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Maxi acquisto di titoli di stato russi da parte di investitori venezuelani?

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Una notizia interessante ci giunge dalla Russia che merita di essere ripresa e pubblicata dalla gloriosa agenzia di stampa russa TASS. L’ultima asta dei titoli pubblici federali russi, OFZ, sono andati particolarmente bene, anche perchè la quota agli investitori straniere è in crescita ed i tassi sono interessanti (8,5%), soprattutto ora che il rublo si è stabilizzato. Però… pare che il grosso della domanda sia giunto da Venezuela. Questo afferma l’analista Richard Segal che parla di un forte apporto di acquisti proveniente dal paese Sud Americano.

A febbraio gli investitori stranieri in titoli russi hanno investito 28,5 miliardi di russi (435 milioni di dollari) in titoli russi, secondo la Banca Centrale, con un incremento in un anno di oltre 100 miliardi di rubli.

I giornalisti fanno notare che a febbraio il Venezuela ha venduto una grande quantità di oro, 72 tonnellate, ed  ha tentato pure di vendere 1,2 tonnellate detenute nel Regno Unito, operazione poi fermata dalla Bank of England. Che questi soldi siano finiti in titoli russi? Il governo venezuelano di Maduro è amico di quello russo (La PDVSA, compagnia di stato petrolifera di Caracas, ha trasferito la propria sede europea a Mosca) e quindi i soldi sarebbero molto più sicuri nella Federazione, investiti in denari federali, piuttosto che in altri paradisi fiscali.

Ora altri analisti affermano che, in realtà, i flussi finanziari giungano dai soliti compratori di titoli russi, ma se fossero veramente venezuelani questo potrebbe essere un buon segno, perchè vuol dire che i pezzi grossi stanno mettendo la pecunia in salvo prima della grande fuga.

 

 

 

 


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