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Difesa

Nave che doveva trasferire truppe e attrezzature russe da Tartus esplode e affonda

Una nave russa da trasporto, la Ursa Major, destinata a trasferire attrezzature e armi dalla base russa di Tartus, in Siria, è esplosa e affondata al largo della Spagna. Ora evacuare la Siria sarà più difficile

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Il 23 dicembre una nave da trasporto russa, normalmente al servizio della Marina Militare, è esplosa ed affondata dopo aver passato  lo Stretto di Gibilterra mentre si dirigeva verso al Siria. Due marinai risultano dispersi. 

Alle 12.30 circa, ora locale, l’Ursa Major era in navigazione verso est nello Stretto di Gibilterra quando ha subito un’esplosione nella sala macchine. L’imbarcazione ha rallentato e deviato dalla rotta, poi ha iniziato a sbandare.

I dati AIS mostrano che una nave da guerra della Marina spagnola, la nave da soccorso spagnola Clara Campoamor e una nave commerciale – la Sparta, un’altra nave da carico russa sottoposta a sanzioni – sono intervenute in soccorso dell’equipaggio. 14 marittimi sono stati tratti in salvo e due risultano ancora dispersi a fine giornata

L’Ursa Major era gestita da una filiale della società russa di difesa Oboronlogistika, sottoposta a sanzioni, che si occupa della logisitca della Marina Militare.

Era un pilastro della rotta di rifornimento russa verso Tartus, in Siria, la base della Marina russa da lungo tempo nel Mediterraneo orientale. Nel maggio 2022, il Tesoro degli Stati Uniti ha incluso la nave da trasporto pesante in un pacchetto di sanzioni relative all’Ucraina.

Dopo l’affondamento dell’ Ursa Major, la Sparta ha ripreso il suo viaggio verso est a bassa velocità, a sei nodi e dichiarando come destinazione Port Said, in Egitto.

 

Potenziale ruolo d’imbarco delle forze a Tartus

Il viaggio di Sparta e Ursa Major giunge in un momento unico per le operazioni russe nel Mediterraneo. Con il crollo del regime del presidente siriano Bashar al-Assad, sostenuto dai russi, la permanenza della Russia a Tartus sembra tenue e Mosca starebbe negoziando con la leadership del gruppo militante Hayat Tahrir al-Sham il futuro delle forze russe in Siria.

Secondo l’Institute for the Study of War, da lunedì i soldati russi si sono completamente ritirati dalle loro basi avanzate nell’interno della Siria e sono ora concentrati a Tartus e nella vicina base aerea di Hmeimim, entrambe sulla costa. “Non è ancora chiaro se la Russia si ritirerà dalla Siria costiera”, ha valutato ISW, sottolineando che sono in corso negoziati tra Mosca e il nuovo regime.

Le foto scattate all’Ursa Major all’inizio del suo viaggio mostravano che la nave trasportava due grandi gru cingolate come carico di coperta. Queste attrezzature per il sollevamento di carichi pesanti hanno fatto ipotizzare alla comunità di intelligence open-source che la nave potesse essere diretta a fornire supporto per la rimozione di attrezzature pesanti russe da Tartus – le stesse che ha consegnato nel corso di molti anni.

La sua destinazione dichiarata sull’AIS era Vladivostok e il suo comandante ha dichiarato ai media locali che le sue stive erano vuote, quindi pronte ad eventualmente caricare beni e attrezzature a Tartus.  Ora questo trasferimento diventerà molto più difficile via mare.

 


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