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Nord stream 2: gli USA sconfitti in questa battaglia per il gas non reagiranno?

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Ieri la Danimarca ha concesso gli ultimi permessi necessari alla realizzazione del famoso, e controverso, gasdotto Nord Stream 2, permettendone quindi  il completamento. Si tratta di un’infrastruttura che permetterà il trasporto di enormi quantità di gas naturale a costi molto contenuti verso la Germania, l’Austria ed i Paesi Bassi, i principali contraenti dell’iniziativa che, comunque, è di proprietà russa: infatti il proprietario e gestore è solo Gazprom, ed i 5 partner occidentali,   Wintershall, Uniper, Royal Dutch Shell, ENGIE e OMV, che hanno versato 9,4 miliardi di euro, sono solo dei creditori.Del resto il rapporto costi benefici dell’opera per la Russia sono troppo grandi per non prenderne il controllo diretto,tanto più che il valore rispetto all’export di Mosca è minimo.

La vittoria della Russia è la sconfitta di altri paesi:

  • l’Ucraina, che non potrà più godere dei diritti di transito, così essenziali per la sua economia;
  • la Polonia, che è stata il principale alleato di Trump nella lotta contro il gasdotto, ora diventa secondaria per le forniture energetiche tedesche e può essere “Messa in quadro” dentro al UE da parte della  Germania;
  • il Gas Naturale Liquefatto USA non sarà mai competitivo, dal punto di vista del prezzi, con il gas naturale per gasdotto russo. Trump è fuori dai giochi;

Probabilmente gli investimenti politici ed economici degli USA per fermare questa infrastruttura sono stati superiori a quanto ha speso la Russia per realizzarla, eppure alla fine questa  tattica si è rivelata completamente perdente. Ora gli USA hanno eprso buona parte della propria influenza politica verso la Germania e questo elemento si farà anche più acuto con il completarsi dei progetti verso il Turkmenistan e dalla Russia verso l’Ungheria e la Bulgaria. Stiamo assitendo ad una sempre maggiore integrazione fra Asia, sotto forma della Russia, ed Europa. Risolto il problema del Donbass, e Zelensky non vede  l’ora di concluderlo, non ci sarà più nessun problema alla normalizzazione dei rapporti russo-europei.

Trump esce sconfitto da questa contesa, e non poteva essere diversamente. Accetterà l’esito o cercherà di rifarsi in qualche altro modo, magari colpendo il surplus commerciale europeo verso gli USA ? Lo Sparemo presto.

 


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