Nuove proposte di legge negli USA potrebbero rilanciare oro e argento

Le proposte di legge depositate nelle assemblee dell’Oklahoma e del Missouri per la sessione legislativa del 2024 eliminerebbero le imposte statali sulle plusvalenze sulla vendita di oro e argento. Le leggi prenderebbero anche altre misure per trattare l’oro e l’argento come denaro anziché come merce.

L’approvazione di queste proposte di legge eliminerebbe le imposte statali sulle plusvalenze per la vendita e lo scambio di lingotti d’oro e d’argento che verrebbero non cosiderati genericamente  beni, ma al livello di valute.

Entrambi questi Stati sono già tra i 42 che non applicano imposte sulla vendita di lingotti d’oro e d’argento.

L’esenzione dalle tasse sulla vendita di lingotti d’oro e d’argento riduce il costo di investimento dei metalli preziosi. Inoltre, è un passo avanti verso il trattamento dell’oro e dell’argento come denaro e non come merce. Le tasse sull’oro e sull’argento costituiscono un ostacolo all’utilizzo dell’oro e dell’argento come denaro, in quanto aumentano i costi di transazione.

Un’imposta su oro e argento, se questi sono considerati denaro, sarebbe come una tassa sul cambio di banconote. Eliminando questa tassa sullo scambio di oro e argento, il Missouri e l’Oklahoma tratterebbero il metallo come denaro anziché come merce. Questo rappresenterebbe un piccolo passo verso il ripristino dell’oro e dell’argento come moneta a corso legale e metterebbe un piccolo dubbio sul monopolio della Fed, la Banca Centrale, sull’emissione di valuta. Una mossa che i libertari USA, come Ron Paul, gradirebbero molto.

Per i libertari si tratterebbe di distruggere uno dei vari monopoli statali e inoltre verrebbe a ricostituire un denaro “Sano”, cioè fondato su un valore reale. Il problema se mai sarebbe che anche questo valore reale e intrinseco, in realtà, è legato a movimenti speculativi, esattamente come accade per qualsiasi altra materia prima, come ne dimostra la quotazione:

Secondo le disposizioni del disegno di legge del Missouri, l’oro e l’argento in forma fisica o elettronica avrebbero corso legale e sarebbero esigibili per il pagamento di tutti i debiti contratti nello Stato del Missouri. Lo Stato sarebbe tenuto ad accettare oro e argento per il pagamento dei debiti pubblici. I debiti privati potrebbero essere saldati in oro e argento a discrezione delle parti.

In pratica, ciò consentirebbe ai cittadini del Missouri di utilizzare le monete d’oro o d’argento come denaro e non come semplici strumenti di investimento. In pratica, l’oro e l’argento verrebbero equiparati alle banconote della Federal Reserve.

L’Oklahoma ha fatto un passo simile nel 2014. Anche lo Utah e l’Arkansas considerano l’oro e l’argento moneta a corso legale.

La proposta di legge del Missouri include anche disposizioni che autorizzano lo Stato a investire in oro o argento “in misura maggiore o uguale all’1% di tutti i fondi statali” e a vietare espressamente a qualsiasi agenzia, dipartimento o suddivisione politica statale di sequestrare lingotti d’oro o d’argento.

Una base legale storica

L’articolo I, sezione 10, della Costituzione degli Stati Uniti recita: “Nessuno Stato può… fare alcuna cosa se non monete d’oro e d’argento come moneta di scambio per il pagamento dei debiti”. Attualmente, tutti i debiti e le tasse negli Stati Uniti vengono pagati o con banconote della Federal Reserve (dollari), autorizzate come moneta a corso legale dal Congresso, o con monete emesse dal Tesoro degli Stati Uniti – pochissime delle quali contengono oro o argento.

La Federal Reserve ovviamente ha superato questo sistema, ma i libertari vedono questa posizione come un abuso dei poteri dello Stato Federale e vorrebbero superarlo reintroducendo la monetazione in metallo prezioso.

L’abrogazione delle tasse abbatte una delle barriere fiscali che ostacolano l’uso dell’oro e dell’argento come moneta, e potrebbe anche iniziare il processo di abolizione del sistema monetario fiat della Federal Reserve attaccandolo dal basso verso l’alto – togliendole il tappeto da sotto i piedi lavorando per rendere le sue funzioni irrilevanti a livello statale e locale, e ponendo le basi per minare il monopolio della Federal Reserve introducendo la concorrenza nel sistema monetario.