Europa
Nel 1917 Cadorna fu sostituito da Diaz, un Napoletano, perché si dubitava che non sparasse agli austriaci: anche oggi c’è un timore simile per Napolitano, Monti, Letta. E Masaniello insegna…
Appunto, anche Masaniello combattè prima di tutto contro coloro che a Napoli mettevano alla fame il popolo a vantaggio dei dominatori spagnoli– che consideravano il sud Italia una colonia -, in particolare contro i collaborazionisti che stavano dalla parte dei nemici per trarre, in veste di “affidabili locali”, vantaggio per sé e le loro famiglie con varie posizioni di casta, i castillani erano avvezzi nel conferire titoli nobiliari a coloro che si prodigavano per il bene della Tierra Madre. Alla fine il Masaniello fu ucciso dai suoi stessi compatrioti che poi diventarono essi stessi collaborazionisti. Da profondo nordista vi dico che la storia di Masaniello è estremamente moderna: oggi quanto che ci viene riservato dall’europa tedesca con la moneta unica è la stessa ricetta riservata ai napoletani dai Re di Spagna. Il liberatore napoletano, un semplice pescatore, si ribellò al giogo spagnolo per colpa delle tasse troppo alte imposte al Regno delle Due Sicilie ed in particolare alla parte più ricca del Regno, ossia proprio Napoli. Infatti grazie alla sua insurrezione – poi fallita per inesperienza e per il tradimento dei suoi stessi concittadini poi divenuti collaborazionisti al ritorno del Vicerè – le tasse si abbassarono fortemente, solo per risalire immediatamente dopo la sua uccisione.
Contro questa Europa, siamo tutti Masaniello!
Oggi l’Europa ci impone tasse altissime per altri motivi ma alla fine si tratta dello stesso contesto, ci trattano come una colonia, con diritto asimmetrico: le banche tedesche si salvano e quelle italiane no, la Bundesbank può comprare l’inoptato per evitare di far salire i tassi e Bankitalia no, alla Francia [e Spagna, Slovenia, Portogallo, Irlanda etc.] vengono concesse enormi deroghe nel deficit di bilancio ed all’Italia no e via discorrendo…. Sempre la storia, corsi e ricorsi storici: l’Italia – ricca – restando nell’euro è destinata a tasse altissime per decine di anni con il fine di annichilarla, di impossessarsi dei suoi averi , di renderla industrialmente sterile ma solo consumatrice. In breve, la stessa cosa successa ai napoletani divenuti schiavi e senza aziende ma ricchi di oro che veniva lì conservato dai ricchi spagnoli e dai loro collaborazionisti grazie all’opportuna “spremitura” della povera gente. Ecco, Masaniello per la modernità delle sue gesta e del contesto storico tanto simile all’attuale nei prossimi anni passerà dall’essere Napoletano ad Italiano, la battaglia è davvero la stessa. Ed il fine è evitare semplicemente di farci spremere, di farci colonizzare: una colonia “normale”, come l’abbiamo conosciuta ni libri di storia, è un paese ricco di materie prime da sottrarre tipo India o paesi ricchi di petrolio. L’Italia NON è una colonia normale in quanto NON ha materie prime ma solo consumatori e luoghi certamente belli. Or dunque, il nuovo colonialismo per noi sarà solo tasse elevate ed occupazione di pregiato suolo da parte di chi ritiene di doverci soggiogare…
Nel 1917 Cadorna, dopo la catastrofe di Caporetto ed una serie incredibile di errori militari, venne sostituito nottetempo dal generale Armando Diaz, di fatto cresciuto militarmente sotto i Borboni, una vera rivoluzione per Casa Savoia (sostituzione per altro imposta dai nostri alleati del tempo per manifesta incapacità), sembrava impossibile andare contro la famiglia Cadorna che fino a Luigi (escluso) avevano ben servito la Patria. Diaz prese le redini, generale geniale e capacissimo al contrario del massone Cadorna – ancora una similitudine con i nostri Napolitano, Monti, Letta – in quanto si dubitava fortemente che in guerra sparasse veramente contro i tedeschi con cui per altro fummo ad un passo da allearci, poi Roma scelse all’ultimo di andare col più forte (…). Il valore dei nostri fanti non si discute, combatterono da eroi. Ma sul reale valore dei nostri generali e soprattutto di Cadorna si sono scritti libri. In breve, Diaz cambiò letteralmente le sorti della guerra pur dopo una sconfitta tremenda, quella di Caporetto in cui combattè contro di noi anche quello che fu il più geniale generale tedesco della seconda guerra mondiale, quell’Erwin Rommel mai ascoltato veramente da Hitler che venne poi fatto “suicidare” per evitare che diventasse troppo popolare in patria… Meno male che anche i tedeschi sbagliano in cose stupide altrimenti il mondo sarebbe davvero in mano loro, Merkel insegna nel caso di questa Europa usata ad uso e consumo tedesco e che le si ritorcerà contro, all’intera razza germanica intendo, tempo al tempo!
Come vedete il collaborazionismo assieme all’ignavia sono i veri mali italici, ne siamo avvezzi. E per evitare che si arrivi all’epilogo è sempre necessario un esterno al sistema per risolvere le cose, spesso un generale (forse per questo il generale Calligaris morì misteriosamente a cavallo della crisi dello spread prima di arrivare al dunque di uno scontro economico che potrebbe trasformarsi in molto peggio se le cose non prenderanno una strada più amichevole, ndr).
Renzi non è stato citato tra i collaborazionisti. No, lui non fa parte del grosso giro, è un parvenu e come tale il suo essere cooptato è e sarà solo parziale, finche servirà resterà lì, poi verrà sostituito. In un certo qual modo potrebbe anche essere il soggetto esterno al sistema che contraddistinse l’operato di Diaz, temo solo a livello teorico dopo quanto fatto con le cessioni di mare alla Francia. Detto questo Renzi non va sostituito ora ma solo a valle dell’elezione del prossimo presidente USA, specialmente se Repubblicano. Forse gli italiani non lo hanno ancora capito ma dal ’45 le nostre elezioni politiche si sono tenute regolarmente circa ogni quattro anni a qualche migliaio di kilometri di distanza, direzione ovest.
La cosa che si può ragionevolmente affermare è che l’unica speranza per il residuo di democrazia del nostro paese sta nel supporto USA, da soli non ce la facciamo. E quindi il bastone del comando dovrà essere conferito con la loro stretta collaborazione. Non mi stupirei di vedere un ex militare a capo del governo nel 2017 o qualcosa di assimilabile, un decisionista che oggi non riconosco nel nostro panorama politico. E se così sarà significherà che l’Europa tedesca sarà veramente finita. Ed anche in malo modo.
Mitt Dolcino
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