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Mercato immobiliare: facciamo il punto sulle case prefabbricate
Una tipologia di struttura che è riuscita a farsi largo nel comparto grazie a sistemi costruttivi ispirati ai più innovativi principi della bioedilizia.
Complici le nuove esigenze abitative, sempre più orientate verso soluzioni residenziali all’avanguardia, negli ultimi anni il mercato immobiliare ha aperto le porte alle case prefabbricate, una tipologia di struttura che è riuscita a farsi largo nel comparto grazie a sistemi costruttivi ispirati ai più innovativi principi della bioedilizia.
Le case prefabbricate, note nel settore anche con il termine di case modulari, sono infatti resistenti, sicure e sostenibili. Inoltre, grazie a progetti basati su un perfetto equilibrio fa tradizione e innovazione, possono offrire un elevato comfort abitativo.
È anche per questo che tali soluzioni abitative oggi godono di una enorme popolarità in tutto il mondo, non solo in Europa, ma anche in Cina e negli Stati Uniti. Tuttavia, esiste ancora una piccola fetta di consumatori restia ad affidarsi alle abitazioni modulari, a causa di una serie di convinzioni in merito al loro principale costituente: il legno.
Case prefabbricate: i possibili limiti e le soluzioni
Uno dei motivi che, nel nostro paese, sembra ancora frenare il mercato delle case prefabbricate è attribuibile alla necessità di dover predisporre periodici interventi di manutenzione.
Le strutture a base lignea, infatti, per garantire ottime prestazioni in fase di esercizio, devono essere sottoposte a regolari trattamenti contro umidità, funghi e parassiti, oltre a procedure di ignifugazione che inibiscono i processi di combustione.
Tuttavia, per tutelarsi è possibile optare per un’assicurazione per la casa, che permetta di proteggersi in modo completo da incendi, furti o danni strutturali causati da eventi imprevedibili.
L’unico requisito richiesto dalle compagnie assicurative è che la costruzione preveda il rispetto di alcuni particolari norme costruttive, come la presenza di pareti con un certo spessore, di adeguati sistemi antisismici, di un opportuno ancoraggio alle fondazioni e di una resistenza meccanica certificata ai danni dal fuoco.
Naturalmente, è fondamentale affidarsi solo ed esclusivamente ad aziende con una vasta esperienza nelle costruzioni in legno, le sole a poter assicurare l’edificazione di case prefabbricate nel rispetto di tutti gli standard di sicurezza.
Case prefabbricate: i fattori che incentivano il mercato immobiliare
I vantaggi delle case prefabbricate sono universalmente riconosciuti, e forse è proprio per questo che, al netto di qualche reticenza, oggi queste costruzioni sono sempre più diffuse anche alle nostre latitudini.
L’Italia, infatti, è oggi uno dei maggiori produttori di case prefabbricate in Europa, quarto dopo Germania, Regno Unito e Svezia e in posizione predominante rispetto a molti paesi con una lunga tradizione nella costruzione di strutture di questo tipo.
Del resto, i motivi che hanno reso le case prefabbricate tra le soluzioni abitative più interessanti del settore residenziale sono numerosissimi, anche se quello più importante è legato probabilmente alla possibilità di poter optare per una casa su misura, ampiamente personalizzabile ed edificabile in tempi brevi.
Le case prefabbricate, infatti, sono essenzialmente case già pronte, i cui singoli elementi vengono realizzati in cantiere e poi trasportati o spediti in tutto il mondo e assemblati direttamente sul luogo di edificazione.
Inoltre, l’utilizzo di particolari tecnologie costruttive conferisce alle case prefabbricate un’efficiente risposta strutturale ai terremoti, anche se uno degli aspetti che più di tutti sembra aver influenzato il mercato, facendo sì che il settore residenziale e industriale registrassero performance estremamente positive, è legato alla possibilità di beneficiare di edifici caratterizzati da un’elevata efficienza energetica.
Tali strutture, infatti, essendo realizzate secondo i canoni dell’edilizia green, prevedono la più alta classe energetica oggi in vigore nel settore delle costruzioni, la A4+, da cui può scaturire un importante risparmio energetico capace di ridurre gli importi sulle bollette anche del 70%.
Infine, un’ulteriore spinta è da ricercare nel prezzo, soprattutto se si considera che la spesa per una casa prefabbricata, pur se in parte aggravata dai costi per il trasporto e la manodopera, può essere accompagnata da interessanti sgravi fiscali. A fare la differenza, in ogni caso, è soprattutto l’azienda costruttrice, dal momento che, se alcune realtà offrono soluzioni tutto incluso, altre prevedono costruzioni standard a cui bisogna aggiungere il costo per gli elementi extra.
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