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Energia

L’Uzbekistan attiva il sistema di accumulo, primo passo per utilizzare le incostanti fonti energetiche rinnovabili

Invece di attivare centrali eoliche o solari incostanti, l’Uzbekistan e la Cina attivano la prima centrale di accumulo che compenserà l’incostanza della generazione di energie rinnovabili

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Un progetto di energia verde in Uzbekistan, nato per stabilizzare il sistema di distribuzione elettrica del Paese, ha compiuto un passo importante verso il lancio prima della fine del 2024.

L’agenzia di stampa Podrobno.uz riferisce che l’installazione di un sistema di accumulo di energia a batteria con una capacità di 150 MW/300 MWh è stata completata nella Regione di Ferghana. Tre entità cinesi, China Energy Overseas Investment Co. Ltd , Huawei e l’Istituto per l’Energia Elettrica della Cina Centrale Meridionale, sono coinvolte nel progetto.

L’impianto, la cui costruzione costa 140 milioni di dollari, dovrebbe contribuire a generare circa 2,2 miliardi di chilowattora di elettricità all’anno. Si prevede che inizi a funzionare a dicembre. Attualmente, la famiglia media uzbeka consuma circa 200 KWh al mese. Pertanto, l’impianto di Ferghana potrebbe garantire forniture di elettricità più costanti a circa 900.000 famiglie uzbeke ogni anno.

I sistemi BESS Battery Energy Storage System, sono importanti per massimizzare l’efficienza dell’energia generata da fonti rinnovabili, come l’eolico e il solare, che fluttuano per cause naturali. Si tratta di sistemi di accumulo elettrochimici, cioè batterie al sodio o al litio di grande capacità. In questo caso, giustamente, l’Uzbekistan e la Cina prima hanno fissato i sistemi di accumulo, e dopo attiveranno le incostanti fonti rinnovabili.

Podrobno, un outlet uzbeko orientato al business, descrive il progetto come una “componente chiave della strategia energetica su larga scala dell’Uzbekistan, implementata per eliminare il deficit di elettricità e sostenere la transizione del Paese verso un’economia ‘verde’”. Ha anche osservato che l’iniziativa è “una prova dell’attuazione sistematica degli accordi e della cooperazione internazionale nell’ambito dell’iniziativa ‘Una cintura, una strada’ [della Cina]”.

Nel frattempo, Novosti Uzbekistana riferisce che le entità cinesi sono pronte ad investire in una serie di centrali elettriche, tra cui un impianto nella Regione di Tashkent con una capacità di generazione di energia di 500 Megawatt, e due impianti idroelettrici più piccoli con una capacità di generazione combinata di 45 MW. La pubblicazione non ha fornito altri dettagli.


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