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Economia

Nucleare e terre rare avvicinano Armenia e USA

gli USA stanno apprezzando alcune recenti decisioni del governo armeno, che ha dato il via libera e finanziato imprese minerarie USA, mentre si parla di un interessamento americano nel rinnovo della vecchia centrale nucleare di Metsamor

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L’Armenia, un Paese che sta compiendo una svolta geopolitica dalla Russia verso l’Occidente, sta avendo successo nell’attirare l’attenzione diplomatica degli Stati Uniti, valorizzando le opportunità di commercio e investimento nei settori minerario e dell’energia nucleare.

Da quando ha preso le redini del governo a gennaio, le prospettive dell’amministrazione Trump sull’Eurasia si sono concentrate sulla garanzia di accordi che coinvolgono le terre rare e l’energia nucleare, come sottolineato non solo dal tentativo della Casa Bianca di concludere un accordo sui minerali con l’Ucraina, ma anche dai commenti fatti dal Segretario di Stato Marco Rubio durante una conversazione di fine febbraio con il ministro degli Esteri dell’Uzbekistan.

Data l’attenzione diplomatica di Washington per i minerali, non è una sorpresa che l’ambasciata statunitense a Erevan abbia lodato la decisione del governo armeno, il 28 febbraio, di garantire un prestito di 150 milioni di dollari per consentire a un’azienda statunitense-canadese, Lydian Canada Ventures, di terminare la costruzione di impianti di estrazione e fusione per un’impresa di estrazione dell’oro. Nel 2018, le proteste ambientaliste hanno imposto una battuta d’arresto allo sviluppo del giacimento aurifero di Amulsar e da allora l’impresa è rimasta nel limbo.

“L’Armenia è aperta alle imprese statunitensi e l’Ambasciata degli Stati Uniti è orgogliosa di sostenerla mentre lavoriamo insieme verso un futuro più prospero”, si legge in una dichiarazione dell’Ambasciata pubblicata su X.

 

Nel frattempo, i funzionari armeni hanno ventilato la possibilità che un’azienda statunitense costruisca un nuovo reattore nucleare in Armenia per sostituire l’obsoleta centrale di Metsamor. Secondo quanto riferito, imprese russe, statunitensi e sudcoreane hanno presentato offerte. David Khudatyan, il ministro del governo che supervisiona il processo di gara, non ha fornito indicazioni su quando sarà annunciato l’offerente vincente.

Centrale nucleare di Metsamor

“Continuiamo a studiare le proposte per la costruzione di una nuova centrale nucleare. Non è ancora stata presa una decisione”, ha dichiarato Khudatyan durante una recente riunione di gabinetto. I piani attuali prevedono che il nuovo impianto nucleare diventi operativo entro 10 anni.

L’obsoleta centrale di Metsamor, che fornisce circa il 40% del fabbisogno energetico dell’Armenia, dovrebbe essere sottoposta a una ristrutturazione nel 2026 per estendere la sua durata di vita fino all’entrata in servizio della struttura sostitutiva.

L’azienda russa Rosatom aggiornerà Metsamor e da tempo si pensava che avesse la possibilità di aggiudicarsi il contratto per la costruzione del nuovo impianto. Ma il rapido deterioramento della partnership strategica tra Armenia e Russia, unito all’ansia del Primo Ministro Nikol Pashinyan di assicurarsi il sostegno degli Stati Uniti per la sua iniziativa “Real Armenia”, volta a rinnovare la cultura politica del Paese, sembrerebbe aumentare le probabilità che gli Stati Uniti possano emergere come vincitori della gara d’appalto.


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