dal R-77M

Prestazioni e raggio d’azione

Sebbene i dati ufficiali siano classificati, le stime suggeriscono che l’R−77M possa avere una gittata quasi doppia rispetto all’R−77 base, raggiungendo potenzialmente i 160 km . Questa portata supera significativamente quella dei missili in dotazione all’Ucraina. Per fare un confronto, l’AIM−120C−5AMRAAM fornito a Kiev ha una portata massima di circa 75 km, mentre il russo R−77−1 si attesta sui 110 km.

L’introduzione dell’R−77M si aggiunge a un arsenale russo già temibile, che include il missile a lunghissima gittata R−37M (fino a 200 km). Già prima dell’arrivo del nuovo missile, il pilota ucraino Andrii “Juice” Pilshchykov, deceduto in un incidente nel 2023, aveva descritto la minaccia posta da questi ordigni: “Limitano le nostre capacità di condurre missioni. Se non ti accorgi del lancio di un missile, sei morto”. Il nuovo R−77M non fa che aggravare questa precaria situazione tattica per i piloti ucraini.

Il confronto strategico internazionale

L’introduzione dell’R-77M, noto in fase di sviluppo come Izdeliye 180, rappresenta il tentativo russo di colmare il divario tecnologico con le altre potenze mondiali. Il produttore, Vympel, ha affermato che le prestazioni del missile sono superiori a quelle dell’AIM−120C−7AMRAAM americano e paragonabili a quelle delle versioni più recenti come l’AIM−120D.

Nonostante questi progressi, lo sviluppo missilistico russo sembra ancora inseguire quello cinese, che può contare sul potente PL−15, e quello statunitense, che sta lavorando all’introduzione dell’AIM−260, un missile destinato a superare nettamente le prestazioni degli attuali AMRAAM.

PL-15

Tuttavia, l’impiego operativo dell’R−77M in Ucraina segnala che la Russia sta accelerando l’introduzione di armamenti avanzati, in grado di offrire un vantaggio tattico immediato sul campo di battaglia.

Per l’aeronautica di Kiev, la comparsa di questo nuovo avversario rappresenta una minaccia concreta e un’ulteriore complicazione in un conflitto aereo già estremamente difficile. La minaccia per i piloti dei MiG 29 e deigli F-16 ucraini diventa elevatissima, con un missile che può colpire a 100 km in più di distanza rispetto a quelli in dotazione a Kiev.


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