Attualità
Mistero in Macedonia: ritrovata la veste sacra che probabilmente appartenne ad Alessandro il Grande
Nella tomba II a Vergina sono stati trovvati ir esti di una tunica color viola, un chitone che ricorda la veste sacra degli imperatori persiani adottata da Alessandro il Grande, insieme ad altri simboli reali. nella tomba vi è anche l’unica immagine sua contemporanea del grande conquistatore macedone
Un ritrovamento eccezionale nella città macedone di Vergina, nel nord della Grecia, sta infiammando il mondo dell’archeologia: in una tomba reale di 2400 anni fa è stato rinvenuto un chitone sacro, una tunica che potrebbe essere appartenuta nientemeno che ad Alessandro Magno.
Da decenni gli archeologi sanno che la famiglia di Alessandro Magno ha uno stretto legame con le tre tombe reali di Vergina, ma da oltre cinquant’anni non si riusciva a raggiungere un consenso sulla loro attribuzione.
Uno studio pubblicato quest’anno su The Journal of Field Archaeology ha analizzato i resti umani delle tombe reali del IV secolo a.C., concludendo che appartengono al padre, alla matrigna, alle sorellastre e al figlio di Alessandro.
Ora, un team internazionale di archeologi e osteologi guidato da Antonis Bartsiokas dell’Università Democrito di Tracia ha identificato un tessuto di cotone tinto di porpora che corrisponde alle descrizioni storiche del sarapis, un indumento cerimoniale indossato dai grandi re persiani, adottato da Alessandro dopo la vittoria su Dario III di Persia.
Questo “chitone” sacro è stato trovato nell’ossario d’oro della Tomba II, accanto ai resti di un uomo e a una corona d’oro. L’analisi approfondita della tunica, delle tombe e dei documenti storici ha permesso ai ricercatori di collegare questo capo reale ad Alessandro Magno. Inoltre, tra gli strati del tessuto è stata trovata huntite, un minerale bianco brillante utilizzato nell’antica Persia, a conferma dell’origine orientale dell’indumento.
La scoperta ha implicazioni significative, perché suggerisce che molti degli oggetti rinvenuti nella Tomba II potrebbero essere appartenuti ad Alessandro Magno e non a Filippo II, come si pensava in precedenza.
La ricerca indica che la Tomba II, situata nel Grande Tumulo di Vergina, non ospita i resti di Filippo II, padre di Alessandro, ma quelli del suo fratellastro, Filippo III Arrideo, che ereditò diversi simboli di potere da Alessandro dopo la sua morte.
Nella tomba sono stati trovati un diadema d’oro, uno scettro e una corona d’oro di quercia, tutti oggetti menzionati nelle fonti storiche come parte dell’abbigliamento reale di Alessandro, ma che avrebbero potuto essere parte anche del corredo di Filippo III Arrideo. Per questo motivo la scoperta del sarapis è particolarmente significativa per il suo valore simbolico nella corte persiana.
Il sarapis era una tunica viola con una striscia bianca al centro, riservata esclusivamente ai re persiani. L’adozione di questo indumento da parte di Alessandro segnò il suo dominio sul vasto impero persiano. Il viola era un colore reale nell’atichità, costoso e raro.
Un fregio nella Tomba II raffigura una figura, probabilmente Alessandro, a caccia con un sarapis viola a due strisce bianche. La corrispondenza con le descrizioni storiche e con altri reperti, come la corona d’oro di quercia, avvalora la conclusione che la tunica appartenesse ad Alessandro Magno.
Un indumento di tale valore sarebbe stato probabilmente ereditato da un familiare stretto. Dopo la morte di Alessandro, l’esercito macedone in madrepatria incoronò re suo fratellastro, Filippo III Arrideo. Secondo The Greek Reporter, è probabile che Filippo abbia riportato in Grecia gli effetti personali di Alessandro, tra cui lo scettro reale e la tunica.
Questo nuovo studio fornisce risposte alle domande che circondano le tombe reali di Vergina. Conferma che Alessandro Magno non vi fu sepolto. La Tomba I custodisce invece i resti di Filippo II, di sua moglie Cleopatra e del loro neonato.
Sulla base dei simboli reali e dei dati osteologici, la Tomba II contiene i resti di re Filippo III Arrideo e di sua moglie Adea Euridice, mentre Alessandro IV è sepolto nella Tomba III.
Alessandro Magno, in punto di morte, avrebbe voluto essere seppellito nel tempio di Amon Ra nell’oasi di Siwa. Tolomeo, suo generale che poi regnò sull’egitto, lo fece inumare prima a Menfi, nel tempo di Amon, quindi in una tomba ad Alessandria d’Egitto. La sua tomba fu aperta e saccheggiata sotto Teodosio. Quindi nel Mefioevo si perse il concetto della sua esatta collocazione.
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