Economia
Crisi auto globale: Nissan chiude storico stabilimento in Giappone
La crisi del settore auto colpisce anche il Giappone: Nissan chiude lo storico stabilimento di Oppama entro il 2028. Un piano di ristrutturazione globale che prevede tagli alla produzione e all’occupazione. Scopri le implicazioni.

La crisi del settore auto non colpisce solo l’Europa, ma anche il Giappone. Nissan Motor cesserà la produzione di veicoli nel suo stabilimento di punta di Oppama, nella prefettura di Kanagawa, entro marzo 2028, una mossa che il CEO Ivan Espinosa ha definito “una decisione difficile ma necessaria” e “molto dolorosa”, secondo il Nikkei.
La produzione dei modelli attuali e futuri sarà trasferita alla Nissan Motor Kyushu di Fukuoka, con una riduzione dei costi di produzione stimata al 15%. Espinosa ha spiegato: “Il nostro obiettivo è ridurre i costi fissi aumentando al contempo il tasso di utilizzo degli impianti al 100%”. Si tagliano i rami secchi, anche in Giappone. Si tratta di un piano di ristrutturazione aziendale profondo chiamato re: Nissan.
L’azienda prevede inoltre di cessare la produzione nello stabilimento di Shonan, gestito dalla controllata Nissan Shatai, in seguito alla cessazione degli ordini per il modello NV200 entro marzo 2027.
Nikkei riporta che i 2.400 dipendenti di Oppama manterranno il posto di lavoro fino alla chiusura. Nissan si è impegnata a comunicare chiaramente i piani occupazionali e a collaborare con i sindacati una volta prese le decisioni definitive. Quindi dovranno trovare un lavoro o essere ricollocati. In un paese dove il lavoro è a vita, questo sarà un dramma.
Il futuro del sito di Oppama rimane incerto. Espinosa ha dichiarato: “Stiamo discutendo con diversi partner” e valutando “diversi scenari e alternative per la riconversione degli asset”, ma ha escluso per ora joint venture o produzione a contratto.
Espinosa ha riconosciuto le preoccupazioni dei fornitori, affermando: “Discuteremo individualmente con ciascuno di loro”.
La chiusura fa parte del più ampio piano di ristrutturazione Re:Nissan annunciato a maggio, che prevede la riduzione degli stabilimenti di assemblaggio globali da 17 a 10 e il taglio di 20.000 posti di lavoro entro marzo 2028. L’azienda prevede di ridurre la capacità produttiva al di fuori della Cina da 3,5 milioni a 2,5 milioni di veicoli all’anno.
Ha confermato che non ci saranno ulteriori chiusure di stabilimenti in Giappone oltre a Oppama e Shonan, mentre eventuali cambiamenti a livello internazionale saranno annunciati in seguito.
Lo stabilimento di Oppama, inaugurato nel 1961, produce i modelli Note e Note Aura, con una capacità di 240.000 veicoli all’anno. Gli altri impianti locali, tra cui il centro di ricerca e il sito di crash test di Nissan, continueranno a funzionare.
Nissan sta attraversando una crisi profonda, successiva al divorzio problematico con Renault, non completamente superato. Nell’esercizio chiuso al marzo 2025 ha registrato perdite per 4,5 miliardi e si prevede che ci saranno almeno 20 mila licenziamenti a livello globale.
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