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Nasce il progetto Bromo con il beneplacito del ministro del Mimit Adolfo Urso

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Leonardo spinge sull’acceleratore della cooperazione europea nello spazio. Ieri  un Cda straordinario ha deciso  il primo via libera al progetto “Bromo”, l’iniziativa congiunta con Airbus e Thales pensata per creare una nuova società capace di competere, nel medio periodo, con lo strapotere di Starlink, la costellazione di satelliti in orbita bassa di Elon Musk. L’accordo prevede la creazione di una nuova società da 10 miliardi di euro dalla doppia anima, civile e militare, per produrre satelliti per telecomunicazioni e osservazione terrestre capace di competere, nel medio periodo, con lo strapotere di Starlink, la costellazione di satelliti di Elon Musk.

Il progetto prevede la costruzione, entro 18 mesi, di un nuovo soggetto industriale destinato a diventare il perno dello spazio europeo. Le approvazioni da parte dei consigli di amministrazione di Airbus Thales sono già arrivate, quello di Leonardo, già alleata di Thales nelle joint venture Telespazio e Thales Alenia Space, è atteso oggi. La joint venture, che ricalca l’esempio di successo del Mbda, con Bae, Airbus e Leonardo azionisti dell’unico grande produttore di missili del vecchio continente.

Per il sindacato francese CGT Métallurgie, questa argomentazione è solo un “pretesto ingannevole“. Ha sottolineato che “le aziende europee sono già leader nel settore dei satelliti geostazionari per le telecomunicazioni, l’osservazione della Terra, le costellazioni, i servizi alle imprese e agli Stati, l’esplorazione spaziale e la navigazione”. Per la CGT, “il vero motivo del progetto Bromo è quello di creare un monopolio che consenta di imporre i propri prezzi e indebolire il potere delle agenzie spaziali francese CNES ed europea ESA, nonché di aumentare i margini e i profitti per gli azionisti, a scapito dell’interesse dei cittadini, della governance pubblica del settore e dell’occupazione”.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha commentato positivamente l’iniziativa: “È la strada giusta per realizzare sempre più campioni europei, con una leadership italiana significativa. Le nostre imprese possono garantire l’autonomia strategica dell’Europa sulle frontiere e le nuove tecnologie. ” Urso che ha presentato in Cdm, lo scorso anno e diventato legge a giugno 2025, che pone il nostro paese all’abanguardia in Europa sula space economy, ha continuato, affermando che ” Campioni europei che spesso possono avere anche leadership italiana o una partecipazione significativa, come in questo caso, ovviamente, da parte delle nostre imprese, che proprio nel settore dello spazio e dell’industria alla difesa, ma anche penso alla cantieristica e certamente alla microelettronica, possono svolgere un ruolo fondamentale per garantire un’autonomia strategica dell’Europa su quelle che sono le frontiere delle nuove tecnologie e certamente i comparti più importanti e significativi, anche alla difesa e all’indipendenza del nostro continente”.

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