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Negli USA il NIH indagherà i problemi mestruali causati dal vaccino Covid-19

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Migliaia di donne hanno segnalato, negli USA,  delle turbative nel ciclo mestruale dopo la vaccinazione Covid, e questo ha portato un certo interesse anche da parte della autorità. Ora i migliori ricercatori dell’organismo federale del NIH (National Institute of Health) se ne occuperanno direttamente.

Quando la dottoressa Katharine Lee della Washington University ha ricevuto il vaccino contro il COVID, ha sperimentato qualcosa di inaspettato.

“Ho finito con crampi davvero forti e un po’ di emorragia dopo entrambi i vaccini”, ha detto Lee.

Dopo che un amico e un collega scienziato hanno avuto effetti simili dopo l’iniezione, hanno creato un sondaggio che ha ricevuto più di 150.000 risposte che descrivono sanguinamento eccessivo o più frequente, più dolore e periodi mancati.

“Le informazioni che abbiamo sono aneddotiche”, ha affermato la dott.ssa Diana Bianchi, direttrice dell’Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development. Aneddotico non significa che non ci siano, ma semplicemente che non è stato rilevato ancora in modo scientifico.

Comunque il National Institutes of Health ha lanciato un nuovo studio per indagare se esiste una connessione tra la vaccinazione COVID-19 e i cicli mensili. Il Dott. Bianchi sta conducendo questa ricerca, ed ha affermato: “Non posso sottolineare abbastanza l’importanza di avere un gruppo di controllo per essere in grado di analizzare se sono effettivamente i vaccini a causare i cambiamenti”, ha detto Bianchi.

La ricerca può anche fornire informazioni chiare per le donne preoccupate per gli effetti a breve e lungo termine del vaccino sulla salute riproduttiva.

“Credo che ci sia una certa percentuale di persone che esitano perché non hanno abbastanza informazioni, e questo è il nostro obiettivo, è fornire informazioni e rassicurare le persone che qualunque cambiamento avvenga con il ciclo mestruale è temporaneo e che non influisce la tua fertilità “, ha detto Bianchi.

Anche le ricerche nel Regno Unito stanno pianificando di studiare la possibile connessione dopo quasi 30.000 segnalazioni di modifiche del ciclo mensile. Una delle accuse più forti spesso mosse, con o senza fondamento, ai vaccini è proprio quella di colpire la salute riproduttiva dell’uomo e della donna, quindi un’ampia ricerca a largo spettro sulle disfunzioni del sistema riproduttivo è proprio la benvenuta.


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