Idee & consigli
Mutui prima casa: 5 suggerimenti per scegliere
Per chi ha in programma l’acquisto dell’abitazione, pare sia un momento imperdibile. I tassi effettivi fissi dei mutui per la prima casa stanno toccando i minimi storici e i prezzi sul mercato immobiliare italiano sono favorevoli. Cosa chiedere di più?
Ora, però, arriva il momento di decidere a quale banca affidare i risparmi di una vita, per ottenere il prestito e, con lui, il timore di sbagliare legandosi, per 20, 30 o 40 anni a un piano di rimborso poco conveniente.
In questo approfondimento vediamo quali sono gli elementi da tenere in considerazione per valutare i preventivi di mutuo per l’acquisto della prima casa.
Forbice tasso fisso-tasso variabile
Attualmente, la differenza in rata mensile tra tasso fisso e tasso variabile è minima, mentre il rischio rappresentato dalla volatilità dei mercati è elevato. Inoltre, l’Eurirs (l’indice di riferimento per il calcolo del tasso fisso) risulta calato proprio nelle ultime settimane. Tutto ciò fa propendere con certezza verso la scelta di un tasso fisso, almeno fino a ottobre prossimo, quando Christine Lagarde s’insedierà alla Bce e scoprirà le carte della sua politica monetaria. Una politica che potrebbe non essere molto distante da quella di Draghi, prolungando l’effetto distensivo sul mercato dei prestiti a tasso fisso.
Occhio allo spread sui mutui
Se il tasso d’interesse continua a essere vantaggioso, ciò non significa che si possa abbassare la guardia scegliendo il mutuo per la prima casa con il TAN più conveniente. Infatti, in questi mesi del 2019, non sono mancati casi in cui le banche hanno compensato la convenienza del tasso fisso (il più richiesto dal mercato) con uno spread (tasso di ricarico sul prestito) più elevato. Oggi più che mai, dunque, è fondamentale
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