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Attualità

Modello Nazionale e Confederato in scenari Macro evolutivi MMT Italexit 7years ( di Ivan Gerosa)

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Riceviamo da MMT il loro modello per l’Italexit che volentieri condividiamo a titolo di studio accademico e che speriamo possa essere  origine di discussione aperta, aprioristica ed originale. 

Buona  lettura.

Indice:

  1. Presentazione sintetica e fasi
  2. Scenario sociale applicato al modello economico
  3. Tempistiche
  4. Inquadramento europeo e politiche internazionali
  5. Conclusione
  6. Note e riferimenti

1 Presentazione sintetica e fasi di sviluppo

Il sistema Mmt applicato sarà l’evoluzione di un governo nazionalista ultra-keynesiano, marxista e ambientalista con un ordine politico eletto dal popolo attraverso i collegi di micro aree confederate e autonome e con Un intervento pubblico illuminato in grado di porre correttivi (in seguito meglio descritti) che impediscano, in ultima analisi, L accumulazione del capitale e che preservino L equazione che regola pubblico e privato rappresentato dalla formula:

(G-T) = (S-I) – NX Y=C+I+G , ove R fatto inverso di C e R=I

G 1800 mld – 600 = 4000 – 20 – 500 > 1200=3000 Patrimonio privato 8500

dove G rappresenta la spesa pubblica, T sono le tasse, S sono i risparmi, I gli investimenti e NX è l’esportazione netta.

Using Mr. Murphy’s government spending accounting identity: G = T + B + M

MMters say that they want G to increase, but don’t need to increase B, government borrowing to do so.

So now:

G = T + M, or when looking at the changes thereof ΔG = ΔT + ΔM.

Note that M, in MMT, can ONLY be positive without interaction from one of the three other terms.

Sul saggio interesse ed emissione si rimanda e integra alla fig 13-29

In merito molto semplice e interessante risulta l’analisi dell’effetto moltiplicatore espresso graficamente, da cui possiamo partire per superarla nell’evoluzione della nuova teoria monetaria.

In questo scenario le transazioni private (garantite anche dal Delta deposito di risparmio e “dal debito privato emesso dalle banche centralizzate..”) si autoregolano con operazioni orizzontali, mentre L equilibrio assoluto (data dal conio e dalla messa

in circolazione della massa di capitale ideale in regime di piena occupazione) è appunto dato dall’intervento pubblico, attraverso l’emissione di moneta sovrana (che si manifesta e si sostituisce quindi alla laissez faire e alla mano invisibile del neoliberismo (ndr modello destinato a collassare per le politiche di austerity

introdotte come errate e conseguenti misure correttive, come del resto dimostrata

anche dalla teoria delle crisi cicliche di Marx…In tal caso, detto alla Nitche, il rimedio è peggio del male!).

dalla re emissione e re inflazione) all’inizio (n-1) il

valore export avrà saldo positivo (per i primi paesi adottanti mmt, specie per L

Italia), ma successivamente L import (e quindi L export che lo determina e lo “co- genera”) tenderà a zero ( anche perché L assunto è sempre che la produttività marginale degli investimenti in deficit è crescente, mentre la marginalità in stato di surplus è descrivente (come nel pubblico commerciale del resto, ove il tasso di indebitamento elevato è essenziale, mentre L utile è invece neutro se non negativo (e genera tassazione “negativa”)!

Quindi L unica variabile endogena NX sarà determinato dal saggio del tasso di cambio, il quale a sua volta dipenderà da due fattori: la richiesta di merce locale in valuta locale (che determinerà la dominance occulta) e dal correttivo “commissionale” che verrà applicato sui depositi in diversa valuta che si trovino (anche virtualmente) sul territorio nazionale sovrano, e che sarà determinato appunto dal cambio reale (dato dal rapporto import/export degli scambi commerciali internazionali in tecnologia blockchain *, dove la condivisione dei micro e macro obbiettivo si sostituisce al valore di scambio della moneta fiat) e dalla commissione che lo stato applica per mantenere la quantità ideale di capitale disponibile e circolante (e senza accumulazione, anche i risparmi I tenderanno a zero..) !

L equazione di partenza, NELLA FASE UNO tenderà quindi nel momento di l’applicazione globale: G-T= I Nx-> Lim 0 (ove appunto Nx tenderà ad essere tanto infinitesimo quanto importante, visto che sarà L unico indice globale (in accezioneglocale”) in uno scenario formato da autentiche autonomie autocratiche, che valorizzino le peculiarità e quindi le “differenze” locali.

L ulteriore passaggio armonico del modello NELLA FASE DUE sarebbe poi considerare T non più come variabile indipendente ma come investimento del privato verso il pubblico (privatizzazione controllata) e del privato verso privato. In ultima analisi (e all ultimo stadio evolutivo del sistema) L equilibrio perfetto sarà semplicemente M = G = I, ossia la quantità di valuta immessa

(e riemessa) sarà uguale (e necessaria) alla spesa pubblica, che a sua volta sarà uguale all investimento privato. Tale equazione determinerà necessariamente i vari interventi correttivi e attuativi del modello così semplificato.

NELLA FASE TRE il calcolo dell integrale della equazione sopra descritta con il tasso di rotazione introdotto da Fischer (ove v è la velocità della moneta e, in istanza, è costante nel modello evoluto, così come L investimento I, che, tranne una minima riserva di depositi che tenderà a zero assieme al risparmio R, tenderà a una costante produttivo tale da garantire il massimo saggio di impegno e il minimo di accumulo); tutto ciò determina infine la quantità di valuta reale necessaria in ogni istante. In sostanza L aumento dell inflazione (scenario comunque da evitare attraverso l’equilibrio precedentemente descritto) attraverso L aumento dei prezzi non comporta comunque e necessariamente la diminuzione del potere di acquisto, in quanto il saggio del salario viene mantenuto costante e in ogni caso L aumento dei prezzi e tariffe,

che determino in sintesi L investimento I , sono comunque compensati rapidamente (entro n-1 cicli re-emissivi con marginalità decrescente) dal conio di nuova valuta. Ne consegue che pubblico e privato si equivalgono e investono tutto il capitale disponibile. Eventuali (minini) scompensi che possono quindi derivare solo dal mercato privato, relativamente a prezzi e produzione, determineranno le fasi decrescenti di re-emissione (immissione forzosa decrescente) e il saggio di finanziamento praticato dalle banche (statalizzate, anche per evitare la speculazione sullo spread e derivati come i dcs e rimettere alla banca centrale l’immissione diretta monetaria*) alla minima quota di depositi e prestiti sarà L ultima leva a regolare la variazione di prezzi e produzione.

Nelle fig. seguente l’equazione di Fischer:

A questo punto il sistema sarà in equilibrio virtuoso e non Vi saranno neppure più speculazioni finanziarie su rendite, titoli e depositi (perché in ultima istanza grazie al saggio del tasso descritto non sarà conveniente speculare in valuta …se non a costo di migrare fisicamente…(da questo assunto deriveranno le politiche di regolazione dei flussi immigratori è L eventuale diffusione del modello stesso come rimedio ).

NELLA FASE QUATTRO in buona sostanza sarà addirittura ipotizzabile, nelle condizioni della precedente fase tre, che non vi sia più necessità di emissione di moneta e quindi, in ultima analisi, della stessa spesa pubblica G. In sostanza il mercato globale, così bilanciato, sarà esclusivamente determinato dal “mercato privato corretto”! ** E gli interventi dello stato tenderanno anche essi ad annichilirsi, considerando “l’equilbrio” come eliminazone dei correttivi naturali, sottesi anche nelle teorie macro tradizionali ****

2 Scenario sociale applicato al modello economico

Personalmente riteniamo poi che il modello MMT descritto si realizzerà con una sorta di confederalismo di comunità agricole autonome 4.0 virtuose (quindi che reinvestono tutto il surplus e la cui produttività è stabilizzata verso valori elevati, ma neppure troppo..), che coniugherebbero così sviluppo e protezione territoriale e nel contempo sviluppo tecnologico digitale- integrato e garantirebbero e “riprodurrebbero” con le loro micro economie sociali la capacità ideale di sussistenza reale sul modello dei lender autonomi e virtuosi (o meglio, considerando le dimensioni, di circa 10>50.000 abitanti il modello kibbutz sarebbe più consono, con diversi ed evidenti correttivi sul principi di proprietà e altro…rif.to Ein Gedi demograficamente potenziato), ove appunto il tasso di tecnologia e la tutela dell’ ambiente andrebbero di pari passo (e risolverebbero l’annoso problema della tutela del territorio contro il dissesto idrogeoloico che richiederebbe enormi investimenti), incrementando così L indice di efficacia globale economica (IEGE) e il concetto di “esternalità positive” di consumo, produzione e rete date dall’equazione di sintesi in scenari evolutivi mmt organichi e armonizzati, come descritti.

3 Tempistiche

Il modello dovrebbe raggiungere la piena efficienza ciclica (e quindi la fase quattro con il pieno equilibrio virtuoso”) nel giro di 7 anni; tuttavia l’estensione temporale delle varie fasi è da definire. Si rimandano nelle note alcune avvertenze per il passaggio al piano B (FONTE https://scenarieconomici.it/il-piano-b-per-litalia-nella-sua-interezza/. La fase di preparazione (in regime di “segretezza) delle strategie dovrebbe richiedere 3 mesi, mentre i tempi per l’emissione nuova valuta e tutele diritti e decreti per il contenimento della fuga capitali post exit circa 4-5 mesi*****

4 Inquadramento europeo e politiche internazionali

Il modello qui formalizzato può essere integrato all’interno di una confederazione di Stati, come un’associazione di Stati creata per definire ambiti di collaborazione temporanei in vista di una possibile futura separazione definitiva delle entità che la costituiscono. Le confederazioni tendono ad essere istituite per trattare questioni

critiche, quali la difesa, la politica estera, il commercio estero e una moneta comune (sottostante a quella nazionale), e al governo centrale viene richiesto di fornire supporto a tutti i membri. Una confederazione, in termini politici moderni, si limiterebbe quindi ad un’unione permanente di stati sovrani per l’esercizio di azioni comuni nei confronti di altri stati.

La natura della relazione tra le entità che costituiscono una confederazione può variare considerevolmente. In modo analogo, la relazione tra gli stati membri ed il governo centrale, e la distribuzione dei poteri tra di essi, è assai variabile. Alcune confederazioni meno vincolanti sono simili a organizzazioni internazionali, mentre confederazioni più stringenti possono assomigliare a federazioni. Può essere dunque vista come un livello intermedio tra un insieme di Stati completamente svincolati tra loro e una federazione.

Stati Uniti d’Europa è il nome dato a diversi ipotetici scenari di unificazione europea, come un singolo Stato o una singola federazione di Stati simile agli Stati Uniti d’America, come immaginato da diversi politologi e politici.

Felix Markham annotò come durante una conversazione a Sant’Elena, Napoleone Bonaparte abbia sottolineato «L’Europa così divisa in nazioni liberamente formate e internamente libere, la pace tra gli stati dovrebbe diventare più facile: gli Stati Uniti d’Europa potrebbero essere una possibilità».

Busto di Hugo all’Assemblea nazionale francese con estratto dal suo discorso del 1849 Stati Uniti d’Europa è anche il nome di un progetto presentato da Wojciech Jastrzębowski nella Pace Eterna tra le nazioni, pubblicato il 31 maggio 1831 e il cui progetto è composto da 77 articoli. Gli Stati Uniti d’Europa da lui immaginati erano un’organizzazione internazionale piuttosto che un superstato. Carlo Cattaneo fu uno dei primi sostenitori degli Stati Uniti d’Europa e considerava l’unificazione Europea come una logica conseguenza della federazione italiana.

Il termine “Stati Uniti d’Europa” (États-Unis d’Europe) fu usato da Victor Hugo durante il suo discorso al congresso internazionale di pace tenuto a Parigi nel 1849. Hugo privilegiava la creazione di un senato sovrano supremo, che sarebbe stato per l’Europa quello che è il parlamento per l’Inghilterra e disse: «Verrà un giorno in cui tutte le nazioni del nostro continente formeranno una fratellanza europea… Verrà un giorno in cui dovremo vedere… Gli Stati Uniti d’America e gli Stati Uniti d’Europa faccia a faccia, allungarsi tra di loro attraverso il mare».
Occorre quindi svoltare verso una Confederazione di Stati sovrani che si coordinino liberamente tra loro in modo da progredire in uno sviluppo democratico, equo e sostenibile, e crescere in un ambiente di stabilità monetaria e finanziaria. In una Confederazione Europea gli stati manterrebbero la loro autonomia anche in campo monetario, ma si coordinerebbero per trovare le migliori soluzioni sul terreno economico, della politica ambientale, sull’immigrazione, la sicurezza, la politica estera e un miglio saggio di occupazione stabile.

Molti illustri economisti, tra cui John Maynard Keynes, appoggiavano quest’idea. Nel 1930 sotto richiesta della società delle nazioni Briand presentò un Memorandum sull’organizzazione di un sistema di Unione Federale Europea. Il federalismo non si limita obbligatoriamente al superamento dello Stato nazionale verso l’alto. Può essere anche un movimento verso il basso allo scopo di ottenere la massima

autonomia possibile delle collettività pubbliche infra-statali.

Keynes si è pronunciato molto presto in favore di questa evoluzione, e sosteneva che essa era divenuta necessaria a causa della prevedibile crescita delle funzioni assicurate dal potere pubblico. Poco tempo dopo, completerà il suo pensiero su questo punto in un passo in cui traspare chiaramente l’idea dell’autogestione, nel senso che degli individui, o delle imprese, che hanno degli interessi comuni si incaricano di difenderli collettivamente.

Per Keynes resta il fatto che quando si è posto il problema dell’organizzazione economica del mondo ha proposto delle istituzioni di tipo federale; resta,

infine, che i suoi tentativi di definire un decentramento dei rapporti economici adeguato alla società del suo tempo lo pongono su posizioni molto vicine a quelle dei suoi contemporanei federalisti.

5 Conclusione

Solo una simulazione avanzata o una concreta applicazione del modello potrebbero infine rispondere all ultimo quesito riguardo alla stabilità e ciclicità del sistema macro economico globalizzato corretto, con particolare riferimento alla possibilità di una quinta e ultima fase, qui ovviamente solo concettualmente riportata, per cui non sarebbe a oggi comparabile L efficacia del mantenimento del modello in fase 4 (con interventi minimi e quasi nulli dello stato, in quanto de factu semplicemente non più necessari) o di un successivo ulteriore passaggio (più o meno critico e in caso di eventuale crisi fatale, allo stato non meglio identificabile e quindi qui ne prevista ne riconducibile a specifiche cause) alla fase uno (attraverso la reintroduzione delle tasse e di una quota di export e quindi import).

Questo allo scopo di gestire i cicli di crisi connaturati, almeno storicamente, a tutti i sistemi economici, e per rispondere a una ciclicità anche essa prevista e controllata.

6 NOTE:

* Il modello descrittivo della variabile M, attualmente composto da Mf (quantità della moneta fiat in circolazione) + Me (quantità della moneta elettronica erogata tipicamente per operazioni di finanziamento bancario e c/garanzie reali varie), viene semplificato, grazie alla tecnologia blockchain, in un solo parametro che è Mc (cryptomoneta sovrana).

Questa viene prodotta (“minata”) esclusivamente dallo stato e , oltre al vantaggio semplificativo sopra introdotto, garantirebbe anche la creazione di moneta sul modello della condivisione e sottoscrizione (non più quindi del mero valore

“numerario intrinseco”), permettendo così anche un pieno e totale controllo in tempo reale (“just in time crypto value”) sia della quantità in circolazione, sia della

sicurezza sulla base del Central Ledger (un Registro pubblico condiviso e quindi non “falsificabile” per la gestione di dati correlati alle transazioni).

A titolo esemplificativo la nuova valuta avrà un tasso di cambio 1:1 su euro, con una svalutazione media corretta del 15-20% (anche se tale parametro sarà definito più della nuova tecn. Block che da valutazioni tradizionali…

* Circa le funzioni di intermediazione al credito si rimanda al prezioso contributo del prof. Nando Ioppolo e Giacinto Auriti

** In particolare quando G (intesa come spesa pubblica meno trasferimenti e interessi sui titoli di debito non più emessi) e I tendono a zero, si realizza lo “scenario perfetto” (…cd orizzonte degli eventi economici), in cui in sostanza il privato “incassa e paga senza soluzione di continuità” (all you get you pay) e quindi, in un certo senso, il privato quasi non realizza neppure più il valore della moneta come merce di scambio.

De factu, quindi, gli “eventuali” risparmi privati residui (comunque osteggiati con diverse politiche ad hoc) non potranno mai essere immobilizzati in conti correnti o altre forme di risparmio ma saranno tutti utilizzati dallo stato e messi in rotazione, ovviamente mantenendo la proprietà del valore al “risparmiatore” che potrà disporne solo per investimenti necessari o produttivi.

Per i casi di “crisi” o “investimenti non programmati” (es. spese straordinarie o investimenti produttivi, questi estremamente calmierati), interviene il Fondo di Perequazione Nazionale (FPN) il cui controvalore è garantito ( e investito) in riserve auree, e dimensionato secondo le necessità degli scenari di riferimento.

*** Il concetto di produttività marginale del Capitale/Lavoro sarà in futuro rivoluzionato dallo sviluppo della tecnologia applicata (implementando così la teoria dello sviluppo tecnologico di Malthus, corretta con le varianti Mmt qui introdotte), che porterà a una nuova era virtuale, dove l’impatto sul genere umano dato prima dalle tecnologia bioniche e successivamente cyborg e Intelligenza Artificiale, riorganizzarà tutto il modello socio politico, offrendo l’opportunità al genere umano di affrancarsi definitivamente dalla forza lavoro (aprendo nuovi scenari, qui riportati a titolo di enunciato e non oggetto di trattazione).

**** spesa totale pil di equilibrio Principi di economia (dimostrazione tradizionale degli aggiustamenti fisiologici verso l’equilibrio e la conseguente ridondanza dei correttivi re-emissivi nel nuovo modello MMT corretto e il superamento del DSGE (= dynamic stochastic general equilibrium) e dell’ equazione differenziale e derivate del contorno di Eulero-Cauchy.

In merito si citano a titolo esemplificativo semplici osservazioni:

  1. La principale differenza tra DSGE e altre scuole è la loro posizione sulla disoccupazione involontaria. Non appena si può dimostrare teoricamente che la disoccupazione involontaria può derivare da un appropriato modello microeconomico, un primo colpo sarà stato scagliato contro DSGE.

Credo di aver trovato la prova definitiva della disoccupazione involontaria. Vedi http://www.philipji.com/involuntary-unemployment

  1. TUTTI i modelli che contengono massimizzazione ed equilibrio o I = S / IS-LM sono falsi a priori e rappresentano oltre il 90 percento del contenuto di riviste di qualità economica sottoposte a revisione paritaria e il 100 percento di libri di testo di autori rinomati dal 1947.

  2. “Gli agenti economici di HC1 hanno preferenze sui risultati; Agenti HC2 ottimizzano individualmente soggetti a vincoli; La scelta dell’agente HC3 si manifesta nei mercati correlati; Gli agenti HC4 hanno una conoscenza completa e pertinente; I risultati osservabili di HC5 sono coordinati e devono essere discussi in riferimento agli stati di equilibrio. “(Weintraub, 1985). Accettare queste microfondazioni è un indicatore affidabile della totale incompetenza scientifica. 


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