Euro crisis
RENZI-MENEM: MA ANCHE IN ITALIA, COME NELL’ARGENTINA DI ALLORA, CI SIAMO NOI, QUELLI DEL “MANDIAMOLI TUTTI A CASA”
Carlos Saúl Menem Akil
fu Presidente de’l’Argentina, per due mandati, dall’8 luglio 1989 al 10 dicembre 1999.
Durante questo periodo, in collaborazione col suo fido ultraliberista ministro dell’Economia, Domingo Cavallo…..
….Menem:
– impone il cambio fisso peso-dollaro per avviare un processo disinflazionistico (tentativo ben riuscito perché si favorisce merce d’importazione che costa meno in quanto, normalmente, prodotta laddove le retribuzioni sono più basse);
– attua una vendita dissennata ai privati delle maggiori industrie produttrici nazionali (cessione asset pubblici); privatizzando molte aziende base quali Poste, Compagnia petrolifera di stato, la Y.P.F. (Yacimientos petroliferos fiscales) e tantissime altre compagnie statali dalla cui liquidazione si stima che il paese abbia conseguito una perdita di 60.000 milioni di dollari;
– realizza numerose liberalizzazioni tra cui l’eliminazione dei vincoli doganali (modernizzando le aziende del paese ma costringendo tantissime piccole e medie imprese ad avere perdite nel bilancio o addirittura a chiudere); le industrie agricole, a causa del prezzo alto delle loro produzioni, furono sfavorite da paesi a costi inferiori e vennero costrette a fallire o comunque a chiudere. – attuò le riforme del mercato del lavoro, soprattutto sulla flessibilità, con la legalizzazione dei contratti a tempo determinato e la riduzione dei salari, ottenendo sì una diminuzione del costo del lavoro e un aumento dei profitti delle aziende, a fronte di un progressivo, devastante impoverimento della classe lavoratrice;
– privatizzò il sistema pensionistico in conseguenza di un drastico calo del gettito previdenziale – pensionistico (che passa in mano alle grandi banche).
Tutto questo avrebbe dovuto portare l’Argentina ad occupare i primi posti nell’economia mondiale. Avvenne l’esatto contrario. L’industria entrò in una crisi profonda, le aziende chiudevano una dietro l’altra, la disoccupazione toccò livelli mai raggiunti prima. I disoccupati erano il 25% della forza lavoro, le banche videro aumentare continuamente i propri crediti incagliate ed a quel punto confiscarono i depositi dei correntisti.
AAATTENZIONEEEEE….CLAAAAMOROSOOOOOOO…..avete udito o genti tutte?….CONFISCA DEPOSITO DEI CORRENTISTI!!!
Renzi sta attuando quanto Menem e Cavallo fecero in dieci-dodici anni di amministrazione statale ed il fine ultimo fu sempre e solo uno: IL SACCO!
Ma è solo questione di tempo, ora come allora, quando il motto era:
“Que se vayan todos”, il popolo intero oggi grida forte:
Maurizio Gustinicchi
Economia5Stelle
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