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Nantes messa a ferro e fuoco da una rivolta, mentre in italia si discute di magliette

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Mentre in Italia si discute di magliette rosse….

a Nantes in Francia ci sono stati 4 giorni di scontri, con negozi bruciati e centinaia di poliziotti impegnati nel tentativo di conservare l’ordine pubblico.

La causa è stata la morte di un giovane di 22 anni, Aboubacar Fofana, nel quartiere di Breil , il 3 luglio, durante un controllo di sicurezza della polizia. Il poliziotto responsabile è sotto inchiesta ed ufficialmente si parla di un incidente, ma comunque è scoppiata la rabbia con incendi e devastazioni diffuse per quattro notti consecutive.

Almeno 35 auto incendiate, negozi e scuole dati alle fiamme dai giovani che in centinaia hanno attaccato la polizia.

 

Auto Bruciate:

La biblioteca pubblica del quartiere Malakoff è stata data alle fiamme. Un bel modo per celebrare l’amico morto:

Bruciato il Liceo Leonardo da Vinci, nel giorno in cui si pubblicavano i risultati del BAC, perchè dentro era custodito un mezzo dei vigili del fuoco.

Nel quartiere     sono state bruciate tutte le attività commerciali, tranne un Aldi ed una Banca. Un modo per far avanzare il quartiere e non renderlo un dormitorio…

https://twitter.com/Damocles_Fr/status/1014937490178871298

Bruciato anche un ambulatorio medico:

https://twitter.com/Damocles_Fr/status/1014940675744452614

 

Per la prima volta ci sono state contromanifestazioni a favore della polizia da parte di militanti del FN, quasi un confronto diretto con gli altri manifestanti:

La Francia di Macron ha un livello di scontro sociale elevatissimo, al limite del rivoluzionario. Il sistema democratico non riesce ad essere ad essere rappresentativo ed a scaricare le tensioni sociali, che si riversano quindi per strada, e non c’è nulla di buono da aspettarsi.

 

 


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