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Difesa

Netanyahu licenzia in tronco il ministro della difesa Galland nel bel mezzo del conflitto

Dietro la decisione i disaccordi fra le due figure politiche. Però Galland è molto popolare e ha la fiducia degli USA.

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Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha licenziato il Ministro della Difesa Yoav Gallant martedì sera, citando una “crisi di fiducia” che “si è gradualmente aggravata”, sostituendolo con il Ministro degli Esteri Israel Katz.

La mossa arriva mentre Israele si prepara ad un attacco dell’Iran in risposta al contrattacco israeliano.

“Nel bel mezzo di una guerra, più che mai, è necessaria la piena fiducia tra il primo ministro e il ministro della Difesa”, ha dichiarato Netanyahu, spiegando le ragioni della rimozione di Gallant mentre il Paese è da più di un anno in guerra contro l’Iran e i suoi proxy, soprattutto Hamas e Hezbollah.

“Purtroppo, anche se nei primi mesi della campagna c’era molta fiducia e un lavoro molto fruttuoso, negli ultimi mesi questa fiducia si è incrinata tra me e il ministro della Difesa”, ha detto Netanyahu.

Gallant ha scritto su X: “La sicurezza dello Stato di Israele era e rimarrà sempre la missione della mia vita”, quasi come se l’abbandono del ministero fosse una sua celta. 

 

Il suo licenziamento entrerà in vigore tra 48 ore. La nomina di Katz e quella del presidente di United Right Gideon Saar, che lo sostituirà, richiedono l’approvazione del governo e poi della Knesset.

Disaccordi tra Gallant e Netanyahu

Gallant è stato il pilastro stabile delle relazioni israelo-statunitensi ed è molto amato dall’opinione pubblica, ma si è trovato in netto disaccordo con Netanyahu su questioni militari e politiche critiche, tra cui l’accordo sugli ostaggi e l’arruolamento degli ultra-religiosi nell’esercito. Netanyahu lo ha licenziato a ridosso delle elezioni americane, quando l’amministrazione Biden era distratta dalle elezioni presidenziali. Seconto Netanyahu le loro divisioni aiutavano il nemico.

L’astio tra i due uomini era precedente alla guerra: Netanyahu aveva inizialmente tentato di licenziarlo nel marzo 2023, facendo poi marcia indietro dopo che le proteste pubbliche a sostegno di Gallant avevano bloccato il Paese. Centinaia di migliaia di israeliani scesero in strada per protestare in quella che divenne nota come “la notte di Gallant”, e Netanyahu fece marcia indietro.

Questo licenziamento minaccia di far scoppiare proteste in tutto il paese.  Il leader dell’opposizione Yair Lapid ha invitato la popolazione a organizzare grandi proteste di piazza.

“Netanyahu ha licenziato Gallant dopo che si è aggravata la crisi con il partito United Torah Judaism per la decisione del primo ministro di fare marcia indietro su una proposta di legge che avrebbe incentivato gli studenti ultrareligiosi delle yeshiva a evitare il servizio nell’IDF.

Gallant si è opposto al tentativo di Netanyahu di ottenere un’esenzione ultra-religiosa dal servizio nell’IDF, scatenando una nuova ondata di accuse di sacrificare la sicurezza di Israele sull’altare delle proprie ambizioni politiche.

Lapid ha scritto che il licenziamento di Gallant “nel bel mezzo di una guerra è un atto di follia, ”Netanyahu sta sacrificando la sicurezza di Israele e i soldati dell’IDF per una spregevole sopravvivenza politica. Il governo di centrodestra preferisce chi evita la leva a chi presta servizio”, ha proseguito.

Netanyahu ha dichiarato di essere impegnato a salvaguardare la sicurezza di Israele e a condurre il Paese a una “vittoria assoluta”. Le affermazioni di vittoria assoluta di solito non portano bene. 


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