Energia
Niente gas dall’Azerbaigian perché non democratico, ma Qatar e Arabia vanno bene. Il Parlamento Europeo fa il moralista
Il Parlamento Europeo passa una mozione in cui si chiede alla Commissione di riconsiderare i memorandum di accordo relativi al gas con l’Azerbaigian. Bene, bravi, ma dove si può allora acquistare il gas per la UE?
Il Parlamento europeo ormai vota mozioni in preda a una sorta di delirio di onnipotenza, sentendosi non un organo legislativo, ma una sorta di giustiziere mondiale, e questa volta non si è smentito.
Il 24 Ottobre è stata votata una mozione nella quale si condannano le violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale che sarebbero stati compiuti dall’Azerbaigian, affermando anche che la UE dovrebbe porre fine alla propria dipendenza dal gas caucasico, che ora viene abbondantemente importato in Europa in sostituzione a quello russo che potrebbe permettere di continuare a scaldare Austria e Repubblica Ceca il prossimo inverno. Perché, altrimenti, questi paesi avranno dei grossi problemi.
Il aggiunta Il parlamento afferma che “Le continue violazioni dei diritti umani da parte dell’Azerbaigian sono incompatibili con il fatto di ospitare la conferenza sul clima e incoraggiamo i leader dell’UE, come la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, a sfruttare l’incontro come un’opportunità per affrontare gli scarsi risultati del Paese in questo campo”, si legge in un comunicato stampa del Parlamento europeo. Sarà veramente divertente vedere la Von Der Leyen andare a fare una predica al presidente azero Aleyev,
L’Azerbaigian vende il gas all’Europa, caro a tramite la TAP, perché la UE ha voluto ridurre la dipendenza dall’abbondante, e molto meno costoso, gas russo. Questo flusso è stato richiesto e incentivato dalla stessa UE ne luglio 2022, sulla base di un Memorandum d’Intesa con l’Azerbaigian che avrebbe dovuto condurre all’importazione di 20 miliardi m³ di gas all’anno.
La grande contraddizione non è scappata agli eurodeputati Roberto Vannacci, Stancanelli, Borchia e Patriciello, che hanno presentato un’interrogazione per sapere, per lo meno, cosa ne pensi la Commissione di questa mozione e, soprattutto ponendo la Vexata Questio: ma l’Europa dove deve trovare l’energia?
Il parlamento fa morale, ma non trova energia
Il problema del Parlamento Europea è che, non avendo come interlocutore un governo repsosnabile, può permettersi di fare moralismo a destra e a manca, senza reale coordinamento con un vero governo o con la realtà dei fatti.
Questa contraddizione è evidente: il Parlamento aborre prima il gas russo, sporco e cattivo, poi quello azero, anche questo sporco e cattivo, ma quello del Qatar, che è uno stato assoluto, dall’Arabia Saudita o degli Emirati, va benissimo. Il gas potrebbe essere estratto anche nella UE, tramite il fracking, ma non si può, perchè se no Greta piange. Si potrebbe fare a meno del gas costruendo un gran numero di centrali nucleari, ma neanche queste vanno bene, perché ai verdi tedeschi vengono i bruciori di stomaco e Bonelli non sa più che sassi voltare.
Avere un parlamento composto di “Signor No” incapaci di dare soluzioni, ma bravissimi nel fare la morale, non serve a nessuno. In primis è inutile proprio alla UE, che, con questi organi, si conferma sempre come un grande ufficio complicazione affari semplici. Non un ente inutile, ma dannoso.
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