Attualità
MISSILI USA IN ASIA. Finito il INF l’Europa non è al centro del mondo
A pochi giorni dalla fine ufficiale del INF, il trattato firmato da Gorbachov e Raegan nel 1986 contro le armi intermedie, si comprende quale è stato il vero motivo per cui gli USA lo hanno terminato. Anche se il pretesto è stata la violazione russa con missili che che possono anche avere gittata rientrante fra quelle vietate dal INF, l’Europa non è al centro dell’attenzione, come quando fu firmato, anzi l’Unione si rivela sempre di più periferica. Il cuore del contendere è l’Asia orientale.
Il Pentagono ha annunciato che nuovi missili balistici verranno dispiegati nel Pacifico “Entro mesi”. Non è noto quale sia, o siano, i paesi che li ospiteranno, se per esempio il Giappone o l’Australia, nazioni che hanno collaborato con lo sviluppo dei sistemi missilistici USA e che sono disposte ad accettarli. Si sa solamente che in questa prima fase i missili saranno a testata convenzionale. Nello stesso tempo il Pentagono ha annunciato che partirà a breve la sperimentazione di nuove armi strategiche con raggio intermedio.
https://www.youtube.com/watch?v=lOHHtIVP8Pw
Procedura di lancio di un missile balistico LGM30 Minuteman
Bolton, consigliere alla Sicurezza Nazionale, e Trump hanno chiaramente affermato che il trattato era obsoleto, e non solo per motivi tecnologici, ma strategici, dato che la Cina ne era esclusa. Con la sua fine Trump non mette tanto pressione su Mosca, quanto su Pechino fornendo poi protezione ai propri alleati in un’area politicamente ed economicamente essenziale. In questo modo pone anche pressioni economiche sul gigante cinese: ora Pechino non potrà più chiamarsi militarmente fuori dai giochi globali e dovrà investire maggiori risorse nella difesa in un momento economicamente delicato; inoltre in questo modo due dei maggiori partner commerciali di Pechino, e dei maggiori fornitori di materie prime e di componenti, si legano più strettamente a Washington.
L’Europa poteva essere il centro del mondo politico negli anni ottanta , quando, prima dell’Unione, era la locomotiva economica del mondo. Oggi, dopo 20 anni di euro, l’Unione è diventato il freno del mondo, un peso morto in balia delle proprie contraddizioni. Non serve nessun missile russo per distruggerla, lo sta già facendo da sola.
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