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L’usato di lusso del Qatar: dopo l’India, anche la Turchia bussa alla porta per i caccia Eurofighter

La Turchia punta agli Eurofighter usati del Qatar per modernizzare la sua flotta e rispondere alla Grecia. Una scorciatoia strategica per ottenere caccia moderni in tempi brevi, aggirando le lunghe attese del nuovo e il veto tedesco ormai superato.

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Nel grande risiko internazionale della difesa, non esiste solo il mercato del “nuovo di fabbrica”. Anzi, spesso l’affare più strategico si nasconde nel mercato dell’usato di alta gamma, dove aerei moderni e con poche ore di volo possono cambiare proprietario in tempi record. È questo il caso del Qatar, una nazione che, grazie a massicci investimenti, si ritrova con una flotta aerea tanto moderna quanto eterogenea, e che ora sembra essere diventato un hub per nazioni “amiche” a caccia di soluzioni rapide.

Dopo le indiscrezioni sull’interesse dell’India per i suoi Mirage 2000-5, ora i riflettori sono puntati sulla Turchia, che secondo il Middle East Eye starebbe negoziando l’acquisto di una partita di caccia Eurofighter Typhoon di seconda mano proprio da Doha.

La necessità turca: un “gap” da colmare in fretta

Perché Ankara, che sta sviluppando il proprio caccia di quinta generazione KAAN, dovrebbe rivolgersi al mercato dell’usato? La risposta sta in una tempistica strategica diventata critica. La Turchia si trova a dover fare i conti con:

  • Una flotta di F-16 che, sebbene in via di modernizzazione, sente il peso degli anni.
  • L’esclusione dal programma F-35, che ha creato un vuoto capacitivo significativo.
  • Il rafforzamento della rivale storica, la Grecia, che sta ricevendo sia i Rafale francesi più recenti sia gli F-35 americani.

In questo scenario, attendere i tempi di produzione per nuovi Eurofighter, per i quali ha finalmente ottenuto il via libera dalla Germania dopo un lungo veto, potrebbe essere troppo rischioso. L’acquisto di 10-15 Eurofighter Typhoon Tranche 3A dal Qatar rappresenterebbe una soluzione “ponte” ideale: aerei moderni, interoperabili con gli standard NATO e disponibili in tempi molto più brevi, anche perché ci sono anche ordini già piazzati del Qatar. La recente visita a Doha del Ministro della Difesa turco Yaşar Güler sembra confermare la serietà delle trattative.

Eurofighter Tranche III in servizio in Qatar

AttoreAereo RichiestoMotivazione Principale
TurchiaEurofighter TyphoonSoluzione rapida per modernizzare la flotta e contrastare la Grecia
IndiaMirage 2000-5Aumentare il numero di una piattaforma già in servizio e ben collaudata

Il “precedente” indiano: il Qatar come venditore affidabile

L’idea che il Qatar possa vendere i suoi aerei non è nuova. Già nel giugno 2024, l’Aeronautica Militare Indiana (IAF) aveva avviato discussioni per acquistare 12 Mirage 2000-5 di Doha. Questi aerei, con poche ore di volo, erano stati offerti completi di motori e sistemi d’arma. Sebbene le trattative si siano apparentemente arenate su questioni di prezzo e sulla spinta indiana verso i Rafale e il caccia nazionale Tejas, hanno creato un precedente importante, mostrando la disponibilità del Qatar a cedere asset pregiati per ragioni strategiche e diplomatiche.

Del resto, la Forza Aerea dell’Emirato del Qatar (QEAF) ha di che scegliere, operando una flotta mista di Eurofighter, F-15QA (una variante avanzata dell’F-15EX) e Rafale. La cessione di una parte dei suoi Typhoon potrebbe servire a standardizzare la flotta o a finanziare l’arrivo dei nuovi 12 Eurofighter Tranche 4 già ordinati.

Qualsiasi accordo, sia con l’India che con la Turchia, necessita comunque del nulla osta del consorzio Eurofighter (Germania, Regno Unito, Italia e Spagna), che deve approvare il trasferimento a un nuovo utente finale. Ma con la caduta del veto tedesco, la strada per Ankara appare oggi molto più in discesa.

F-15 QA , un EX migliorato, in servizio in Qatar

Domande e Risposte per il Lettore

 

1. Perché un paese ricco come il Qatar vende i suoi caccia moderni? Il Qatar non vende per necessità economica, ma per strategia. Cedendo aerei a partner come la Turchia, rafforza legami militari e diplomatici. Inoltre, la gestione di tre diverse linee di caccia (Eurofighter, F-15, Rafale) è complessa e costosa. Vendere una parte della flotta può servire a standardizzare la logistica o a finanziare l’acquisto di versioni più recenti dello stesso aereo, come i nuovi Eurofighter Tranche 4. È una mossa che trasforma un surplus militare in capitale geopolitico.

2. L’acquisto di questi Eurofighter usati risolve i problemi dell’aviazione turca? Non li risolve del tutto, ma offre una boccata d’ossigeno fondamentale. Questi aerei servono come “stopgap”, una soluzione tampone per colmare il divario tecnologico con la Grecia in attesa che il caccia nazionale di quinta generazione, il KAAN, diventi pienamente operativo, un processo che richiederà ancora diversi anni. L’Eurofighter è un aereo di 4.5 generazione molto potente, in grado di tenere testa ai velivoli greci e di garantire alla Turchia di non perdere il proprio vantaggio strategico nel Mar Egeo e nel Mediterraneo orientale.

3. Qual è il ruolo dell’Europa in questa vicenda? L’Europa, attraverso il consorzio Eurofighter (composto da Germania, Regno Unito, Italia e Spagna), ha un ruolo decisivo. Nessun aereo può essere venduto a un paese terzo senza l’approvazione di tutti i partner originali. Per molto tempo, la Germania si è opposta alla vendita di nuovi Eurofighter alla Turchia per ragioni politiche. Il recente superamento di questo veto è la chiave che ha sbloccato non solo la potenziale vendita del nuovo, ma anche il via libera per operazioni sul mercato dell’usato come questa con il Qatar.

E tu cosa ne pensi?

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