Attualità
Munchau: il richiamo dell’ambasciatore può essere un grande boomerang per Macron. Probabilmente lo sarà
Oggi sul blog di Munchau, collaboratore del Financial Times e del Corriere della Sera, è comparso un articolo molto interessante di Wolfgang Munchau, che potete leggere nella sua interezza a questo link, nella pagina dell’analista, che potete raggiungere in questo tweet:
It is the tragedy of pro-Europeans that Macron, the most outspoken pro-European of all leaders, acts like a buffoon. Recalling his ambassador to Italy was a mistake. https://t.co/SdbBUMOb9d
— Wolfgang Munchau (@EuroBriefing) February 10, 2019
Il termine usato, “Buffone”, è molto forte e viene poi alleggerito nel pezzo, ma le perplessità di un analista indipendente, e filo europeista come Munchau sono ben evidenti a chiunque veda la questione con un occhio indipendente. L’incontro di Di Maio con i gilet gialli , quello che ha portato alla reazione francese, era non solo legittimo, ma utile per il presidente francese! Il movimento autoconvocato, come stanno dimostrando le ultime evoluzioni, non è unitario, anzi si presenta con diverse anime non molto chiare, e non ha una posizione ben precisa neppure sulla presentazione alle prossime elezioni, per cui il contatto con il leader di un movimento comunque già formato e pronto ha portato a delle ovvie divisioni e prese di posizione diverse. Per quanto tengano duro (nonostante i feriti ed una feroce repressione) i GJ sono, politicamente, forse troppo giovani per costituire una forza politica attiva. Comunque Di Maio agiva legittimamente nell’ottica delle elezioni europee per formare un gruppo parlamento europeo ed acquisire una maggiore rilevanza, operazione non facile. L’uscita macroniana, sottolinea Munchau, ha portato ad una notevole perplessità nel mondo diplomatico d’Oltralpe perchè è stata vista come una mossa inusitata, ed eccessiva. Tra l’altro, nessuno lo ha notato in Italia, ma, seguendo la nota legge di azione e reazione, la crisi ha portato ad un allineamento di forze politiche nazionali in posizione filo-italiana, anche se non in modo così smaccato come il PD in Italia. Ad esempio:
Le rappel de l’ambassadeur de France à Rome est une faute diplomatique et démontre que #Macron n’est pas un point d’équilibre en Europe, mais une source de tensions et d’immaturité.
Cette décision est contraire aux intérêts de nos deux pays. 🇫🇷🇮🇹 MLPhttps://t.co/2M2iblqipM
— Marine Le Pen (@MLP_officiel) February 8, 2019
“Il richiamo dell’ambasciatore è un errore e dimostra che Macron non ha un punto di equilibrio in Europa“, parole simili a quelle usate da Munchau;
Rappel de l’#ambassadeur de France en I'#Italie : je condamne la folle décision d’E. #Macron.
Cet acte grave et inédit dans l’histoire de la construction de l’UE porte un coup majeur à la grande amitié entre la France et l’Italie.
Retrouvez mon dernier communiqué de presse.👇 pic.twitter.com/wdW5bmhCOF
— N. Dupont-Aignan (@dupontaignan) February 8, 2019
“La folle decisione di E. Macron“. Dupont-Agnan, “Debout la France”.
Le due forze politiche combinate del centrodestra francese arrivano a contare un 30% dell’elettorato, secondo gli ultimi sondaggi. Dall’altro lato dello schieramento Melenchon non si è pronunciato, ma, sicuramnte, non è solidale con Macron con il quale sta fortemente polemizzando anche per le questioni venezuelane.
France, YouGov poll:
Approval ratings (president+party leaders)
Macron (LREM-ALDE): 21%
Le Pen (RN-ENF): 20% (+1)
Mélenchon (FI-LEFT): 14% (-1)
Dupont-Aignan (DLF-EFDD): 13% (-1)Field work: 30/01/19 – 31/01/19
Sample size: 1,037 (president), 987 (others) pic.twitter.com/DgKixNDGx2— Europe Elects (@EuropeElects) February 7, 2019
Aver portato lo scontro politico ad un livello diplomatico rischia di mandare veramente in frantumi il costrutto europeo, perchè trasforma, a livello europeo, quella che dovrebbe essere la nascente polemica parlamentare “Federale” in un conflitto fra stati. In un momento anche giuridicamente delicato la mossa di Macron porta ad un livello più alto il conflitto, portando nell’agone politico delle armi di rapporti internazionali che rischiano di distruggere quel poco di Europa che è nato.
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