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Economia

Morgan Stanley rivede al ribasso le previsioni sul prezzo del petrolio

Secondo la banca d’affari Morgan Stanley il prezzo del petrolio dovrebbe cendere leggermente rispetto alle previsioni precedenti e stabilizzarsi attorno ai 75 usd per barile, un po’ meno rispetto a quanto previsto prima

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Morgan Stanley ha rivisto al ribasso le sue previsioni sul prezzo del petrolio, riflettendo le aspettative di un aumento dell’offerta da parte dei produttori OPEC e non OPEC in mezzo ai segnali di indebolimento della domanda globale, ha dichiarato la banca in un rapporto.

L’azienda prevede ora che il mercato del greggio, pur rimanendo ristretto per tutto il terzo trimestre, inizierà a stabilizzarsi nel quarto trimestre e potenzialmente si sposterà in un surplus entro il 2025. L‘aggiustamento arriva mentre Morgan Stanley abbassa le stime di crescita della domanda globale di petrolio a 1,1 milioni di barili al giorno (bpd) per il 2024, in leggero calo rispetto alla precedente previsione di 1,2 milioni di bpd.

Questa revisione è dovuta a diversi fattori, tra cui il rallentamento della crescita della produzione da parte dei principali Paesi non-OPEC, come gli Stati Uniti e il Brasile. Tuttavia, nonostante la revisione al ribasso della domanda, l’azienda osserva che questi aggiustamenti hanno in realtà rafforzato marginalmente l’equilibrio complessivo tra domanda e offerta per il resto dell’anno.

Morgan Stanley aveva previsto che i prezzi del Brent sarebbero rimasti nella fascia media degli 80 dollari al barile per tutto il terzo trimestre del 2024. Tuttavia, le recenti dinamiche di mercato suggeriscono che gli operatori stanno già valutando i previsti aumenti dell’offerta e la debolezza della domanda prevista per il 2025. Di conseguenza, l’azienda ha tagliato le sue previsioni di prezzo del Brent per il quarto trimestre a 80 dollari al barile, rispetto agli 85 dollari, e ora si aspetta che i prezzi scendano gradualmente a 75 dollari al barile entro la fine del 2025, leggermente al di sotto della precedente stima di 76 dollari.

Il rallentamento economico della Cina è stato un fattore significativo nella revisione delle prospettive della domanda. Morgan Stanley sottolinea diversi elementi che vi contribuiscono, come l’aumento delle vendite di camion alimentati a GNL, che stanno sostituendo il tradizionale carburante diesel, e la crescente adozione di veicoli elettrici. Inoltre, l’azienda indica la crescita più lenta della domanda di materie prime petrolchimiche come un’altra ragione per la riduzione della stima di crescita della domanda.

Sebbene le attuali condizioni del mercato spot rimangano rigide, l’analisi di Morgan Stanley indica che gli operatori del mercato petrolifero guardano sempre di più al previsto ammorbidimento della domanda nella seconda parte del 2024 e oltre. Questo cambiamento nel sentimento del mercato sottolinea l’approccio cauto adottato dagli investitori e dagli operatori del settore, che si stanno preparando a un potenziale riequilibrio delle dinamiche di domanda e offerta nei prossimi anni.

In generale , anche se nel breve periodo potremmo avere delle fluttuazioni al rialzo, nei prossimi mesi dovremmo assistere ad una tendenza al calo, anche se non particolarmente forte.


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