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Economia

Neanche il potente sindacato IG Metall riesce a evitare i licenziamenti nel settore auto tedesco

Il gruppo Preh con sede in Baviera, specializzato in centraline di controllo, deve licenziare 420 dipendenti, nonostante l’itnervento del sindacato IG Metall. La contrattazone serve a poco contro la crisi.

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Prosegue la crisi del settore auto tedesco e questo colpisce anche il gruppo Preh, specializzato nella realizzazione di interruttori e comandi per auto.  Il tentativo dell’IG Metall di far cambiare idea al consiglio di amministrazione è fallito, pr cui la sede centrale della società automobilistica, in Baviera, licenzierà almeno 400 persone.

Neanche la pressione di un sindacato potentissimo, in un paese dove vige la “cogestione”, è riuscito a fermare gli effetti della crisi. Le proposte dell’organizzazione dei lavoratori sono state rispedite al mittente.

Secondo l’IG Metall, il fornitore automobilistico Preh della Bassa Franconia effettuerà i 400 tagli di posti di lavoro annunciati dal consiglio di amministrazione a giugno. Il sindacato ha espresso “delusione e grande incomprensione” e ha messo in guardia da un indebolimento dell’intera regione attorno a Bad Neustadt an der Saale.

Non solo, ma l’azienda non vuole neanche prendere impegni per il futuro. La segretaria sindacale di Schweinfurt, Nadine Knauff, ha dichiarato: “Nonostante le promesse contrarie, al termine delle trattative il datore di lavoro non ha più voluto concludere un accordo futuro su come la sede sarebbe stata ben posizionata a medio e lungo termine”.

centralina multifunzione Preh

Preh fa parte del gruppo cinese Joyson e conta circa 7.400 dipendenti in tutto il mondo. L’amministratore delegato Cai Zhengxin ha confermato la scelta dei licenziamenti. Le motivazioni sono facilmente intuibili: i costi di produzione, soprattutto energetici, sono tropppo alti in Germania, mentre la vendita di auto elettriche, verso sui sono orientati molti prodotti della casa, non sta decollando.

Quindi non c’è pace per il settore auto, e aziende entrate sul mercato nella speranza di sfruttare il boom dell’elettrico vengono ampiamente deluse. Preh è un’azienda secolare che dal 2011 si era concentrata nelle centraline di controllo delle auto e, portata allo sviluppo dal Management interno, era stata ceduta al gruppo cinese che, ovviamente, fa i suoi conti e non ha problemi a licenziare.

 


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