«NON LO RACCOMANDEREI A NESSUNO». I PRIMI RISULTATI DEL 5G SU LARGA SCALA… Aspettative per ora tradite

Si parla spesso di 5G e di come questa tecnologia cambierà in nostro futuro. Le aste 5G sono state viste come un modo per incassare soldi facili sulla base di previsioni del suo sviluppo, e la tecnologia 5G è stata , anche nella sicurezza, il terreno di scontro fra superpotenze, ma come sta andando dove questa tecnologia è applicata già su larga scala?

Mentre in Occidente e perfino negli USA il 5G è ancora al livello sperimentale, in singole città o in aree ancora più ristrette, ci sono due paesi che lo stanno applicando in massa: CINA e Corea del Sud.

Vediamo la diffusione del network 5G in Corea:

A sinistra il numero di sottoscrittori del network 5G, operativo da aprile 2019 , circa 4 milioni su una popolazione di poco superiore ai 50 milioni. A destra la prospettiva di sottoscrizione da qui al 2025.

Il Network 5G dovrebbe rivelarsi 100 volte più veloce del precedente 4G, ma si tratta di un miglioramento, per ora, teorico. Il 5G permetterà allo streaming dei video di essere quasi istantaneo, ma, per ora, non pare che questo sia sentito come un particolare vantaggio. Per ora i telefoni 5G sono costosi e la loro diffusione in Corea è stata facilitata solo dai consistenti contributi che le tre compagnie telefoniche hanno concesso ai clienti e che hanno permesso, ad esempio, di acquistare i Samsung Galaxy Note 10 (coreani…).

Le prime testimonianze sono però deludenti. Ad esempio Take Yun Seung-yeol, un architetto di  27 anni, ha sottoscritto un contratto 5G con un telefono sussidiato, ma sta valutando di lasciare il network: “Per ora non raccomando il 5G a nessuno“. Si, i download sono superveloci, ma questo appare più un fastidio che un vantaggio, anche perchè, appena fuori Seul, il telefono continua a rimbalzare fra 5G e 4G, rendendo la navigazione estremamente faticosa, tanto che il giovane ha disattivato il 5G ed ora utilizza solo il vecchio network. Del resto perfino in Corea le applicazioni sembrano solo delle specchietti per le allodole: sale comuni virtuali per vedere le partite di Baseball a  360 gradi, visite ai parchi giochi etc. Mancano le applicazioni che dovrebbero veramente spingere la nuova infrastruttura. La domotica e la guida autonoma sono ancora molto lontane dall’essere realizzate e le altre attuali applicazioni funzionano molto bene anche senza bisogno del nuovo network. Del resto vi fidereste della Guida Autonoma quando questa può sparire improvvisamente con il network?

La prima rete dati efficiente, la 3G fu introdotta nel 2000, ma le prime vere applicazioni pratiche non ci sono state fino all’introduzione prima dell’iPhone nel 2007, e quindi del sistema Android che ha diffuso capillarmente l’uso dei dati mobile. Per alcuni anni l’opzione 3G era rimasta sottovalutata.  Allo stesso modo ci vorrà una forte innovazione per  rendere il 5G veramente utile e meritevole dei costi e dei rischi ad esso collegati.