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Economia

L’uragano Helene ha interrotto la produzione dell’80% del quarzo puro al mondo, che dipendeva da una stradina di campagna

Le due principali minierie del mondo di sabbia di quarzo sono state chiuse perché l’uragano Helene ha distrutto la piccola strada che le collegava al mondo esterno, oltre ad aver interrotto la fornitura di corrente elettrica. Un elemento essenziale prodotto in un luogo fragile e senza infrastruttre

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Due attività minerarie della Carolina del Nord che producono più di tre quarti del quarzo ad alta purezza del mondo, un materiale fondamentale per l’industria solare e dei semiconduttori, sono state costrette a fermare la produzione a causa dell’uragano Helene.

Sibelco e Quartz Corp. hanno chiuso le loro attività il 26 settembre, come hanno dichiarato le società in comunicati separati. È troppo presto per dire quando la produzione potrebbe essere riavviata a causa dei danni delle alluvioni all’unica strada che conduce ai giacimenti.

Le miniere si trovano vicino a Spruce Pine, una cittadina a un’ora a nord di Asheville, nella Carolina del Nord, che è uno dei più importanti fornitori mondiali di quarzo. Le due operazioni rappresentano oltre l’80% della fornitura mondiale di quarzo commerciale di elevata purezza, secondo quanto riportato da BloombergNEF in un rapporto dello scorso anno.

Impianto produttivo della Sunelco

A Spruce Pine si producono solo circa 20.000 tonnellate all’anno di sabbia quarzo ad altissima purezza, ha dichiarato Jenny Chase, analista del settore solare di BNEF, in una nota di martedì. È importante sia per l’industria solare che per quella dei semiconduttori, perché viene utilizzato per produrre lo strato isolante interno ai crogiuli dove poi vengono prodotti i componenti in silice.

La comunità locale di Spruce Pine è stata duramente colpita ed esisteva un’unica strada che collegava questa comunità, e quindi le minierie, al mondo esterno. L’alluvione ne ha provocato il crollo.

Il produttore tedesco di chip Infineon Technologies AG, in una risposta via e-mail alle domande, ha detto che sta monitorando la situazione da vicino, ma che per ora prevede un impatto minimo sulle principali aziende del settore.

Quind l’ottan per cento delle foniture mondiali di un materiale strategico viene a dipendere da una stradina di campagna in un fondovalle, e questo la dice lunga sulla capacità di programmazione dei governi e delle aziende. Non si tratta di cambiamento climatico: un’alluvione ci può sempre essere ovunque, ma di totale imprevidenza.  Il lato positivo è che le strade si riparano, se si vuole. Basta aprire il portafoglio.


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