Attualità
Nei magazzini arriva l’operaio robotico
Il robot si dovrebbe occupare della manovalanza nei magazzini, rendendo gli operai semplici superflui
Uno dei maggiori fornitori di logistica al mondo, GXO, specializzata nel fornire soluzioni logistiche a grandi gruppi industriali, ha stretto una partnership con Apptronik, un produttore di robot. La collaborazione mira ad esplorare l’uso del robot umanoide Apollo di Apptronik nei magazzini.
Con la capacità di funzionare con batterie intercambiabili, la macchina offre il più alto tempo operativo di qualsiasi robot umanoide.
Apollo è mossa da un sistema di muscoli simili a quelli umani, ma che, in realtà, sono degli attuatori elettronici. Questo fa si che la sua mobilità sia massima e simile a quella dell’uomo. Quindi il robot sta veramente arrivando nei magazzini e sostiuirà molti lavoratori.
Apollo può lavorare direttamente con le persone
Il robot può trasportare 25 kg di peso di peso ed è alto 1,80 metri. La macchina può lavorare in sicurezza intorno e direttamente con le persone, grazie alla sua esclusiva architettura di controllo della forza e al perimetro flessibile della zona di sicurezza. Questo significa che non doovrebbe urtare le persone che si avvicinano a lui. Può lavorare vicino alle persone senza pericoli.
Le aziende hanno dichiarato che, insieme, stanno valutando le prestazioni complessive del robot in laboratorio per mettere ulteriormente a punto il modello AI di Apptronik, prima di distribuire la tecnologia in un centro di distribuzione statunitense, una volta pronta.
“Siamo entusiasti di collaborare con Apptronik per sviluppare il loro robot umanoide abilitato all’AI. Apollo ha un grande potenziale per aggiungere valore in tutto il centro di distribuzione, compresi i processi operativi più impegnativi”, ha dichiarato Adrian Stoch, Chief Automation Officer di GXO.
“Questi tipi di robotica riducono il lavoro ripetitivo e migliorano la sicurezza, liberando i collaboratori per concentrarsi su attività a più alto valore aggiunto. Man mano che procediamo nel nostro viaggio di ricerca e sviluppo con Apptronik, valuteremo anche la sua capacità per altri casi d’uso critici”.
Apollo è già in corso di test presso la Mercedes, come è possibile vedere in questo video.
GXO aveva già pesantemente investito nell’automazione
La partnership umanoide con Apptronik è la seconda per GXO, leader nell’automazione di magazzino e first mover nello spazio dell’automazione guidata dall’AI. Nel 2023, GXO ha aumentato le unità totali di automazione del magazzino di circa il 50% rispetto all’anno precedente e ha sperimentato un’ampia gamma di nuove soluzioni hardware e software, che includono robotica alimentata dall’AI e veicoli autonomi.
“La nostra missione è costruire robot versatili in grado di svolgere il lavoro in applicazioni reali, da movimenti grandi e potenti come il trasporto di scatole e casse a movimenti piccoli e precisi come il prelievo di singoli articoli o la scansione di codici a barre”, ha dichiarato Jeff Cardenas, co-fondatore e CEO di Apptronik.
L’obiettivo di Apptronik è di introdurre la prossima generazione di robot che cambierà il modo in cui le persone vivono e lavorano, affrontando alcune delle più grandi sfide del nostro mondo.
L’azienda sostiene che Apollo opererà nei magazzini e negli impianti di produzione nel breve termine, per poi estendersi all’edilizia, al petrolio e al gas, alla produzione di elettronica, alla vendita al dettaglio, alla consegna a domicilio, all’assistenza agli anziani e a innumerevoli altri settori.
Apollo è il primo robot umanoide commerciale che è stato progettato per un’interazione amichevole, una producibilità di massa, un carico utile elevato e la sicurezza, secondo l’azienda.
L’obiettivo per l’azienda è un robot che costi 50 mila dollari, 46 mila euro. Se la cifra sembra notevole, confrontatela con il costo di un operaio e considerate che i costi variabili sono solo energia e un po’ di manutenzione.
Quando il manovale sarà un robot, chi avrà bisogno di manovali umani?
A questo punto la domanda sorge spontanea: ammettendo che l’esperimento CXO – Apollo abbia successo, presto questo robot affiancherà i lavoratori per compiere i lavori più pesanti. Se, come nella speranza dei produttori, avremo operai basici e manovali robotici, chi avrà più bisogno di lavoratori umani, con i loro problemi e, soprattutto, con la loro capacità di subire, o causare, incidenti.
Il solo fatto che un robot che subisce un incidente sul lavoro non dà vita a resposnabilità penali e presenta limitati costi finanziari farà si che si creerà una tendenza verso la sostituzione di ogni posizione che non sia di supervisione, fino al momento in cui anche la supervisione potrà essere affidata alla AI.
A quel punto che faranno i lavoratori, considerando che eliminando i manovali, cioè quelli più giovani, si inizierà con l’eliminazione del lavoro proprio alla base?
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